WizArt, impresa sociale non-profit che ha ideato, realizzato e lanciato Artonauti, il primo album di figurine dell’arte, ha pubblicato Imparare davanti a un quadro, un manuale rivolto a insegnanti, educatori, genitori e appassionati d’arte che spiega il metodo di Giulia Orombelli per la fruizione delle opere d’arte da parte dei bambini, a scuola come al museo.
Come si possono appassionare i bambini all’arte?
Giulia Orombelli, da insegnante con vent’anni di esperienza a contatto con i bambini, spiega come coinvolgere i bambini davanti a un quadro e come usare l’arte per fare scuola. Attraverso il racconto dettagliato dei laboratori per bambini scopriremo che osservare un quadro è un’esperienza che possiamo ricollegare a una attività pratica di scrittura, di disegno o anche di ricerca.
Le domande maieutiche
L’autrice dedica la prima parte del libro all’approccio con i bambini dando consigli pratici per attirare la loro attenzione, coinvolgerli e spronarli a mettersi in gioco. Il primo “trucco” che ci insegna è l’uso delle domande maieutiche, quegli spunti lanciati come semi in attesa che germoglino nella mente dei bambini con altre domande, con osservazioni o confronti. Coinvolgere con le domande è solo il primo passo, ci sarà poi il valore del pensiero condiviso in gruppo, la fase di lavoro con i propri sensi, e molte altre proposte che preparano ai laboratori.
Laboratori di arte per bambini
Ciò che mi piace di questo libro è l’esperienza che viene proposta ai bambini in cui loro sono gli autori del loro percorso. L’autrice menzione il motto della Montessori: aiutami a far da me e dimostra come anche l’arte possa essere uno strumento dato ai bambini per costruire la propria conoscenza, il proprio modo di sentire e di esprimersi. Pur essendo presente un percorso di crescita in cui viene accompagnato il bambino, sarà lui a dare la sua impronta. i laboratori sono pertanto molto attivi, coinvolgenti, sono banchi di prova in cui imparare a farsi domande: oggi si impara davanti a un quadro di Mirò, domani si porranno domande davanti a un libro perché i bambini imparano a essere critici e costruttivi.
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