Se ci pensiamo bene, il concetto che si associa più spesso all’idea di salute è quello di assenza di malattia, ma la salute è anche altro. La salute è benessere, è quello stato fisico e psichico che permette di essere al top delle proprie potenzialità. Per conquistare il benessere fisico e psicologico, bisogna migliorare lo stile di vita. Lo sappiamo tutti, in teoria, ma in pratica come si fa?
Un evento sulla qualità dello stile di vita: Divitaday
Ho avuto l’opportunità di partecipare al DiVitaDay, evento conclusivo del Despar Festival ’16 di Padova. Durante tutta la settimana dal 15 al 20 marzo Despar Nordest ha proposto incontri e conferenze su come migliorare lo stile di vita, invitando anche i bambini per il progetto ‘Le Buone Abitudini’. Despar Nordest ha raccontato attraverso il festival i suoi valori, il suo territorio e lo stile di vita sano che propone con le sue scelte. Ho seguito le notizie tutta la settimana. L’educazione è la mia passione e mi incuriosiva vedere l’approccio ludico con cui spiegavano ai bambini concetti importanti come: salute, scelte ecologiche, fare movimento. Al DiVitaDay ho seguito gli interventi dello Chef Stefano Polato e del Dott. Filippo Ongaro, (uno dei pionieri europei della medicina funzionale e antiaging, ha lavorato presso l’Agenzia Spaziale Europea come medico degli astronauti occupandosi della loro alimentazione, è Direttore Scientifico dell’Istituto di Medicina Rigenerativa).
Perché migliorare lo stile di vita in famiglia?
Il Dott. Ongaro è un grande comunicatore. Riesce a trasmettere valori di energia, possibilità e necessità di migliorare, riuscendo allo stesso tempo a fare riflettere e sorridere la platea. Chi non vorrebbe una vita al massimo delle potenzialità? Eppure, come dice lui, spesso ci rinunciamo per pigrizia, nascondendoci dietro a falsi alibi, che danno la colpa alla mancanza di tempo. La voglia di migliorare lo stile di vita invece se vuoi la trovi, soprattutto se sei una mamma come me e ti spiegano l’effetto che ha sui tuoi figli lo stile che tu come genitore scegli per loro. Forse per me posso essere pigra, ma se si parla dei miei figli non lo sono più. Migliorare lo stile di vita implica:
- avere più energie per raggiungere i nostri obiettivi
- trarre tutto il vantaggio possibile dal sonno e dai momenti di riposo
- migliorare l’umore e il benessere psico-fisico
- prevenire le malattie (la vera prevenzione non va confusa con la diagnosi precoce).
10 Consigli per migliorare lo stile di vita
Assistere a una conferenza del Dott. Ongaro è stata una grande possibilità che ho avuto come blogger. Lui ha detto che le rivoluzioni entrano in casa attraverso le donne. Credo che abbia proprio ragione. Provate a leggere i libri del Dott. Ongaro per capire il bisogno che tutti abbiamo di mettere almeno in discussione le nostre scelte. Scoprirete quanto è facile cambiare le abitudini alimentari con alimenti semplici. Da cosa possiamo iniziare per migliorare lo stile di vita?
1- Consapevolezza di voler potenziare lo stato di salute. Se analizziamo lo stato psicofisico in cui ci troviamo e lo confrontiamo con ciò che vorremmo essere, abbiamo già un’idea che c’è uno spazio da colmare per migliorare le energie fisiche, la qualità del sonno, la gestione dello stress, la memoria e l’umore. La salute non è solo assenza di malattia, ma una opportunità di benessere per vivere meglio con se stessi.
2- Pianificazione. Quando si parla di salute, regna la regola ‘come si semina, si raccoglie‘. Serve impegno per raggiungere quello stato di benessere che vogliamo. Pianificando la nostra giornata e la nostra settimana, troveremo il tempo e il modo di fare quelle che sembravano scelte complicate come andare in palestra o cucinare ricette sane.
3- Fare esercizio fisico. L’esigenza nasce dalla necessità di una struttura muscolare che ci accompagni bene nella nostra vita di tutti i giorni. E’ interessante lo studio fatto sugli astronauti e cosa accade ai loro muscoli in assenza di gravità. Con la vita sedentaria siamo disabituati all’esercizio fisico, ma dobbiamo riprendere a farlo, seguiti da un esperto che ci aiuti in un percorso di miglioramento misurabile. L’esercizio fisico ci deve portare da A a B, da un punto di partenza a uno di arrivo che deve essere migliore.
4- Prediligere una dieta onnivora, abbandonando le mode alimentari o l’idea di doversi privare di cibo per stare bene. Vi rimando al suo libro ‘Mangia che ti passa‘.
5- Fare subito 5 modifiche nella nostra dieta: eliminare sale, zucchero e ‘schifezze’, tornare ai cereali integrali e concedersi lo strappo alla regola solo una volta alla settimana. L’eccezione ci può essere, ma deve essere proprio una eccezione, non una abitudine e non una ricerca di consolazione nel cibo.
6- Bere molta acqua. Il senso di pesantezza mentale che a volte sentiamo alla sera è dato spesso da disidratazione.
7- Informarci sulle cotture e i loro effetti sul cibo. La vitamina C si perde con una cottura che supera i 41°, per fare un esempio. Superato il punto di fumo, il nostro cibo bruciato diventa tossico.
8- Imparare le tecniche di rilassamento e di meditazione. Lo stress di cui siamo spesso vittime si può misurare, si può capire da dove proviene e si può ridurre con il rilassamento e la meditazione. Sono tecniche che ci insegnano anche a concentrarci meglio su ciò che ci interessa. Bisogna solo iniziare e provare.
9- Integrare l’alimentazione con le vitamine di cui siamo carenti. Un esempio molto frequente è la carenza di vitamina D che non riusciamo a sintetizzare perché ci esponiamo al sole in modo non corretto.
10- Usare come riferimento di una alimentazione equilibrata il piatto unico, più pratico e diretto della piramide alimentare.
Sul sito Casa di Vita – Despar potete trovare molte ricette e un tool molto utile per comporre il vostro piatto unico in base alla stagione o ai gusti.
Come fare nostre le nuove abitudini alimentari?
Alcuni studi sostengono che bastino 66 giorni per formare una nuova abitudine. E’ l’esperienza accumulata man mano che ci rafforza nel nostro intento. Bisogna iniziare. L’importante è avere ben chiaro l’obiettivo che vogliamo raggiungere che non deve essere solo estetico, ma di benessere generale.
Come insegnare ai bambini uno stile di vita sano?
L’esempio dei genitori è il più importante. Come sempre, vige la regola: ‘Se lo fa anche la mamma, allora è giusto.’ Cambiare le abitudini alimentari di una famiglia comporta sicuramente alcuni passaggi per risvegliare i sensi:
- rieducare il gusto: i bambini devono imparare a distinguere i sapori e ad apprezzarli senza zucchero o sale;
- rieducare la vista: l’esempio dello chef Polato è chiarissimo: i bambini non si devono spaventare se l’albicocca secca è nera e preferire quella arancione senza porsi domande.
Il progetto di educazione attiva ‘Le Buone Abitudini’
Da 10 anni Despar Nordest propone alle scuole primarie il programma di formazione sui temi della sana alimentazione, del movimento fisico, del rispetto per l’ambiente e della riduzione dei consumi. E’ un progetto di formazione attiva che affianca gli insegnanti con tantissimi materiali illustrati (cartelloni, quaderni per ogni bambino, ricettari ecc.), attività di apprendimento attraverso il gioco, kit didattici forniti alle classi diversificati in base all’età dei bambini (spezie, cereali, proteine). Si parte da un approccio sensoriale con i più piccoli, per passare a un progetto lessicale e infine scientifico per i più grandi. Uno staff di esperti arriva nelle scuole con laboratori, spettacoli, progetti concreti per insegnare ai bambini ‘Le Buone Abitudini‘ e uno stile di vita fondato sul benessere. Ho visto i kit e sono rimasta colpita dall’approccio quasi montessoriano che coinvolge materiali didattici di carte con nomenclature, sviluppo sensoriale, attività manuali per imparare dall’esperienza e dalla curiosità.
Gli insegnanti o i genitori dei comitati scolastici che sono interessati al programma gratuito ‘Le Buone Abitudini’ possono scrivermi e io li metterò in contatto con la responsabile del progetto.
Post in collaborazione con Despar Nordest
Elisa dice
Interessante..inoltre io non conoscevo il dott.Ongaro ma dietro tuo consiglio andrò sicuramente a vedere i suoi libri poiché tutto quello ke riguarda il miglioramento della qualità della vita rientra tra le mie priorità
Daniela dice
Elisa, cerca anche uno dei suoi video! Sono contenta che ti piaccia questo argomento, lo tratterò ancora. Ho iniziato anche io a seguire i consigli di Ongaro, su qualche punto non sono ancora organizzata bene.
Catia dice
Ciao Daniela,
molto molto interessante!
Molti suggerimenti per me che sono un disastro nell’organizzazione della vita familiare!
Daniela dice
Ciao, Catia. La pianificazione è davvero alla base di tutto, come dice il Dott. Ongaro. Io sto provando a passare al piatto unico e mi accorgo che tutto sta nel fare la lista della spesa giusta. Alcune cose noi le facevamo già: sale e zucchero li usiamo pochissimo. Le eccezioni in casa nostra sono davvero eccezioni. Però in fatto di movimento ho scoperto che quello che faccio io (scale, passeggiata, andare a piedi il più possibile) per il Dott. Ongaro è il minimo sindacale. Mi devo organizzare anche su questo.