Il Metodo Bruno Munari ha introdotto una visione del gioco che era allo stesso tempo educativa e artistica. Oggi possiamo ritrovare nei laboratori di Munari per bambini molti spunti utili per affrontare percorsi di educazione alle emozioni, educazione artistica e scientifica. Ripartiamo dalle proposte di Munari per i bambini per capire come riusciva a stimolare la creatività, la voglia di imparare e di esplorare.
Cos’è il Metodo Munari?
Il Metodo Munari è il progetto di educazione creativa ideale da Bruno Munari negli anni ’70 per dare ai bambini la possibilità di crescere attraverso proposte di “ginnastica mentale” in cui venivano stimolate creatività, conoscenza, sperimentazione e autoapprendimento.
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I principi del Metodo Bruno Munari
Erano gli anni ’70 quando Bruno Munari portava le sue idee nei Laboratori “Giocare con l’arte” (il primo laboratorio è nato nel 1978 a Milano). Era un designer già affermato (oltre a grafico, scrittore, architetto e artistica) che amava divulgare la sua visione artistica. Sono molte le sue opere dedicate ad adulti, non solo a bambini. Aveva capito che il gioco per i bambini era un modo per esplorare e capire il mondo, e che l’arte li poteva facilitare in questo processo. Il Metodo Munari applica i principi della pedagogia attiva.
Gioco come attività cognitiva
Per lo sviluppo dell’individuo il gioco svolge un ruolo importante sia a livello psico-affettivo (alleviare lo stress, liberare le emozioni, facilitare il raggiungimento di serenità e autostima) sia a livello cognito: attraverso il gioco il bambino scopre come funzionano le cose provando e sperimentato come uno scienziato.
Stimolazione creativa
L’esplorazione del bambino attraverso il gioco può essere stimolata proponendo materiali, oggetti e strumenti su cui concentrarsi. Più l’offerta è varia e più sarà stimolata la creatività del bambino.
Plurisensorialità
I sensi sono il primo mezzo che i bambini utilizzano per esplorare il mondo. Questo avviene fin dalla nascita. La stimolazione sensoriale contribuisce a creare occasioni creative e cognitive, costruendo nuove sinapsi nel nostro cervello e stimolando il desiderio di conoscenza.
Sperimentazione libera
Per aiutare un bambino a raggiungere gli obiettivi di cui ha bisogno dobbiamo garantirgli la possibilità di sperimentare tecniche, materiali e rappresentazioni rimandando più a lungo possibile l’intervento dell’adulto che cerca il significato della rappresentazione o vuole guidare la sperimentazione. Questo concetto di imparare a risolvere i problemi da soli si avvicina molto al motto di Maria Montessori “Aiutami a fare da solo”.
Creatività come stile di vita
Munari diceva: “Un bambino creativo è un bambino felice”. Il percorso che impariamo da bambini ci forma come individui e ci guiderà negli anni. La creatività è uno strumento utile anche agli adulti.
Il Metodo Munari in pratica
L’esperienza di Bruno Munari ha declinato la creatività del suo metodo in diversi ambiti. I corsi e i laboratori tenuti con i bambini (l’elenco è stato ridotto ai principali) ci aiutano a capire gli argomenti e i progetti in cui è possibile proporre attività interessanti ispirandosi al Metodo Bruno Munari.
Percorso di gioco e arte
Giocare con l’arte sono i primi laboratori di Munari per i bambini in cui si svolgono attività didattiche e creative che stimolano la creatività personale e la capacità progettuale di ogni bambino. Si fa educazione visiva attraverso il gioco e la sperimentazione.
Percorso multisensoriale
Percorso ideato per bambini della scuola materna per giocare, sperimentare e conoscere materiali naturali e artificiali. In questo corso veniva proposta la realizzazione di giochi tattili, libri, ombre colorate, scenografie… In questo filone sono nate le attività e la mostra Vietato Non Toccare.
Percorso di disegno naturalistico
Progetto per i ragazzi della scuola media che spronava all’osservazione per approfondire la propria conoscenza della natura. Lo stimolo del disegno dava lo slancio per guardare con occhio più attento.
Percorso di gioco con le parole
Attività per bambini dagli otto ai dodici anni che attraverso una serie di proposte creative riusciva a stimolare l’apprendimento di nuovi vocaboli, esplorare in modo approfondito la lingua e le sue potenzialità.
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Il ruolo dell’educatore
Fedele ai principi del metodo, l’adulto che accompagna i bambini nei laboratori non dice cosa fare ma come. Parla poco, dà indicazioni prevalentemente tecniche ma non suggerisce idee. È il primo a iniziare il suo lavoro. Creando dà idee, mostra un esempio, è un modello che verrà studiato dai bambini fino a sentirsi pronti per provare. Dall’esempio nasce la condizione del bambino che imita l’adulto e prova da solo. Il ruolo dell’educatore di assistente tecnico.
Attività ispirate al Metodo Munari
Dalla panoramica sui percorsi esplorati dal Metodo Munari abbiamo già intuito quanto possa essere ampia l’offerta di attività. Per non perdere di vista i principi del metodo e l’obiettivo di stimolare la creatività possiamo delineare alcune attività da cui iniziare, scegliendo proposte che necessitano di materiale facile da reperire e allestire.
Creare composizioni di fiori
L’offerta del materiale da esplorare è composta da fiori di colore, dimensione e profumo diversi. Aggiungiamo rami secchi, foglie fresche e secche, rametti di foglie verdi. Cerchiamo di offrire un’ampia varietà di tonalità e sfumature. La composizione potrà essere allestita in un vasetto, una bottiglia di riciclo o una patata in cui avrete praticato un foro per infilare i fiori.
Creare con punzatrice e fogli colorati
Non c’è guida, solo l’istruzione di come usare una puntatrice (quando l’età del bambino lo consente) e come evitare di farsi male. Sarà l’esplorazione dello strumento a suggerire cosa creare unendo i fogli con i punti metallici.
Tavole tattili
Si tratta di pannelli della dimensione di un foglio A4 (circa) sui quali sono stati applicati pezzi di tessuto diversi tra loro che danno sensazioni differenti al tatto e alla vista. I bambini li esplorano e scelgono quelli che reputano più utili per comporre una realizzazione da leggere con il tatto.
Cesto dei tesori
Proposto da Elinor Goldschmied come attività di stimolazione sensoriale nel bambino piccolo, il cesto dei tesori incarna gli stessi principi del metodo Munari offrendo una varietà di oggetti comuni, tessuti e campioni che offrono un ottimo materiale creativo da scoprire con i sensi per ricreare un progetto personale. La proposta si evolve seguendo l’età dei bambini in modo da suggerire una stimolazione sempre adeguata: è la cesta delle sorprese per i bambini di 1-2 anni, sono storie da raccontare toccando per i bambini da 3 a 5 anni, fino a diventare un mini laboratorio del tatto per i bambini della scuola primaria.
Gioco del paesaggio trasformabile
La trasparenza è una qualità di carta, tessuti e altri materiali che possiamo sfruttare non solo per creare ambienti (nel libro di Munari La nebbia di Milano la trasparenza della nebbia è realizzata con una pagina di carta da lucido semitrasparente) ma anche per creare paesaggi che si possono trasformare. Da questa idea nasce il gioco che Munari ha messo in commercio che è composto da tavole trasparenti raffiguranti immagini, possiamo sovrapporre le immagini e creare un ambiente che cambia al semplice slittare di una tavola.
Caccia al tesoro colorata
Quanti sono i verdi? Pensiamo di rispondere a questa domanda allestendo una tavola con tutto ciò che troviamo in natura di colore verde, ma possiamo anche esplorare i nostri oggetti quotidiani andando alla ricerca di “cose verdi”. È un gioco che si sviluppa in due parti: la prima parte è molto attiva (si cerca), la seconda è molto di osservazione. Adesso possiamo rispondere quanti sono i verdi: tanti! Quanti ne abbiamo trovati noi? Eliminando le tonalità uguali potremo giocare ancora inventando le nostre definizioni: verde come…
Gioco del frottage
Tutti noi abbiamo provato almeno una volta a ricalcare una monetina sotto un foglio passando velocemente la matita sul rilievo. Avremo probabilmente fatto lo stesso gioco mettendo sotto il foglio la nostra mano. Possiamo proporre questo gioco come attività di esplorazione: provare a ricalcare mattonelle, pareti, tessuti, grate, tappeti, ecc.
Creare libri tattili
Sperimentare diversi tipi di carta, cartoncino, corde, tessuti e ogni altro tipo di materiale che possiamo incollare sul nostro libro per creare una storia da leggere con le dita.
Inventare alfabeti, codici segreti e immagini di parole
Una proposta per i ragazzi riguarda il codice scritto: le lettere che noi usiamo sono un codice, ma possiamo inventarne altri o trasformare le lettere in personaggi con braccia e gambe, creare nuovi alfabeti, creare collage di varianti della stessa lettera ritagliate da giornali e riviste, realizzare una lettera in 3d da toccare scegliendo i materiali, creare immagini di parole cambiando la direzione di scrittura per creare forme diverse con una sola frase o una poesia.
ATTIVITA’ DA PROVARE:
- Gioco dei bicchieri trasparenti
- Attività di disegno scientifico
- Cuscinetti tattili
- Progetti creativi con materiali di riciclo
GIOCHI IN COMMERCIO:
- Proposte di design per bambini: libri e giochi ispirati al Metodo Munari
- Gioco di Munari: la scatola di architettura
LIBRI PER APPROFONDIRE:
- I laboratori tattili di Bruno Munari
- Giocare con tatto di Beba Restelli
- I bambini autori di libri di Beba Restelli
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