Settimana scorsa mio figlio è uscito da scuola con una strana espressione. Ormai capisco quando qualcosa non va da come cammina. E’ in quinta elementare e i suoi massimi problemi sono vincere a basket, avere sempre la bicicletta pronta e i compagni. A dire il vero solo alcuni compagni.
“Ciao, mamma. Oggi metà della classe è finita in lacrime”- aveva un’aria diversa dal solito, non c’era sotto una sgridata della maestra – “Abbiamo letto un racconto di un bambino che veniva emarginato e quando la maestra ci ha chiesto cosa ne pensavamo una delle bambine ha iniziato a piangere perché dice che capita anche a lei, uno alla volta si sono messi a piangere in tanti.”
“La maestra cosa ha detto?”
“Ha chiesto di spiegare cosa succedeva e così è venuto fuori che il gruppetto-che-sai-tu ha sempre escluso tutti, preso in giro, eccetera.”
“Finalmente è venuto fuori! E’ dalla terza che lo sappiamo, sarai contento.”
“Sì, ma N. che è sempre il capo del gruppo ha pianto.”
“La maestra lo ha sgridato?”
“No, si è messo a piangere che ha detto che lui credeva di essere divertente e non si era reso conto dell’effetto che faceva sugli altri.”
Quando è accaduto questo episodio stavo aspettando l’uscita di ‘Il Libro di Julian’ di R.J. Palacio. Julian è il bullo che imperversa contro Auggie, il bambino con una malformazione cranio-facciale che nel libro ‘Wonder’ racconta la sua integrazione nella scuola media. Ero curiosa di leggere la storia di Wonder dal punto di vista del bullo che rende tutto più difficile. Julian sarebbe stato capace di spiegare cosa porta un ragazzo al bullismo?
Il libro di Wonder
Wonder è un libro che racconta la storia di Auggie. Come ho anticipato, è un ragazzino di prima media con una malformazione cranio-facciale. Non è mai andato a scuola, imparando tutto a casa con la mamma, ma con molto coraggio decide di provare a frequentare i coetanei con l’inizio della scuola media. Il preside chiede a tre ragazzini dello stesso anno di aiutarlo a integrarsi. Uno di questi è Julian che non riesce a rendersi utile, anzi prende in giro Auggie e cerca di emarginare tutti quelli che sono suoi amici. Complice un insegnante e il suo ‘gioco’ dei precetti, Auggie riuscirà a diventare il beniamino della scuola, mentre Julian verrà espulso.
Il libro di Julian
Wonder è un libro narrato a più voci: ogni capitolo racconta parte della storia dal punto di vista di un personaggio diverso: Auggie, i suoi amici, sua sorella, il fidanzato della sorella. Manca la visione di Julian che trova spazio in ‘Il libro di Julian’.
Perché un libro raccontato da un bullo?
In una intervista, l’autrice R.J. Palacio ha spiegato che la parte su Julian era troppo lunga per rientrare in Wonder. Lei ha voluto affrontare questa parte della storia come una esplorazione nelle motivazioni che possono portare un ragazzo al bullismo. Nel caso di Julian è la paura, la fragilità, una madre che impone una visione personale molto intransigente.
Perché consigliare ‘Il libro di Julian’ ai ragazzi?
Leggendo ‘Wonder’ è facile entrare in sintonia con Auggie e tutti gli amici che lo difendono a spada tratta, ma leggendo ‘Il libro di Julian’ mi sono chiesta come avrebbe reagito un ragazzino abituato a libri in cui l’identificazione con il protagonista è l’identificazione con il bene. In questo caso il protagonista non è un buono, anche se nel corso del libro matura e cambia atteggiamento.
Da mamma ho molto riflettuto sulle parole della madre di Julian che cerca di difendere il figlio quando la presenza di Auggie lo porta prima agli incubi e poi ai gesti che lo faranno espellere da scuola. E’ una reazione comune? Quante mamme si fermerebbero un passo prima?
Un ragazzino invece cosa avrebbe capito dal libro? Il messaggio è ben in risalto nelle prime pagine e si ricollega con Wonder:
“Sii gentile, perché chiunque incontri
sta combattendo una dura battaglia”.
(Ian Maclaren)
Il motivo per cui vorrei consigliare io ‘Il libro di Julian’ a un ragazzino è perché aiuta a capire che non è colpa tua se un bullo ti prende di mira, in te non c’è niente di sbagliato e questa situazione può cambiare.
E’ Wondermania con #ioscelgolagentilezza!
Se cercate in rete ‘Wondermania’ vedrete tutte le notizie dei fans di Wonder che hanno realizzato video, album di fotografie e messaggi per diffondere la gentilezza, proprio come suggerisce il libro. Le mamme blogger si sono unite a questa iniziativa, perché diffondere l’importanza della gentilezza nei ragazzi è un bisogno sempre più urgente. Questi sono stati i miei contributi su un pannello dedicato a Wonder e a ‘Il Libro di Julian’ durante il Mammacheblog.
Partecipate anche voi e diffondete i vostri precetti di gentilezza con l’hashtag #ioscelgolagentilezza.
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Post scritto in collaborazione con Giunti per ‘Il Libro di Julian’
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