Le filastrocche su dicembre raccontano di colori, profumi, agrifoglio, neve e quell’atmosfera che preparare alle feste e al Natale. Scopriamole insieme!
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Zio Dicembre
Zio Dicembre attacca palle
d’oro, argento, rosse e gialle.
Zio Dicembre fa regali,
sempre belli, sempre uguali.
Zio dicembre fa l’abbacchio,
cuoce torte, sbatte l’uovo,
tira il collo all’anno vecchio,
mette al mondo l’anno nuovo.
(Roberto Piumini)
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Vecchio dicembre
E’ tanto vecchio, povero dicembre,
che cammina appoggiandosi a un bastone;
del sole non è amico, a quanto sembra,
perchè d’accordo va con il nebbione.
Nel fango affonda sino alle calcagna,
spruzza di neve l’albero e la siepe,
di prima neve imbianca la montagna
mentre nasce Gesù, là nel presepe.
(G. Marzetti Noventa)
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Dicembre
Dalla profondità dei cieli tetri
scende la bella neve sonnolenta,
tutte le case ammanta come spettri;
di su, di giù, di qua, di là, s’avventa,
scende, risale, impetuosa, lenta,
alle finestre tamburella i vetri…
Turbina densa in fiocchi di bambagia,
imbianca i tetti ed i selciati lordi,
piomba dai rami curvi, in blocchi sordi…
Nel caminetto crepita la bragia…
(Guido Gozzano)
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Dicembre
Dicembre ha un suo ricamo,
sospeso ad ogni ramo;
l’ha fatto con la nebbia
l’ha fatto con la brina:
è nuovo ogni mattina.
Dicembre ha un suo sorriso,
diffuso in ogni viso:
lo porta in ogni casa,
dove la gente aspetta
la notte benedetta.
(M. C.)
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Dicembre
Il vento soffia,
la neve cade,
son bianchi i tetti,
bianche le strade.
Il cielo è grigio
la neve è bianca,
son spogli gli alberi,
la terra è stanca.
(B. Vaccari)
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Dicembre
Dicembre…
La neve sui monti, la fiamma nel focolare,
volti cari attorno a una lampada,
una campana che chiama per la novena di Natale.
Dicembre…
Un ramo d’abete e il presepe.
fatto di bambagia leggera
col bambino che s’addormenta tra le candeline di cera.
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