Si parla tanto di compiti alternativi per le vacanze, ma quali possono essere le attività veramente formative da fare con i bambini in estate? Non mi riferisco solo a stimolare la curiosità, ma a insegnare ai figli a vivere bene, ad avere delle passioni o anche semplicemente ad allargare gli orizzonti. Sono buoni propositi non proprio facili da mettere in pratica, io ho pensato a questi progetti.
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Rallentare: detox e vivere slow
Aspettiamo l’estate per riposarci e poi scopriamo di non esserne capaci. Possiamo progettare un viaggio, organizzare le giornate, fare progetti ma alla fine riusciamo davvero a rigenerarci? Sono una di quelle persone che preferisce avere sempre un progetto a cui pensare, invece di stare ferma a rilassarsi. Se mi mettete su una sdraio senza nemmeno un libro in mano, potete stare pur certi che dopo due minuti invece di rilassarmi sto già facendo qualche lista a mente. Sono così abituata a fare tante cose che ho conquistato una mia armonia. Non sento il bisogno di rallentare, ma so è necessario. Questo sarà il mio grande obiettivo dell’estate: imparare a rallentare.
Sto leggendo il libro Qui e ora in cui si parla di mindfullness e di come imparare a essere più felici concentrandosi sul presente. Per iniziare abbiamo allungato i tempi in famiglia, eliminando alcune attività che erano diventate un peso e cercando soluzioni più veloci. Una di questa è stata la spesa pronta in negozio: si prenota online e si ritira. È una piccola cosa ma ci ha regalato il sabato mattina libero.
Come? Alcune proposte possono essere:
- eliminare la televisione
- passare il dopo cena in terrazza
- spegnere il cellulare dopo l’orario di ufficio
- trovare alternative alle mansioni che richiedono tempo: spesa online, homebanking per i bollettini postali, ecc
- istituire mezz’ora di camminata al giorno
- migliorare lo stile alimentare: mangiare più frutta e verdura cercando nuove ricette
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Allargare gli orizzonti: c’è dell’altro!
L’estate è il periodo dell’anno in cui diventa più semplice proporre attività nuove ai ragazzi. È un argomento su cui torno spesso, ma mi piace: far capire che esiste dell’altro. Ai bambini piacciono i cartoni animati? Benissimo, guardiamo i cartoni animati giapponesi! Qualche anno fa mi era tornata voglia di rivedere quei vecchi film anni ’50 che trasmettevano sempre in tv durante l’estate. Non se sia una mia impressione, ma sembra che non li trasmettano più e li abbiamo dovuti cercare.
Come? Forse è più semplice dire: andiamo a caccia di bello”
- mostre
- rassegne di film all’aperto
- musei tematici: museo del cinema, del fumetto, museo della stampa
- concerti delle scuole di musica
- visitare il patrimonio storico della nostra città
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Riorganizzare la casa sfruttando l’estate
Una tappa obbligatoria della nostra estate è il controllo dei vestiti prima dei saldi. Compro molto con gli sconti e lo metto via in alto nell’armadio in attesa che arrivi il momento di quella taglia. Ogni volta che si apre l’armadio dei bambini è inevitabile passare al vaglio anche giochi e accessori. L’obiettivo è sempre quello di avere in giro solo quello che piace e limitare la scelta per evitare di fare confusione. Sono convinta che l’ordine dell’ambiente influisca molto sull’umore e sulla creatività.
Come? Pensate a come dovrebbe essere un ambiente per farvi sentire bene:
- liberate il più possibile scaffali e ripiani
- eliminate i vestiti stretti che vi ricordano di mettervi a dieta
- sgombrate le stanze da tavolini e armadietti che occupano solo spazio
- create un vostro spazio: angolo studio, angolo lettura o spazio creativo
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Insegnare ai figli nuove competenze
Durante le vacanze ci sono più occasioni per imparare nuove competenze. Un esempio? Gestire un budget. Ho iniziato qualche anno fa a dare un piccolo importo ai miei figli a inizio vacanza. La cifra veniva stabilita calcolando la possibilità di fare un giro al giorno sui kart. Stava a loro gestire il budget e decidere se rinunciare ai kart per comprare un gioco o una rivista. Nella sua semplicità è stato molto educativo perché si sono scontrati con prezzi, desideri e disponibilità.
Come? Ragionando in ottica di insegnare l’autonomia, possiamo proporre ai ragazzi di:
- occuparsi della cena una volta a settimana
- imparare piccoli lavori manuali mentre aiutano in casa
- pianificare una parte delle vacanze insieme: cosa si può fare dove andremo? quali sono orari e costi?
- selezionare da soli oggetti e libri che vogliono rivendere e gestire la vendita (con la vostra supervisione)
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Progettare l’indipendenza
Ho sempre in mente cosa ha scritto Pellai sulla mamma degli adolescenti nel libro Questa casa non è un albergo. Con l’avvicinarsi dell’adolescenza dei figli una madre deve imparare a ridisegnare il suo ruolo. Oggi ho più tempo per me perché i ragazzi vogliono giocare in cortile con gli amici o dedicarsi alle loro attività. È passato il periodo in cui mi chiedevano di fare un lavoretto e io devo pensare a come inserire le proposte con molta cautela. Fare cose belle insieme ha un nuovo significato. Portare i figli sempre con me e spiegare ogni cosa io faccia ha come obiettivo renderci tutti indipendenti e liberi di pensare a nuovi progetti.
Come? Se partiamo dall’idea che tutti devo poter avere il tempo di fare ciò che gli piace, progettare l’indipendenza significa:
- parlare di più di cosa ci piace
- organizzare le giornate in modo che tutti abbiano uno spazio autonomo
- dare maggiore importanza allo stare insieme a cena
- imparare a comunicare i rispettivi bisogni
- cercare più occasioni in cui mamma e papà possono stare da soli
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