Maria Montessori ha studiato il rapporto tra bambino e natura nell’elaborazione del metodo Montessori. La natura come ambiente educativo propone attività di “igiene infantile” per l’opportunità della vita all’aria aperta, ma anche attività sensoriali e di esplorazione che diventeranno fonte di studio.
Natura e igiene infantile
Forse si è persa quella cultura dell’aria aperta che ha caratterizzato l’infanzia di molte generazioni. Non si trattava solo di permettere il gioco spontaneo e l’esplorazione della natura, ma di rispondere ai bisogni di igiene infantile: esporsi al sole, respirare aria aperta, fare esercizio fisico nello svolgimento di attività quotidiane. Maria Montessori recupera l’importanza per la salute dei bambini di stare a contatto con la natura ed evidenzia le attività di cui il bambino ha bisogno.
“Se però pensiamo in quanto maggior grado i bimbi deboli, tubercolotici o rachitici sono esposti alla natura nei moderni sanatori, perché l’esperienza ha indicato come unico mezzo a cui ricorrere per guarirli il farli dormire all’aria aperta e vivere al sole, deve rimaner chiaro che tanto più i fanciulli normali e forti potrebbero non solo resistere, ma rinvigorirsi esponendosi più largamente di quello che non facciano gli elementi naturali.” (Maria Montessori, La scoperta del bambino)
Superare i pregiudizi sulla vita all’aria aperta
La proposte didattiche sul funzionamento della natura erano già proposte nelle scuole ai tempi della Montessori, ma lei critica il limite di queste attività: la natura ristretta ai fiorellini rattrappisce l’anima. L’amore per la natura deve svilupparsi ascoltando il canto degli uccelli liberi, non guardandoli chiusi in gabbia. Maria Montessori invita a superare i pregiudizi sulla vita all’aria aperta credendola fonte di pericolo per la natura. L’ansia di non farli ammalare è in contrasto con lo spirito del bambino che corre sotto la pioggia e ignora quali siano i veri fattori di rischio per la salute.
Predisporre un rapporto adeguato tra bambini e natura
Un bambino che non cammina, che si stanca subito dopo pochi passi anche in città, non è un bambino troppo piccolo per camminare. La Montessori sollecita che si crei un ambiente adeguato anche in questo caso: scegliendo scarpe adeguate, provvedendo ad acqua e cibo, ma soprattutto scegliendo percorsi che sappiano interessare i bambini.
“Il bambino in città dopo una piccola passeggiata si dichiara stanco; e per questo noi crediamo che non abbia forza. Ma il suo languore viene dall’artificio dell’ambiente: dalla noia, dal vestiario inadatto, dal tormento che il piccolo piede morbido soffre, chiuso nelle scarpe di cuoio, che battono sul macigno nudo delle vie di città; dall’esempio accasciante delle persone che camminano tutte intorno silenziose, indifferenti e senza sorriso.” (Maria Montessori, La scoperta del bambino)
Attività per avvicinare bambini e natura
Se il rapporto tra bambini e natura migliora con il coinvolgimento e la preparazione, ciò che possiamo fare è scegliere itinerari adatti ai bambini, ma soprattutto imparare a coinvolgerli: invitiamoli a osservare il panorama, ad ascoltare i suoni della natura, lasciamo loro il tempo di esplorare e osservare anche quel sasso che a noi sembra insignificante.
“Il sentimento della natura cresce con l’esercizio come ogni altra cosa.”
Attività di cura
Le proposte attive riescono a coinvolgere i bambini non solo per l’interesse curioso di fare qualcosa, ma per l’importanza del lavoro: se non innaffio la pianta, si secca. Il ruolo delle attività danno dignità e significato al lavoro del bambino. Potrà occuparsi di piante o di animali.
Attività di osservazione
Prendendosi cura di una pianta sarà inevitabile essere portati a osservarne le modifiche durante le stagioni e la crescita. In merito agli animali, i bambini potranno occuparsi non solo di animali domestici, ma anche di osservare animali non domestici durante il periodo particolare della metamorfosi. Occuparsi della metamorfosi delle farfalle è una attività per bambini molto interessante.
Attività quotidiane nella natura
Se noi osserviamo il bambino nella natura, vedremo che è maggiormente attratto da ciò che gli permette di essere attivo in modo energico. È più interessato al raccolto che alla semina, scrive la Montessori invitando a predisporre piccoli attrezzi di giardinaggio per raccogliere le foglie cadute in giardino, cesti per raccogliere i frutti, nastri per legare i legni. Oggi in cui viviamo prevalentemente in città possiamo proporre di:
- raccogliere nocciole
- cercare fragoline
- raccogliere erbe aromatiche
- cercare castagne
- prelevare le semenze dei fiori
- ripulire vialetti dalle erbacce
- spazzare le foglie
Attività di apprendimento
Mario Montessori ha contribuito al metodo sviluppando la relazione tra bambini e natura con lo studio di attività che permettessero di passare dall’osservazione all’apprendimento. Dare alla mente dei bambini informazioni su cui riflettere e creare relazioni è uno dei primi passi per sviluppare la loro intelligenza, l’osservazione critica e l’interesse verso la natura.
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