Un gioco da proporre anche mentre la mamma sta sbrigando una mansione in casa. Come molti bambini, anche mio figlio in alcuni periodi è meno attento: non ascolta, si dimentica le istruzioni e non vorrei che questa cattiva abitudine un po’ trascurata arrivasse anche in classe. Mentre cercavo un gioco per insegnargli a stare più attento, ieri ho trovato lo spunto da una semplice attività quotidiana: “Vai a prendermi una cosa…”
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Mi sono accorta di come cambi l’attenzione e il ragionamento con la crescita. Mio figlio più piccolo andava subito a prendermi ciò che gli avevo detto, anzi trovarlo proprio dove lui si aspettava, lo rendeva molto serio e deciso. Il grande invece nel semplice tragitto del nostro corridoio (che non è una portaerei) si dimenticava metà delle istruzioni. E’ vero che le indicazioni devono essere misurate all’età, forse per questo il piccolo riusciva meglio, ma il grande deve imparare a stare attento.
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Esempio: “Vai in camera mia, nel secondo cassetto a destra del comodino, prendi le calze rosa”. Lui è andato ma ha aperto un po’ tutti i cassetti, non trovando le calze che aveva in mente lui, non ha nemmeno riconosciuto le uniche rosa che aveva sotto il naso. Abbiamo fatto qualche altra prova: “Vai in sala, spalle alla porta, prendi il libro giallo sulla tua sinistra, quello largo almeno tre dita”. Mamma, non mi ricordo hai detto libro rosso?
Più le indicazioni sono complicate e più serve attenzione. La mamma non deve gesticolare, nè dare dettagli che aiutino troppo (il libro che abbiamo preso ieri). Si deve cercare di essere molto distaccate. Sembra semplice ma non lo è: mio marito ancora non memorizza le istruzioni per mettere su una bistecca!
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Palmy dice
Che bella attività… i bambini hanno bisogno di fare cose significative, che abbiano senso, che li facciano sentire utili e attivi!
erika dice
Ti faccio davvero i complimenti perchè questa attività apparentemente banale è in realtà utilissima pensa che spesso noi terapisti la utilizziamo in terapia perchè oltre ad essere un esrcizio di attanzione vengono coinvolte numerose abilità cognitive: è un esericizio prima di tutto di memoria in particolare di memoria di lavoro perchè il bambino deve tenere a mente le istruzioni e allo stesso tempo comprendere ogni passaggio per portare a termine la consegna, è un esecizio di ragionamento verbale e di comprensione del linguaggio, è un esercizio di pianificazione perchè il bambino deve ovviamente organizzare la sequenza dei movimenti da fare,dei posti dove andare,delle azioni da fare e l’ordine…insomma non è solo attenzione ma molto di più per questo l’esercizio apparentemente molto semplice è in realtà molto complicato.
U solo suggerimento, aggiungere una difficoltà alla volta ad esempio dire “vai in camera e prendi le calze rosa che si trovano nel cassetto in basso a sinistra” è un instruzione che richiede una serie di operazioni molto complesse perchè ci sono difficoltà lessicali,spaziali, di decodifica…rosa ad esempio gia significa ragionare sul colore,basso e a sinistra ragionare sullo spazio,cosi come in basso,il cassetto ragionare sul significato della parola (il cassetto ad esmepio nn è il comodino e non è l’armadio), quindi se vedete che il vostro bambino non riesce subito nonpreoccupatevi e diminuite gradualmente la difficoltà ad esempio “Vai in camera e prendi le calze rosa che si trovano nel cassetto” (due sole difficoltà di attenzione e memoria cioè tenere a mente il colore e il luogo) poi “Vai in camera e prendi il libro di cucina sulla libreria in alto” (qui ci sono gia più difficoltà:di cucina,libreria,in alto)
Un saluto
Caffenero dice
Ciao, grazie per il suggerimento, anzi se ti viene in mente un esercizio simile, me lo spieghi?