I nomi dei monti, dei fiumi e dei mari diventano più semplici da imparare se usiamo le filastrocche. Qui trovate una breve raccolta di testi utili per i bambini della scuola primaria. Scopriamo insieme le filastrocche sulla geografia.
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Filastrocche sulla geografia
Alcuni di questi testi sono stati di grande aiuto per gli scolari di diverse generazioni. Le rime aiutano a ricordare nomi anche difficili. Eccoci quindi alle prese con i nomi dei fiumi, delle catene montuose, delle città…
Filastrocca della carta geografica di Bruno Tognolini
Carta geografica, mappa dei posti
Scrigno di mille tuoi viaggi nascosti
Prendi la mappa, parti e cammina
Meta lontana, mappa vicina
Fermati e leggi, guarda e procedi
Carta con gli occhi, terra coi piedi
Guarda quei segni, poi guarda fuori
Cerca le cose nel loro paesaggio
Ché se la Terra nasconde tesori
Dentro la mappa è nascosto il tuo viaggio
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Le regioni d’Italia di Francesco Santucci
Amo il Piemonte per le sue campagne,
la Val d’Aosta per le sue montagne.
Sogno i bei laghi della Lombardia,
occhi celesti dell’Italia mia.
Del Trentino ricordo la sua fede alla Patria:
amor che mai non cede.
Ammiro del Friuli, ad una ad una,
le città tutte fino alla Laguna.
Del Veneto i bei prati, vasti e verdi
con immense distese di smeraldi,
della Liguria i colli tutt’in fiore
vorrei poter trarre da pittore.
Nell’Emilia la fertile pianura
si stende; nelle Marche la natura sorride.
La Toscana in ogni parte presenta dei gioielli
di grand’arte.
L‘Umbria dei santi, col suo manto verde,
la Campagna Romana, che si perde all’orizzonte
della Capitale,
l’Abruzzo che al Gran Sasso lento sale,
stanno nel cuore della Patria mia.
E lungo la Campania solatìa
spumeggia l’onda azzurra del Tirreno,
mentre il bel cielo splende nel sereno.
Anche il Molise antico e il Tavoliere
dell’arsa Puglia un dì vorrei vedere,
con il lucano lido e il calabrese,
che sono al fondo giù, del mio Paese.
Terra d’aranci, mandarini e sole
è la Sicilia. Ma non ho parole per
la Sardegna sola e misteriosa,
tra il mare ed i suoi monti tutta chiusa.
Terre d’Italia, mie venti regioni,
siete venti bellissime visioni!
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MA COn GRAn PENa LE REca GIÙ è una sorta di filastrocca che aiuta i bambini a ricordare i nomi delle Alpi in sequenza: Marittime, Cozie, Graie, Pennine, Lepontine, Retiche, Giulie.
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Il mare Adriatico di Rodari
Ho conosciuto un tale,
un tale di Cesenatico,
che voleva comprare
il mare Adriatico.
Lo voleva tutto suo,
da Trieste in giù,
quel bellissimo mare
più verde che blu.
– Pagherò quello che costa,
e mettete pure nel conto
Venezia, Ancona, Bari
e San Benedetto del Tronto,
Voglio essere il proprietario
ed unico padrone
del mare, delle spiagge,
dei pesci, delle persone.
– Ma cosa ne vuol fare?
– gli domandava la gente…
– Il mare, se ci fa un tuffo,
è tutto suo, per niente.
Lo può guardare gratis
da Brindisi, da Porto Corsini…
E poi, dove li mette
i bastimenti, i delfini?
– Farò fare una cassaforte
così grande che basterà
per il mare e le sue barche,
i paesi e le città.
Non avete capito
che tipo sono io?
A me il mondo non piace
se non posso dire: è mio -.
Era un tipo così,
quel tale che vi ho detto.
Soldi ne aveva a montagne,
ma in fondo era un poveretto…
Non sapeva che il mondo
non costa nemmeno un quattrino:
può averlo tutto gratis
se vuole, anche un bambino.
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I punti cardinali
“Dalla mia parte bello e raggiante
si leva il sole” dice il Levante;
“e poi tramonta placidamente
dalla mia parte” dice il Ponente;
“raggi focosi io spargo intorno!”
dice superbo il Mezzogiorno;
“ed io alle membra già stanche e rotte,
dono riposo. Son Mezzanotte!”
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La rosa dei venti di Pino Bullara
Conosco una rosa particolare,
che col giardino non ha a che fare.
È senza petali, non è profumata,
“Rosa dei venti” viene chiamata.
Quando si sente il vento soffiare,
la “Rosa dei venti” si può consultare.
Viene dal Nord, da zona lontana,
un vento freddo detto Tramontana.
Umido e Caldo, come da forno,
soffia l’Ostro dal Mezzogiorno.
Ad Est, poi, si genera il Levante;
da Ovest soffia forte il Ponente;
da Nord-Ovest, il Maestrale;
da Nord-Est arriva il Grecale.
Da Sud-Ovest il Libeccio incalza,
e da Sud-Est lo Scirocco si alza.
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Tanti saluti dai fiumi di Gianni Rodari
Tutti i fiumi al mare vanno.
Incontrandosi che diranno?
“Vengo da Londra, mi chiamo Tamigi”.
“Piacere: la Senna di Parigi”.
“Dov’è il Tevere?” – “Sto qua!”
“Attenti che arriva il Paranà…”
Il Reno e il Nilo, l’Indo e il Giordano
si fanno l’inchino e il baciamano.
Il fiume Giallo e il fiume Azzurro
salutano il Gange con un sussurro.
Il mare adesso rimescola l’onde,
il Colorado col Volga confonde,
cancella i nomi, ne fa solo un mare…
dove i delfini vanno a giocare.
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I punti cardinali di Pino Bullara
– Quali sono i punti cardinali?
– Quattro sono quelli principali:
il Nord detto Settentrione,
il Sud o anche Meridione,
poi c’è l’Est chiamato Oriente,
e ancora l’Ovest o Occidente.
Se altri punti si vogliono indicare,
a due a due si dovranno chiamare.
Tra il Nord e l’Est c’è il Nord-Est,
tra il Sud e l’Est troviamo il Sud-Est;
ad occidente poi c’è il Sud-Ovest,
dove troviamo pure il Nord-Ovest.
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Filastrocca della geografia di Sabrina Giarratana
Anche se nel programma di quest’anno
non c’è la Cina, l’India e la Somalia
anche se la piantina che ci danno
non va oltre i confini dell’Italia
abbiamo sei bambini in classe mia
che allargano la nostra geografia.
Poi abbiamo una maestra sprogrammata.
È una fortuna che lei sia arrivata.
Se siamo mille in classe, non fa drammi
si adatta al mondo, prima che ai programmi.
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