Videogichi sì o no? Sono sempre stata una mamma a favore del motto “un po’ di tutto”, non certo perchè non faccia selezione ma perchè credo che i bambini abbiano bisogno di sperimentare e provare per costruirsi una opinione. In materia di giochi tecnologici l’opinione è particolarmente importante perchè deve riuscire a scegliere un gioco per divertimento senza dimenticare tutte le alternative più tradizionali. Io sono la classica mamma che ama i giocattoli fai-da-te, ma ho capito quanto la tecnologia sia utile e affascinante per i bambini. Quando mi hanno proposto di recensire la Nintendo 2DS ho immaginato la voce dei miei figli che urlava: “Sì!” e mi sono chiesta se sarei riuscita a portarla in casa senza rinunciare alle mie scelte educative. Era una bella sfida!
Leggera, facile da trasportare, interattiva, colorata la Nintendo 2DS era destinata a essere portata ovunque. Ai miei figli piaceva per questo! L’avevano già vista a scuola, così come io avevo sentito qualche mamma fuori da scuola dire che usava la Nintendo come arma di ricatto. “Se non prende un bel voto, gli tolgo la Nintendo per una settimana!” Ne avete mai sentite anche voi? All’inizio ero perplessa a sentire questi racconti, finchè non ho iniziato ad avere dei dubbi e chiedermi cosa facessero questi bambini nelle settimane di punizione e se le mamme avessero ben chiaro di cosa parlavano. Avevo la possibilità di fare il mio esperimento (“Poveri bambini cavia di una Nintendo!” ditelo pure 😉 ).
Fase 1: L’arrivo della Nintendo 2DS
Potrei riassumere questo momento dicendo che sembrava Natale: uno di quei momenti in cui vedi i bambini felici, entusiasti e pensi che se gliela regalavi al compleanno ti sarebbero saltati al collo di gioia. Sapevano benissimo di cosa si trattava perchè è uno dei giochi più in voga tra i bambini, uno di quelli che – come scrivevo qualche giorno fa – farà parte nella memoria di tutti di questi anni. Il primo giorno ci hanno giocato tanto: era appena arrivata, l’effetto novità aveva la maggiore.
Fase 2: I momenti di pausa
Passata l’euforia iniziale ho osservato in quali momenti i bambini cercavano la Nintendo 2DS. Sicuramente appena arrivati da scuola, in quella fase di “decompressione” in cui si buttano sul divano e non vogliono sentire nessuno oppure nei momenti di noia. La situazione tipica era: un fratello invade la camera con i giochi, l’altro fratello si stufa, viene in cucina e mi chiede se può prendere la Nintendo per distrarsi.
Fase 3: La sfida per la mamma
Lo confesso, anche in questo caso la mia passione per le ricerche ha fatto la sua parte. Avevo letto degli articoli interessanti sulle situazioni tipiche che portano a creare dipendenza dai videogiochi. Ovviamente come in tutti gli aspetti educativi non si può fare 1+1= 2, non ci sono regole certe ma riflessioni su cui riflettere. Una delle riflessioni che mi aveva colpito maggiormente era l’uso del veideogioco come baby-sitter: in estrema sintesi, se noi proproniamo i videogiochi come intrattenimento nelle pause di noia (viaggi, attese, pause tra i compiti, ecc.) siamo i primi a costruire l’associazione pausa=videogioco e il binomio diventerà sempre più forte. E’ una opinione, potrebbe non essere valida ma mi è stata da guida per decidere cosa fare.
Fase 4: Conquista dell’equilibrio
Arrivare a un uso equilibrato dei videogiochi in fondo era più semplice del previsto, bastava:
- stabilire delle regole sulla durata dell’utilizzo (è servito solo nei primi tempi, poi hanno imparato da soli a regolarsi)
- vietarne l’uso nei momenti che potevano creare più difficoltà a staccarsi (prima di andare a scuola, prima di andare a dormire)
- chiedere di chiudere il gioco capendo il loro punto di vista, quindi non “Chiudi adesso!”, ma “Appena puoi, salva il gioco e chiudi” oppure “Quanto ti manca per poter chiedere?” (potrebbero esserci livelli da raggiungere o fasi da chiudere).
Fase 5: La controprova
Cosa succedeva se i bambini ricevevano un “NO” come risposta al permesso di usare la Nintendo? Semplicemente giocavano i giochi di sempre, alternando tra colori, costruzioni, macchinine e giochi di società come sempre. Avevano capito che i videogiochi sono una alternativa.
Due parole sulla Nintendo 2DS che abbiamo provato:
- rispetto ai giochi su smartphone: la preferisco perchè è più adatta ai bambini, costa meno se la rompono, è più facile da usare, non mi possono scaricare giochi se trovano la connessione aperta!!
- in merito ai giochi: lo schermo è ampio e l’immagine risulta più piacvole, il gioco sembra non finire mai (quindi posso chiedere di interromperlo salvando il punto raggiunto senza problemi), si possono utilizzare sulla Nintendo 2DS anche i giochi per la versione precedente;
- caratteristiche: come ho scritto all’inizio è leggera, facile da usare e tuch screen, maggiori dettagli li potete trovare nella scheda tecnica.
Noi abbiamo provato i giochi:
Animal Crossing: la simulazione di un personaggio che si trasferisce in una nuova città e deve costruire la propria casa, trovare un lavoro, comprare oggetti che gli servono. Quello che piaceva in questo gioco era la possibilità di scegliere il proprio percorso, prendere decisioni in base ai propri gusti e non seguire soltanto le regole di un gioco. La grafica è molto bella. Il gioco in sè sembra non finire mai. Pegi: 3
Luigi’s Mansion 2: Luigi deve recuerare tutti i frammenti di Luna Oscura, distrutta da un’ombra misteriosa. Per riuscire nella sua avventura Luigi deve risolvere enigmi, affrontare i fantasmi con la sua macchina speciale, il Poltergust 5000. Una grafica ricca di dettagli e un livello di coinvolgimento molto alto, ne potete avre un assaggio nel video. Questo gioco ha un livello pegi 7.
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Recensione del prodotto #nintendo2ds
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