Il gioco euristico è spesso citato tra le attività per bambini proposte all’asilo nido. Cos’è il gioco euristico? Perché è così famoso? A cosa serve? Ripercorriamo la storia del gioco euristico, attraverso gli obiettivi che si pone e come li mette in pratica.
Cos’è il gioco euristico?
Il gioco euristico è un’attività per bambini incentrata sull’esplorazione sensoriale. È stato teorizzato negli anni novanta dalla psicopedagogista Elinor Goldschmied come tecnica ludica per favorire e sostenere l’esplorazione spontanea nei bambini dai 12 ai 24 mesi. Il gioco euristico si basa sulla didattica multisensoriale che privilegia le attività che permettono di apprendere utilizzando tutti i sensi, favorendo uno sviluppo più armonico.
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Quali sono gli obiettivi del gioco euristico?
Proponendo il gioco euristico ai bambini offriamo opportunità di sviluppo di cui hanno particolarmente bisogno nella fascia di crescita dei primi anni di vita. Il gioco euristico favorisce lo sviluppo sensoriale, la capacità di attenzione e aiuta i bambini ad acquisire molte competenze necessarie per la crescita, come il linguaggio e lo sviluppo motorio.
Perché si propone il gioco euristico al nido?
I bambini in età da asilo nido stanno attraversando una fase della crescita in cui sono spontaneamente portati all’esplorazione del mondo che gli circonda e lo fanno utilizzando i sensi. Proponendo loro materiali che rispondono alle loro esigenze naturali e le stimolano, diamo la possibilità di attraversare questa fase di esplorazione in modo completo.
Come si propone il gioco euristico in pratica?
Il gioco euristico può essere proposto anche a casa offrendo ai bambini materiali e attività che stimolino la loro capacità di esplorazione. La vigilanza è doverosa: pur evitando di sottoporre oggetti troppo piccoli o potenzialmente pericolosi, è molto importante supervisionare la sicurezza dei bambini. Un esempio di gioco euristico molto utilizzato negli asili nido è il cestino dei tesori.
Cestino dei tesori
Il cestino dei tesori è un’attività che offre ai bambini un piccolo gruppo di oggetti da esplorare. Vengono proposti all’interno di un cestino in modo che il bambino possa vedere di cosa si tratta, scegliere spontaneamente quali prendere e cercare relazioni tra i vari oggetti. Vedremo il bambino scuotere gli oggetti, lanciarli, toccarli in ogni punto, infilare le dita in ogni rientranza. È il suo modo di esplorare. Più sapremo scegliere oggetti curiosi agli occhi dei bambini, maggiore sarà la loro soddisfazione nell’esplorarli. Alcuni esempi di materiali da esplorare:
- ritagli di tessuto, nastri, pizzi, centrini, presine da cucina realizzate a maglia o all’uncinetto
- ciotole e cucchiai di legno, contenitori con coperchi, portatovaglioli
- bigodini, spugne nuove, spazzole, pettini
- calcolatrici, vecchi telecomandi della televisione
Per approfondire la preparazione dei cestini, potete leggere l’articolo Idee per cestini dei tesori
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