
I capricci dei bambini sono tra gli elementi più destabilizzanti nella vita di un genitore. Un capriccio diventa spesso un ostacolo alla nostra vita quotidiana. Pensiamo ai capricci in pubblico o ai capricci al mattino che ci fanno arrivare tardi al lavoro. Erickson ha pubblicato il libro Mio figlio è impossibile, che propone un vero programma per togliere i capricci dal comportamento dei bambini.
Perché i bambini fanno i capricci?
I capricci non piacciono perché non sono capiti e creano altri problemi. Nella vita di un genitore ci sono le notti insonni, le coliche dei primi mesi, i problemi con la scuola, ma quando si tratta di tuo figlio che fa i capricci ti senti tirato in causa. Hai l’impressione che i capricci siano colpa tua, che non stai facendo bene qualcosa. E’ vero! E’ un’idea che non piace? Lo capisco, ma è vera lo stesso e posso solo cercare i consigli dei libri per recuperare la situazione.
I capricci sono il risultato di una comunicazione genitore-bambino che non funziona. Quando leggo quei titoli in cui si riconoscono grandi doti nel bambino che fa i capricci, mi chiedo seriamente quale sia il modello di adulto a cui aspira l’autore o se stia cercando di assolvere un esercito di genitori che non vuole né colpe né problemi. Gli dicono che il figlio che fa i capricci è più intelligente della media e si sente autorizzato a lasciarlo così, senza ascoltarlo. Saranno felici mamma e figlio?
E’ normale che un bambino faccia i capricci?
Il desiderio di un genitore è che il proprio figlio non faccia mai capricci, si sappia comportare in modo corretto in base alle situazioni in cui si trova e alle persone che ha davanti. Questo stato di grazia non si chiama assenza-da-capricci, ma educazione e si raggiunge aiutando i bambini tirare fuori il meglio di sé e conquistare un equilibrio nonostante gli ostacoli che si possono presentare di volta in volta.
Se da un lato ci sono genitori che possono trovare degli alibi per non provare a migliorare la comunicazione con i figli, dall’altro ci sono genitori che invece si possono sentire molto in colpa.
I capricci dei figli portano sensi di colpa
Le mamme di sensi di colpa ne hanno già abbastanza, i libri -se possono- devono aiutare chi ha voglia di migliorarsi e Mio figlio è impossibile spiega un programma per farlo.
“Quando un bambino fa di continuo i capricci, spesso i suoi genitori ritengono che sia l’unico a comportarsi in quel modo, o perlomeno che sia certo il peggiore (…) e a sentirsi in ogni caso soli.” Gli autori del libro aprono l’introduzione con questa dichiarazione: “Non siete soli“. Sono tanti i bambini con comportamenti difficili (impossibili secondo i genitori) e si sono occupati di loro sia esperti di pedagogia sia esperti di psicologia individuando linee guida da suggerire ai genitori.
I capricci passano con la crescita?
Quando non si sa da che parte sbattere la testa, si spera nella crescita, potente elisir che sconfigge tutti i mali. Lo so perché ci ho pensato anche io come mamma e più di una volta, ma avendo poca pazienza non avevo voglia di aspettare 15 anni per vedere se poi mangiavano i broccoletti senza capricci. Il metodo di aspettare la crescita ha funzionato solo per le coliche. Ci tante persone che sfoggiano comportamenti di cui c’è poco da vantarsi e spesso mi chiedo quanto sia frutto di una educazione lasciata allo sbando. Perché tenere duro degli anni aspettando che tutto passi, quando potete migliorare il clima in casa molto prima?
Programma anti capricci
Gli autori del libro hanno sviluppato un programma anti-capricci che propongono da anni ai loro pazienti. Ovviamente raccontano che l’80% dei casi si sono risolti con successo in 8 settimane (la durata del programma) portando a un cambiamento durevole nel comportamento dei figli. Ci crediamo? Siamo scettici? Possiamo sicuramente provarlo!
Il programma si articola in 8 settimane, quante sono le fasi in cui viene gradatamente invertito il rapporto genitore-figlio che porta ai capricci. Le attività previste sono ben precise con obiettivi e metodi. Io so bene che a questo punto state pensando alle diete dimagranti che garantiscono successi, ma se state leggendo questo articolo su come gestire i capricci c’è qualche domanda che vi ronza in testa e non vi lascia sereni.
Il ruolo del genitore è centrale
Ribaltando tutti gli articoli che parlano dei capricci come problema dei bambini, si cambia la prospettiva: se non volete più vedere i capricci, iniziate a lavorare su di voi come genitori.
“La creatività e l’adattabilità sono sempre grandi risorse nel crescere i figli, ma non reggono il confronto con la coerenza.”( dal libro)
Si parla di coerenza per il metodo educativo di un genitore: come tratta il bambino, come trasmette le aspettative, come pone le regole, se presta attenzione, come si relaziona con il buon comportamento del bambino.
“Potreste domandarvi perché l’onere del cambiamento debba ricadere su di voi quando è vostro figlio a comportarsi male. Prima di tutto vostro figlio potrebbe semplicemente non essere in grado di cambiare se non cambiate voi. (…) Inoltre, una grande fonte della vostra frustrazione è stata l’incapacità di trasformare vostro figlio, per quanto vi siate impegnati a farlo.” (dal libro)
Obiettivo del programma anti-capricci
Il successo del programma dipende dalla capacità di ristabilire interazioni positive tra genitore e figlio. Se alla fine del percorso i bambini non avranno più bisogno del capriccio per comunicare esigenze e malesseri, la relazione con loro sarà su un livello di rispetto e serenità. Nella prima parte del libro viene spiegato il meccanismo di quell’atteggiamento di sfida che definiamo capriccio: cosa lo causi e cosa serva per risolverlo.
Cosa fare in pratica per evitare i capricci?
Nella seconda parte del libro Mio figlio è impossibile viene descritto il programma vero e proprio. Per ogni settimana viene stabilito un obiettivo: una attività da fare, un atteggiamento da tenere, uno sforzo da prendere come abitudine o un cambiamento da portare nella propria quotidianità. I racconti a inizio di ogni settimana-capitolo ci fanno vedere da fuori esempi di capricci e la differenza tra la reazione impulsiva e spontanea del genitore, rispetto a quella che deve cercare di imparare come obiettivo di questa fase.
E’ difficile cambiare un atteggiamento che ci viene spontaneo, ma il segreto è tutto lì. Può essere un modello che abbiamo appreso da chi si occupava di noi quando eravamo bambini o una reazione data dall’incapacità di gestire la situazione. Gli autori guidano i genitori in ogni fase dando utili suggerimenti e immaginando le domande che un lettore si potrebbe porre.
“Ma io faccio già così!”
Io penso che questo libro dovrebbe essere letto anche solo nelle parti che seguono ogni sottotitolo “ma io faccio già così!”. Fare i genitori è difficile, accettare i propri errori è complicato, cambiare un atteggiamento istintivo può sembrare una tortura, ma c’è di bello che leggendo il libro potrete riconoscere i vostri errori, ma nessun altro li saprà.
Il libro che ho utilizzato per scrivere questo articolo è:
Come migliorare i comportamenti oppositivi del tuo bambino
Russel A. Barkley e Christine M. Benton
Ed. Erickson
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