Le filastrocche sul Natale riescono a creare quella magia che cerchiamo ogni anno. Raccontano buoni sentimenti, grandi valori e amore per il prossimo: esattamente ciò che cerchiamo di trasmettere ai bambini per Natale.
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Filastrocche brevi sul Natale
Testi semplici ma ricchi di significato sono le filastrocche brevi, semplici da imparare e da ricordare.
Natale
“Son piccino e di parole
ne so dire proprio due sole,
le volete? Sono queste:
Buon Natale e buone feste”.
***
Su la paglia del presepio di Salvestrini
Su la paglia del presepio
c’è un bambino piccolino:
voglio dargli tanti baci; carezzargli vo’ il visino.
Voglio dirgli: “Fammi buono
per la mamma e il papà”.
Voglio dirgli: “Dona la mondo
pace, ben, felicità”.
***
Stelline del cielo
Stelline del cielo
guardate quaggiù:
in questa capanna è nato Gesù.
È nato per dare
la gioia ai bambini,
stelline del cielo
brillanti lumini.
La pace ha portato
a tutte le genti;
stelline del cielo,
fiammelle splendenti.
Lo annuncia una stella
con luce speciale;
fra voi bella splende,
nel ciel di Natale.
***
La cometa di Gianni Rodari
Sono la Cometa
di Natale.
Ardo nel firmamento;
illumino i presepi;
riposo sulle punte degli abeti;
prometto pace alla terra
e doni ai bimbi buoni.
Ma voi mi fate certe confusioni!
Perché, con tutta la vostra scienza,
non avete ancora scoperto
che di bimbi cattivi non ce n’è?
***
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Natale di E. Minoia
Nel cuor dell’inverno
tra neve e tra geli
discende il bambino
dall’alto dei cieli
riporta alla terra
la luce e il calore
e accende nei cuori
speranza ed amore.
***
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Arriva Natale di Jolanda Restano
Cade la neve, scende dal cielo
e lieve, lieve copre di un velo
case e palazzi, strade e sentieri,
tetti aguzzi e comignoli neri.
Non c’è rumore, tutto tace
ascolto il mio cuore: senti che pace!
Arriva Natale, crea l’atmosfera
senti nel cuore la pace vera!
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Babbo Natale di rosso vestito di Jolanda Restano
Babbo Natale di rosso vestito
lascia ogni bimbo sempre stupito
con i suoi doni e i suoi regali
sempre fantastici, sempre speciali!
Babbo Natale con la barba bianca
lavora di notte e non si stanca;
vola lassù insieme alle renne
porta per tutti i doni e le strenne.
***
Addobbiamo l’albero di Natale di Silvia Serreli
Una pallina la metto qua,
la campanella sta bene là,
la stella cometa è perfetta vicino
alla candela rossa rubino.
L’omino di zenzero dove lo metto?
Vicino alla renna o all’angioletto?
Dice la mamma: “C’è posto qui dietro
accanto a Babbo Natale di vetro.”
I fili d’argento pian piano,
appoggio intanto su ogni ramo,
prendo le luci colorate
e con due giri le ho sistemate.
Papà che è alto mette il puntale.
***
Filastrocche sul Natale per la scuola primaria
In occasione del Natale cerchiamo quelle filastrocche che possono diventare un bel testo per i biglietti realizzati dai bambini o un messaggio speciale per il saggio scolastico. Ecco tre filastrocche sul Natale tra le più belle e famose.
L’albero dei poveri di Gianni Rodari
Filastrocca di Natale,
la neve è bianca come il sale,
la neve è fredda, la notte è nera
ma per i bimbi è primavera:
soltanto per loro, ai piedi del letto
è fiorito un alberetto.
Che strani fiori, che frutti buoni
oggi sull’albero dei doni:
bambole d’oro, treni di latta,
orsi dal pelo come d’ovatta,
e in cima, proprio sul ramo più alto,
un cavallo che spicca il salto.
Quasi lo tocco…
Ma no, ho sognato,
ed ecco, adesso, mi sono destato:
nella mia casa, accanto al mio letto
non è fiorito l’alberetto.
Ci sono soltanto i fiori del gelo
sui vetri che mi nascondono il cielo.
L’albero dei poveri sul vetro è fiorito:
io lo cancello con un dito.
***
Un dono speciale di Roberto Piumini
Un dono speciale
Quest’anno Natale
mi ha fatto un bel dono,
un dono speciale.
Mi ha dato allegria,
canzoni cantate
in gran compagnia.
Mi ha dato pensieri.
parole, sorrisi
di amici sinceri.
Dei vecchi regali
non voglio più niente.
A ogni Natale
io voglio la gente.
***
O Zampognaro di Gianni Rodari
Se comandasse lo zampognaro
che scende per il viale,
sai che cosa direbbe
il giorno di Natale?
“ Voglio che in ogni casa
spunti dal pavimento
un albero fiorito
di stelle d’oro e d’argento”.
Se comandasse il passero
che sulla neve zampetta
sai che cosa direbbe
con la voce che cinguetta?
“Voglio che i bimbi trovino,
quando il lume sarà acceso,
tutti i doni sognati,
più uno, per buon peso”.
Se comandasse il pastore
dal presepe di cartone
sai che legge farebbe
firmandola col lungo bastone?
“Voglio che oggi non pianga
nel mondo un solo bambino,
che abbiano lo stesso sorriso,
il bianco, il moro, il giallino”.
Sapete che cosa vi dico
io che non comando niente?
Tutte queste belle cose
accadranno facilmente:
se ci diamo la mano
i miracoli si faranno
e il giorno di Natale
durerà tutto l’anno.
***
Buon Natale di Dino Buzzati
E se invece venisse per davvero?
Se la preghiera, la letterina, il desiderio
espresso così, più che altro per gioco
venisse preso sul serio?
Se il regno della fiaba e del mistero
si avverasse? Se accanto al fuoco
al mattino si trovassero i doni
la bambola il revolver il treno
il micio l’orsacchiotto il leone
che nessuno di voi ha comperati?
Se la vostra bella sicurezza
nella scienza e nella dea ragione
andasse a carte quarantotto?
Con imperdonabile leggerezza
forse troppo ci siamo fidati.
E se sul serio venisse?
Silenzio! O Gesù Bambino
per favore cammina piano
nell’attraversare il salotto.
Guai se tu svegli i ragazzi
che disastro sarebbe per noi
così colti così intelligenti
brevettati miscredenti
noi che ci crediamo chissà cosa
coi nostri atomi coi nostri razzi.
Fa piano, Bambino, se puoi.
***
È Natale di Madre Teresa di Calcutta
È Natale ogni volta
che sorridi a un fratello
e gli tendi la mano.
È Natale ogni volta
che rimani in silenzio
per ascoltare l’altro.
È Natale ogni volta
che non accetti quei principi
che relegano gli oppressi
ai margini della società.
È Natale ogni volta
che speri con quelli che disperano
nella povertà fisica e spirituale.
È Natale ogni volta
che riconosci con umiltà
i tuoi limiti e la tua debolezza.
È Natale ogni volta
che permetti al Signore
di rinascere per donarlo agli altri.
***
Al presepio di M. Mazzi<\h3>
Angiolini fate piano
ad entrar nella capanna…
v’è Gesù che fa la nanna!
Se vedeste com’è bello!
piccolino, bianco e rosa;
sulla paglia Egli riposa.
Dalle stelle Egli è disceso,
dalle stelle tutte argentate;
Angiolini che portento!
Or il bimbo s’è destato
sorridente celestiale
deh copritelo con l’ale!
Angiolini, Egli vi guarda
ha per voi un bel sorriso
che racchiude il paradiso!
Filastrocca tradizionale sul Natale
Stanotte a mezzanotte
è nato un bel Bambino,
bianco, rosso e ricciolino.
Venitelo a vedere in quella capannella,
con il bue e l’asinello,
con Giuseppe e Maria:
oh che bella compagnia!
Maria lavava
Giuseppe stendeva
il Bimbo piangeva
dal freddo che aveva.
Non pianger, mio figlio,
adesso ti piglio,
del latte ti do,
del pane non ce l’ho.
La neve sui monti
cadeva dal cielo,
Maria col suo velo
copriva Gesù.
Filastrocca sul Nuovo Anno
L’inizio di un nuovo anno è carico di aspettative e di auguri, come ci ricordano queste belle filastrocche per bambini.
L’anno nuovo di Gianni Rodari
Indovinami, indovino
tu che leggi nel destino:
l’anno nuovo come sarà?
Bello, brutto, o metà e metà?
“Trovo stampato nei miei libroni
che avrà di certo quattro stagioni,
dodici mesi, ciascuno al suo posto,
un carnevale e un ferragosto,
e il giorno dopo del lunedì
avrà sempre un martedì.
Di più per ora scritto non trovo
nel destino dell’anno nuovo:
per il resto anche quest’anno
sarà come gli uomini lo faranno”.
***
Filastrocca di Capodanno di Gianni Rodari
Filastrocca di Capodanno
fammi gli auguri per tutto l’anno:
Voglio un gennaio col sole d’aprile,
un luglio fresco, un marzo gentile,
Voglio un giorno senza sera,
voglio un mare senza bufera,
voglio un pane sempre fresco,
sul cipresso il fiore del pesco,
che siano amici il gatto e il cane,
che diano latte le fontane.
Se voglio troppo, non darmi niente,
dammi una faccia allegra solamente.
***
Filastrocche sulla Befana
L’Epifania chiude le feste di Natale e lo fa con un personaggio unico che pur essendo povero dona tutto ai bambini. Attenzione, però, la Befana giudica i bravi e i cattivi regalando carbone a chi durante l’anno non si è comportato proprio bene.
La Befana
Viene viene la befana,
vien dai monti a notte fonda.
Come è stanca! La circonda
neve, gelo e tramontana.
Viene viene la Befana!
E s’accosta piano piano
alla villa, al casolare,
a guardare, ad ascoltare
or più presso, or più lontano,
piano, piano, piano, piano.
(Giovanni Pascoli)
Filastrocche sul Natale di Gianni Rodari
Tra le opere di Rodari troviamo anche altre filastrocche per bambini ispirate al Natale, al suo significato e ai valori che rappresenta.
Il mago di Natale di Gianni Rodari
S’io fossi il mago di Natale
farei spuntare un albero di Natale
in ogni casa, in ogni appartamento
dalle piastrelle del pavimento,
ma non l’alberello finto,
di plastica, dipinto
che vendono adesso all’Upim:
un vero abete, un pino di montagna,
con un po’ di vento vero
impigliato tra i rami,
che mandi profumo di resina
in tutte le camere,
e sui rami i magici frutti: regali per tutti.
Poi con la mia bacchetta me ne andrei
a fare magie
per tutte le vie.
In via Nazionale
farei crescere un albero di Natale
carico di bambole
d’ogni qualità,
che chiudono gli occhi
e chiamano papà,
camminano da sole,
ballano il rock an’roll
e fanno le capriole.
Chi le vuole, le prende:
gratis, s’intende.
In piazza San Cosimato
faccio crescere l’albero
del cioccolato;
in via del Tritone
l’albero del panettone
in viale Buozzi
l’albero dei maritozzi,
e in largo di Santa Susanna
quello dei maritozzi con la panna.
Continuiamo la passeggiata?
La magia è appena cominciata:
dobbiamo scegliere il posto
all’albero dei trenini:
va bene piazza Mazzini?
Quello degli aeroplani
lo faccio in via dei Campani.
Ogni strada avrà un albero speciale
e il giorno di Natale
i bimbi faranno
il giro di Roma
a prendersi quel che vorranno.
Per ogni giocattolo
colto dal suo ramo
ne spunterà un altro
dello stesso modello
o anche più bello.
Per i grandi invece ci sarà
magari in via Condotti
l’albero delle scarpe e dei cappotti.
Tutto questo farei se fossi un mago.
Però non lo sono
che posso fare?
Non ho che auguri da regalare:
di auguri ne ho tanti,
scegliete quelli che volete,
prendeteli tutti quanti.
***
Il pianeta degli alberi di Natale di Gianni Rodari
Dove sono i bambini che non hanno
l’albero di Natale
con la neve d’argento, i lumini
e i frutti di cioccolata?
presto, presto adunata, si va
sul Pianeta degli alberi di natale,
io so dove sta. Che strano, beato Pianeta…
Qui è Natale ogni giorno.
Ma guardatevi attorno:
gli alberi della foresta,
illuminati a festa,
sono carichi di doni.
Crescono sulle siepi i panettoni,
i platani del viale
sono platani di Natale.
Perfino l’ortica,
non punge mica,
ma tiene su ogni foglia
un campanello d’argento
che si dondola al vento.
In piazza c’e’ il mercato dei balocchi.
Un mercato coi fiocchi,
ad ogni banco lasceresti gli occhi.
E non si paga niente, tutto gratis.
Osservi, scegli, prendi e te ne vai.
Anzi, anzi, il padrone
Ti fa l’inchino e dice:”Grazie assai,
torni ancora domani, per favore:
per me sarà un onore…” Che belle le vetrine senza vetri!
Senza vetri, s’intende,
così ciascuno prende
quello che più gli piace: e non si passa
mica alla cassa, perché
la cassa non c’è. Un bel Pianeta davvero
Anche se qualcuno insiste
A dire che non esiste…
Ebbene, se non esiste, esisterà:
che differenza fa?
***
Filastrocca di Natale di Gianni Rodari
Filastrocca di Natale,
la neve è bianca come il sale,
la neve è fredda, la notte è nera
ma per i bambini è primavera:
soltanto per loro, ai piedi del letto
è fiorito un albereto.
Che strani fiori, che frutti buoni
Oggi sull’albero dei doni:
bambole d’oro, treni di latta,
orsi dla pelo come d’ovatta,
e in cima, proprio sul ramo più alto,
un cavalo che spicca il salto.
Quasi lo tocco… Ma no, ho sognato,
ed ecco, adesso, mi sono destato:
nella mia casa, accanto al mio letto
non è fiorito l’alberetto.
Ci sono soltanto i fiori del gelo
Sui vetri che mi nascondono il cielo.
L’albero die poveri sui vetri è fiorito:
io lo cancello con un dito.
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