Il film d’animazione Hotel Transilvania 3 sfida la prova della terza puntata che trasforma la storia dei mostri in una saga. Grande novità: Dracula si innamora! Basterà a conquistare il pubblico per la terza volta?
La terza puntata è una dura prova che non tutti i film per bambini hanno superato. Mantenere fede alle aspettative del piccolo pubblico è una sfida impegnativa. Con Hotel Transilvania le carte sul tavolo erano di un certo valore: una storia originale, comicità e una struttura della film che si libera del solito schema in cui si insegue il nemico. La sorpresa della terza puntata è un iniziale passo indietro: compare un cattivo che minaccia la vita di Dracula e dei suoi amici.
Il nuovo personaggio si chiama Van Helsing, un umano che vuole continuare la tradizione di famiglia nella lotta ai mostri e ha deciso di uccidere Dracula. Nel primo scontro sembra uscirne sconfitto ma ricompare anziano e mal dirotto con la bella nipote Ericka che gli farà da braccio destro nella lotta contro i mostri, almeno finché lei non tentenna sulle sue idee.
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Trama del film
Dracula lavora come sempre nel suo Hotel in Transilvania dove ospita mostri e umani. La figlia Mavis decide di regalargli una crociera con tutti i loro amici pensando di riuscire a distrarlo dal lavoro. Il viaggio si rivela un tripudio di stramberie per mostri: dall’aereo che cade a pezzi, alla meta da paura. La nave li porterà al ben noto triangolo delle Bermuda, qui realizzato in versione ridicola.
Il capitano della nave è Ericka, la nipote del terribile Van Helsing, che dovrebbe seguire il piano per uccidere Dracula, ma si lascia distrarre da questo personaggio quanto mai divertente e curioso. Mavis non si rilassa per niente in viaggio e tiene gli occhi sul padre, convinta che Ericka nasconda qualcosa.
Da vedere?
I personaggi che ci sono piaciuti nei film precedenti ritornano tutti e mantengo le aspettative. La lotta con il cattivo non è una struttura che mi piaccia particolarmente, ma è effettivamente in secondo piano rispetto alla (comica) storia d’amore di Dracula. Nel complesso è carino e fa ridere, ma lo consiglierei a un pubblico di bambini piccoli per il tipo di battute che lascia a bocca asciutta i più grandi.
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