Nel passaggio tra la scuola primaria e le medie serve imparare a organizzare lo studio. Nel programma scolastico ci sono nuove materie, tanti libri, uno zaino che cambia ogni giorno e insegnanti con richieste diverse. Si presenta soprattutto la necessità di imparare un metodo di studio per organizzare i compiti. Sulla mia esperienza di mamma, questi sono i consigli per posso darvi per insegnare ai vostri figli a organizzarsi da soli.
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Il primo anno di medie è l’anno dell’organizzazione. Sapersi organizzare è importante per non trovarsi a fare i compiti nel week-end, per studiare una verifica all’ultimo minuto o dimenticare a casa il materiale scolastico. L’organizzazione è la base del metodo di studio perché inizia dalla programmazione delle attività in base al tempo a disposizione e alla scadenza di consegna (di un compito o la data di una verifica). Le medie sono la scuola di preparazione alle superiori: è il momento ideale per imparare a organizzare lo studio e i compiti.
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Insegnare a non dimenticare il materiale scolastico
A noi può sembrare una difficoltà banale, ma la dimenticanza del materiale scolastico è all’ordine del giorno e comporta ritardi, perdita di appunti e note sul diario. I trucchi per aiutare i ragazzi a non dimenticare il materiale scolastico sono tre:
- differenziare i quaderni: il sistema delle copertine colorate della primaria funzionava bene, possiamo sostituirlo con etichette grandi da mettere sui quaderni simili tra loro;
- copiare in grande l’orario scolastico e appenderlo nell’anta dell’armadio dove i ragazzi tengono libri e quaderni, per aiutarli in quei giorni in cui vanno di fretta o pensano di saperlo a memoria senza prendere il diario e controllare;
- compilare una check list: indicare un numero sull’orario scolastico che indica quanti oggetti bisogna portare, ad esempio per francese potrebbe essere 4: libro, quaderno, dizionario e cartelletta delle schede.
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Insegnare un metodo di studio in due tempi
Il metodo di studio è legato allo stile di apprendimento di ogni studente. C’è chi ha bisogno di poco tempo per fare i compiti e chi deve ripetere più volte per memorizzare. Molto cambia in base alla materie e allo stile d’insegnamento del professore. Una regola base da insegnare è quella di organizzare lo studio in due tempi:
- riordino gli appunti il giorno stesso (in cui ho ancora i libri nello zaino se per caso non vado subito a casa)
- ripasso il giorno prima di avere nuovamente la stessa materia.
Metodi per organizzare i compiti
Se avete letto qualche libro sull’apprendimento saprete che il tempo è grande nemico. Le nozioni appena apprese si ricordano benissimo, ma a distanza di tempo iniziano a diventare meno chiare. Se non si ricorda ciò che si è già studiato, non si riescono a fare collegamenti, non si capisce la causa e la conseguenza, ma soprattutto non si sa più niente dopo la verifica. Un metodo di organizzazione permette di pianificare lo studio producendo quello che nell’immediato sembra lavoro in più, ma a lungo andare sarà prezioso. A seconda della materia i metodi possono essere:
- compilare una mappa concettuale dell’argomento
- scrivere riassunti dei libri letti
- segnare in un quaderno le regole, le formule o i vocaboli nuovi.
Se prima di ogni verifica, si riprendono in mano tutte le mappe o si rilegge il quaderno con le regole o i vocaboli di una lingua, il ripasso sarà ogni volta più veloce e l’apprendimento sarà completo.
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Organizzare lo studio
Ogni materia ha un esercizio di apprendimento diverso. Stabilire una procedura aiuta a migliorare l’apprendimento e a quantificare e organizzare il lavoro di studio. Alcuni esempi di procedure sono:
- italiano: avere uno schema di come si struttura un tema in modo corretto;
- storia o scienze: leggere la prima volta, cercare il significato delle parole nuove, compilare una mappa, ripetere;
- matematica: ripetere la formazione della formula, scriverla nel proprio quaderno delle formule, realizzarla con oggetti pratici, esercitarsi con un gioco online;
- lingua straniera: segnare sui post-it le parole nuove di ogni lezione e appenderli ad esempio vicino a dove si mangia, scrivere i vocaboli su un quaderno per il ripasso veloce.
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Mamma Disorganizzata dice
Differenziare i quaderni posso dire che funziona benissimo. Con mio figlio piccolo che è sempre stato poco organizzato, ho proseguito per tutta la primaria con le copertine colorate per ogni materia, anche se le maestre dalla terza in poi non lo richiedevano più, e si è trovato così bene che ha voluto lui stesso continuare con le stesse colorazioni anche alle medie (e anche il grande ha voluto fare altrettanto!). Così abbiamo acquistato quaderni a tinta unita di colori diversi per le varie materie (classici o ad anelli, in base alle richieste degli insegnanti) secondo le colorazioni a cui lui era abituato, aggiungendo nuovi colori per le nuove materie. Ho cercato per ogni materia di acquistare anche eventuali accessori sempre dello stesso colore tinta unita (esempio cartelline con elastico, rubriche, quadernini piccoli, ecc…). Lui si sente più sicuro, prende al volo i quaderni senza nemmeno dover leggere eventuali etichette (i miei due figli – prima e seconda media – hanno due scaffali diversi per i propri libri e quaderni, oltre ad un ulteriore scaffale comune per i soli libri che usano entrambi): in questo modo la possibilità di sbagliare si riduce al minimo.