Insegnare ai bambini a fare attenzione è una richiesta abbastanza comune quando iniziano a frequentare la scuola. Mentre noi a casa li riprendiamo con i vari ‘fai attenzione‘ perché urtano contro qualcosa o rischiano di farsi male, quando inizia la scuola l’attenzione diventa la capacità di ascoltare e capire. Fare attenzione non è solo vigilanza, ma partecipazione attiva a quello che accade. Come si può insegnare i bambini a fare attenzione?
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Il problema dell’attenzione nei bambini
Un bambino di cui si dice che ‘non sta attento‘ è già etichettato nel momento in cui qualcuno gli fa notare questa mancanza. E’ svogliato, non vuole studiare, non presta attenzione. Sembrano tutte descrizioni plausibili che autorizzano a chiudere la questione dando la colpa al bambino. Il problema è solo del bambino?
Il fallimento educativo
Se ogni educatore si fermasse alla constatazione che il bambino non sa stare attento, potremmo decretare il suo fallimento educativo. Bollando il bambino per ‘dispersivo’, ci si può mettere una pietra sopra e passare oltre, tanto non c’è speranza. E’ questa la deduzione? Assolutamente no! Arrendersi a dire che un bambino si distrae facilmente è una mancanza di rispetto nei suoi confronti. Perché dovremmo accettare che ogni bambino ha i suoi tempi per imparare a parlare o a leggere, ma poi non accettiamo più di dover aspettare se non è ancora in grado di ascoltare una lezione?
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Come provare se il bambino sa ascoltare
Esistono specialisti per valutare l’apprendimento dei bambini. Non basta un gioco e nemmeno un test improvvisato. Ci possono essere delle occasioni in cui possiamo verificare il livello di attenzione a cui è arrivato nostro figlio. Quanto resiste davanti a un film? Riesce a stare attento fino alla fine? Quanto a lungo riesce ad ascoltare una lettura ad alta voce?
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Attenzione scolastica e attenzione quotidiana
Il livello e la qualità di attenzione richiesti in classe non sono gli stessi che servono nella vita quotidiana. Tutti conosciamo persone che non riuscivano ad andare bene a scuola, ma nella vita erano svelte a capire e a ragionare mentre gli si parlava. Diventa chiaro che l’attenzione è una abilità e come tale si impara e si allena.
Piccoli esercizi per insegnare a fare l’attenzione
Aiutare i nostri figli a sviluppare il livello di attenzione è un compito che rientra nell’educazione che diamo ai bambini in casa. Ci sono già tante occasioni in cui mettiamo i bambini in condizione di dover ascoltare. Sapendo che dobbiamo aiutarli a maturare questa abilità dovremo soltanto proporle più spesso, ma senza diventare soffocanti, controllando i progressi.
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In biblioteca troverete sicuramente tanti libri che parlano di come sviluppare l’attenzione e come insegnare ai bambini a stare attenti. Gli esercizi più facili e credo stiate già facendo sono:
- leggere ad alta voce: con l’abitudine il bambino vi seguirà sempre di più e le vostre letture serali saranno lunghe e molto partecipate;
- fare domande: non a livello di interrogazione, ma per dimostrare interesse, come le domande che cercano di ricostruire una giornata a scuola o una gita, mentre i bambini ricordano riescono a fissare nella mente ciò che hanno fatto;
- fissare un obiettivo: il semplice avviso di stare attenti alla lettura perché alla fine farete degli indovinelli ai bambini equivale a fissare un obiettivo che aumenta il livello di attenzione dei bambini.
Io vorrei spezzare una lancia in favore dei bambini. Come diceva Maria Montessori: gli abbiamo insegnato a stare attenti? Lo abbiamo fatto anche con il nostro esempio? Ci auguriamo sempre che a tanta fatica richiesta da parte dei bambini ne segua altrettanta da parte di chi deve rendere interessante la lezione da seguire.
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Marzia Di Meo dice
Daniela grazie per questo bellissimo pezzo! E’ stato davvero interessante!
Daniela dice
Grazie, Marzia.