L’inizio della scuola primaria richiede una diversa collaborazione tra genitori e insegnanti rispetto alla scuola materna o al nido. Molto spesso il primo giorno di scuola si fissa un incontro con i genitori in cui gli insegnanti spiegheranno le regole della collaborazione tra casa e famiglia. Per gli insegnanti può essere imbarazzante richiamare le buone norme di comportamento per i genitori, ma forse sono proprio le basi più importanti per aiutare i nostri figli a scuola.
Come aiutare i bambini all’inizio della scuola primaria
Una buona relazione con la scuola si imposta fin dall’inizio. Cosa bisogna sapere? Quali sono i rischi in cui possiamo cadere per distrazione? Ci sono alcune buone abitudini che se adottiamo da subito come genitori, senza aspettare attriti o problematiche, aiuteranno tutta la famiglia a costruire il migliore ambiente per favorire una buona relazione con la scuola.
1- Creare un ambiente familiare che favorisca l’apprendimento
Sarà difficile crescere amanti della lettura se nessun genitore prende mai in mano un libro. Non vi piace leggere? Almeno non denigrate i libri e sforzatevi di stimolare la lettura nei bambini. Guardate anche un documentario ogni tanto e non solo cartoni animati. Limitate il più possibile la visione di film e video non adatti ai bambini. L’uso di parolacce o gesti inappropriati potrebbero causare situazioni imbarazzanti. Il mio consiglio è di fare attenzione anche al telegiornale e al radiogiornale in auto: i bambini potrebbero sentire parlare di eventi per i quali non sono pronti.
2- Passare da istruttore ad allenatore
Con l’inizio della prima, il ruolo dei genitori cambia rispetto all’apprendimento. Ci saranno sempre argomenti sui quali saranno mamma e papà a insegnare ai figli, ma entra in gioco la figura dell’insegnante che ha un’idea più chiara e completa del processo di apprendimento. Non parliamo più di insegnare a usare il vasino, ma apprendere concetti astratti come la matematica: non è facile, serve un percorso con il consolidamento di prerequisiti. Lasciamo questo ruolo all’insegnante e prendiamoci quello di allenatore: noi alleniamo controllando che eseguano i compiti, che sappiano cosa stanno facendo, che si prendano cura dello studio.
3- Agevolare il rapporto tra bambini e insegnanti
I bambini in prima elementare hanno ancora bisogno di costruire un rapporto di fiducia verso chi si occupa di loro. Fino a pochi mesi prima venivano coccolati e presi in braccio dall’educatrice dell’asilo. I compiti e il ruolo dell’insegnante della primaria sono diversi, ma avrà sempre bisogno della fiducia dei bambini. Evitiamo di criticare o giudicare i bambini. Diamo l’esempio ai bambini di come costruire fiducia verso la maestra. Pensiamo che serve a far sentire meglio i bambini in classe.
4- Stabilire regole per i gruppi Whatapp delle mamme
Il confronto, la critica, la confidenza sono elementi comuni a tutti i gruppi sociali. Li troviamo nelle relazioni tra mamme al parco o tra colleghi al lavoro. Non è Whatapp il problema ma l’uso che se ne fa. Può essere davvero di grande aiuto usare il gruppo per chiedere i compiti, per passare un avviso veloce o per avvisare all’ultimo minuto che siamo in ritardo e chiedere a qualche mamma di rassicurare il nostro bambino. Basta stabilire le regole del gruppo per evitare discordie, problemi e qualche volta litigi che inevitabilmente arrivano a influenzare il rapporto tra bambini.
5- Le responsabilità di un genitore verso la scuola
Farà innervosire qualcuno il primo richiamo perché il bambino non si è presentato a scuola con l’avviso firmato o con il libro da restituire alla biblioteca scolastica. Ci sentiremo criticati e giudicati come genitori. I bambini in prima elementare sono davvero piccoli e hanno bisogno che i genitori si assumano la responsabilità di guidarli (non di sostituirli!) e di insegnare a organizzarsi. Il mio consiglio è di preparare un planner per mamme e segnare quando servono le scarpe per la palestra, qual è il giorno della biblioteca e altre scadenze.
Quale consiglio potremmo aggiungere alla lista secondo la vostra esperienza?
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