Ogni anno in questo periodo penso a cosa fare per avvicinare i bambini all’inglese in modo divertente. I miei bambini sono uno in quinta e in prima. Studiano inglese alla primaria, ma come ogni materia di scuola deve essere ripassata a casa e si deve fare molto esercizio se la si vuole imparare bene. Quest’anno ho uno stimolo in più: preparare il grande per le scuole medie e assecondare la curiosità del piccolo.
Ogni tanto qualcuno mi chiede perchè tengo tanto all’insegnamento dell’inglese. In realtà tengo molto anche alla lettura, le nostre recensioni lo dimostrano. Tengo anche alla matematica, perchè ogni argomento imparato male farà traballare le conoscenze più avanti. L’inglese ha le sue necessità: se per migliorare la scrittura cerco libri da leggere e per la matematica cerco attività pratiche, per insegnare l’inglese cosa posso cercare?
In questi anni abbiamo provato molte strade per proporre l’inglese ai bambini: app, canzoni, libri in lingua originale, audiolibri e abbiamo inventato anche qualche gioco per provare stili linguistici diversi. Le idee non bastano mai, mi piace proporre sempre qualcosa di nuovo, ma ormai ho fissato delle regole:
- ogni attività in inglese per i bambini deve essere divertente: per le schede e gli eserciziari c’è già la scuola, a casa serve uno stile diverso;
- scelgo solo proposte che possano essere una alternativa ai giochi o alle abitudini quotidiane: ti piacciono le app? ecco, prova anche questa che è in inglese? ti piacciono le canzoni? impariamone una sui giorni della settimana in inglese;
- a casa lo studio deve rispettare l’atmosfera di relax: ci sono già troppe occasioni in cui bisogna correre, stare seduti per ore, rispettare etichette, se a casa impariamo qualche cosa deve essere mentre ci rilassiamo, non voglio fare una scuola-bis.
Poi capitano occasioni in cui qualcuno ti racconta la sua storia e tu passi in rassegna tutto il tuo lavoro. Una mamma a scuola mi ha raccontava della difficoltà che hanno lei e alcuni colleghi a imparare l’inglese in azienda. Quando hanno bisogno di parlare con clienti stranieri, chiamano sempre un ragazzo che conosce molto bene l’inglese. Lei, da mamma, gli ha chiesto dove lo ha imparato e lui le ha raccontato che è cresciuto in un paese dell’Est Europa dove in televisione vedeva solo cartoni animati in inglese.
Credo che per un bambino imparare l’inglese con i cartoni animati sia una festa, come se per me arrivasse la notizia (che non arriverà mai) che si può dimagrire mangiando dolci e patatine. Te ne stai tranquillo a casa tua, in pieno relax, senza libri o eserciziari e impari facendo quello che più ti piace. Che pacchia!
Io ci ho provato a insegnare inglese con i cartoni animati! L’occasione è stata in vacanza all’estero dove non c’era alternativa. Ovviamente erano spaesati, non sono mancati i commenti negativi: “Non capisco niente!” poi ho proposto una soluzione:
“Non importa se non capite tutto, provate a seguire la storia e cercate di dirmi una parola di cui avete detto il significato dal cartone.”
All’inizio mi ripetevano una parola, poi due, poi una frase. Piano piano capivano sempre un po’ di più ed erano meno spaventati da questo cambiamento.
Tornati dalla vacanza era più difficile sostenere che non ci fossero alternative ai cartoni animati in inglese. Ho comprato qualche dvd nuovo dicendo che era solo in lingua inglese (in realtà selezionavo io la lingua). Ho cercato qualche cartone animato in inglese su internet e in televisione, ma sarebbe utile qualche cosa strutturato per i bambini. Ad esempio, sono iniziati i nuovi episodi di Disney English in onda dal 20 settembre su Sky on Demand e SKY Go. Li avete visti?
Cosa ne pensate dell’inglese imparato con programmi per bambini? Avete mai provato a proporre cartoni animati in lingua originale?
Il post è in collaborazione con Disney – #disneyenglishIT
anna.disorganizzata@gmail.com dice
Nel nostro caso, un flop!
Si stufano, sanno che esiste l’alternativa e che puoi tranquillamente vederli in italiano senza faticare. Se guardi un cartone per divertimento allora perchè faticare e guardarlo in inglese?
Se invece ritagliamo uno spazio ”ufficiale” (es. una ventina di minuti di conversazione in inglese o di cartoni animati o letture in inglese ) allora in questo caso viene accettato con piu’ entusiasmo.
In ogni caso per il grande (terza elementare), quest’anno ho optato per la piu’ tradizionale delle soluzioni: la scuola di inglese.
In classe fanno davvero troppo poco, poco tempo e 20 bambini!!!
Daniela dice
Non scelgono i cartoni in inglese in modo autonomo, però quando li guardano piacciono?
anna.disorganizzata@gmail.com dice
Se e’ nel momento che loro reputano di relax, allora non piacciono. Forse unica eccezione ”the cat in the hat”
Daniela dice
Anna, ma quindi come fai a proporli con successo?
anna.disorganizzata@gmail.com dice
ora ho comprato il dvd di Bosco di Rovo in inglese (Brambly Hedge, lo conosci?). I dialoghi sono lenti e semplici. Vediamo cosa succede! A me piace tantissimo
Daniela dice
Il dvd invece come lo proponi?
anna.disorganizzata@gmail.com dice
Infatti, non lo propongo con successo! 🙁 come ti dicevo nel messaggio precedente , per me è stato un flop.
Se pero’ è all’interno della ”lezione casalinga di inglese” (chiamiamola così), allora non incontro difficolta’. Ascoltano e provano a ripetere le parole. In macchina utilizzo alcuni audiolibri in inglese e poi facciamo le gare : ” chi trova piu’ parole??” . Ripetono le parole che riconoscono all’interno del racconto.
Sicuramente in casa nostra riscuotono piu’ successo i libri , in questo periodo mi fanno leggere a ripetezione ”the monster at the end of the book” della serie di Sesame Street con Elmo e Grover.
Daniela dice
Cosa cambia se li proponi all’interno della lezione casalinga? Fermi il dvd e fai ripetere, chiedi se hanno capito? Visto che in quel caso hai più successo, sono curiosa di imparare!
anna disorganizzata dice
Non credo sia un mio diverso modo di proporlo, immagino piuttosto sia un loro atteggiamento mentale .
In casa nostra televisione se ne guarda poca, quindi quando arrivano a casa e guardano un cartone, pensano di aver diritto di rilassarsi e stop (fare zapping, guardare cartoni che a me non piacciono 🙂 e cose di questo tipo) e probabilmente hanno anche ragione. Se è la loro mezz’ora , desiderano gestirsela.
Quando invece propongo di fare inglese (mettiamo il dvd, leggiamo, parliamo in inglese), il loro atteggiamento è diverso: si aspettano che l’attivita’, qualunque essa sia, sarà in inglese. Quindi non credo sia tanto il modo in cui propongo il dvd, perchè dal mio punto di vista è sempre un gioco, ma nella loro mente evidentemente no. Per quanto sia fatto con lo scopo di divertire oltre che imparare, richiede comunque uno sforzo da parte loro .
La chiusura la noto principalmente nei confronti dei dvd mentre ad esempio a volte da loro proviene la richiesta di leggere un libro in inglese, così senza un motivo particolare. Ieri sera ad esempio Davide (il piccolo) mi ha chiesto di leggere in lingua originale ”the monster at the end of the book” perchè gli piace il suono.
In macchina gli audiolibri in inglese li ascoltano volentieri ( spesso li chiedono loro)
Forse inconsciamente spingiamo piu’ verso altri strumenti accantonando un po’ il dvd.
Catia dice
Ormai per Matilde l’epoca dei cartoni animati ( almeno quelli della Disney) è finito, non l’attraggono più, ma film quelli si!
E allora tutti ( o quasi) in inglese.
Quelli che conosciamo meglio ( Harry Potter o il Signore degli Anelli o i vari supereroi) con i sottotitoli in inglese.
Giochi di ruolo in inglese ( manuali e schede) e videogiochi in inglese.
Per il francese mi è venuta l’idea di farle leggere un blog di una famiglia canadese ( ne parlerò in uno dei prossimi post).
Ciao ciao
Daniela dice
Credo proprio di conoscere quel blog!
I cartoni in effetti hanno successo fino agli 8 o 10 anni. Dicono che i bambini da piccoli imparino meglio e siano spugne, ma di sicuro iniziare a quell’età fa bene.
momfrancesca dice
Mia figlia, quasi 4 anni, sa tantissime parole con una marcata pronuncia british, capisce molte frasi della conversazione base, ne sa formulare alcune, mi chiede spesso “mamma come si dice in inglese?” E se io non conosco quella parola, cerchiamo subito insieme come si pronuncia. Io ne sono felicissima, e per questo devo ringraziare i cartoni animati.
Daniela dice
Che bello! A che età ha iniziato a guardare i cartoni in inglese? Come gestisci l’eventuale richiesta di guardarli in italiano?
momfrancesca dice
A dire il vero con Principessa iniziai da piccolissima, poi cambiai rotta verso i due anni, pensavo non capisse nulla. Ritornai sui miei passi qualche mese dopo, perché insieme iniziammo a imparare vocaboli in inglese, e iniziai a mettere i cartoni solo in inglese. Ha sempre accettato di buon grado, non l’ho mai sentita una volta dirmi “mamma non capisco, li voglio in italiano!” Forse perché sin da piccola ha avuto l’orecchio abituato a questa lingua e la trova famigliare. Principe, invece, ha solo 18 mesi. Per lui solo inglese, non si lamenta di nulla, e anzi, spesso, sento vocalizzi in inglese…. 🙂
Francesca dice
Ciao Daniela, ho due figlie di 4 e 6 anni e ritengo che i cartoni in inglese siano una splendida soluzione. Ogni tanto alterniamo anche con l’italiano, e piano piano le bimbe memorizzano prima singole parole, e poi piccole frasi. Si, a volte la scelta dell’inglese è un po’ imposta, ma tutto sommato ci hanno fatto l’abitudine. Un’altra strada che trovo vincente sono le canzoncine, sia ascoltate, ad esempio in macchina, oppure con il video al computer. Io trovo molto belle le risorse gratuite di Super Simple Learning che si possono trovare a questo link: http://supersimplelearning.com/
Come sempre grazie per le tue belle risorse! Francesca.
Sara dice
E invece con i cartoni di Teresa Pascarelli avete provato?
lei è fantastica e i programmi che crea, come i Fumbles, sono perfetti per divertire i bimbi ed insegnare a poco a poco l’inglese.
Andate sul suo sito o sulla sua pagina Facebook per vedere qualche esempio 😀
Marica dice
Fin dall’inizio ( 2 anni circa) i cartoni li ho proposti solo in lingua originale ( su you tube perché on abbiamo televisione) come fossimo nei paesi dell’est 😉 quindi x ora ( 5 anni) non si lamenta, pur di guardarli accetta siano in inglese
Daniela - QUESTO POST POTREBBE CONTENERE LINK AFFILIATI dice
Quali sono i suoi preferiti?