L’acqua è molto importante per il corpo umano. Serve a dissetarci, a idratarci, ma anche a facilitare la digestione, la regolarità intestinale, oltre a influire su problemi di calcoli, cistiti e pressione. Il nostro corpo cambia nei vari momenti della crescita e anche le sue esigenze. Per questo motivo possiamo scegliere l’acqua migliore da bere in base all’età e alle condizioni di salute.
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Di recente abbiamo scoperto che la cisterna di deposito dell’acqua del palazzo in cui abito era mal ridotta per l’usura. L’abbiamo fatta cambiare subito appena chi fa la manutenzione ha notato la presenza di depositi sul fondo ormai sedimentati. Milano non è certo nota l’acqua di fonte ma speravamo di non avere mai notizie come questa. L’occasione ha riacceso un vecchio dubbio: come sarà l’acqua che esce dal nostro rubinetto? L’abbiamo fatta analizzare e da lì è iniziato lo studio sull’acqua che voglio raccontarvi.
Come sapere se l’acqua del rubinetto è buona?
L’acqua di casa è controllata dal consorzio dell’acqua potabile e dall’azienda sanitaria locale. I parametri che la definiscono una “buona acqua da bere” sono stabili per legge. Possiamo stare tranquilli che l’acqua che arriva nelle nostre case è controllata costantemente e filtrata se dai campioni dovessero risultare valori fuori norma. I problemi sono due: cosa succede all’acqua quando entra nelle tubature del nostro condominio (villetta, palazzo, ecc) e da dove arriva la nostra acqua.
Da dove viene l’acqua del rubinetto?
In città abbiamo acqua che proviene da fiumi, falde, laghi e viene filtrata e trattata per essere potabile. In montagna ci sono le sorgenti costantemente controllate da cui sgorga acqua di fonte. Le caratteristiche delle due tipologie di acqua sono diverse, ma sempre potabili.
Come analizzare l’acqua di casa?
Per rispondere alla domanda su cosa accade all’acqua comunale quando entra nelle nostre tubature possiamo solo fare una analisi dell’acqua. I problemi potrebbero sorgere in caso di tubature vecchie. Molte ditte che vendono depuratori d’acqua offrono l’analisi gratuita. Si possono anche acquistare dei test per acqua potabile su Amazon con strisce di carta da immergere per avere una analisi qualitativa. Noi volevamo poter arrivare a una etichetta dell’acqua di casa. Per fare questo tipo di test serve rivolgersi ai laboratori di analisi ambientali. Informatevi presso il consorzio dell’acqua di zona perché potrebbero avere prezzi più bassi. È la scelta che abbiamo preferito noi. Con 40 euro abbiamo avuto una analisi precisa del residuo fisso, ph, durezza, magnesio, sodio, ferro, alluminio, cloro e ricerca di escherichia coli. Ci sono diversi pacchetti e questo è il più semplice.
Test dell’acqua economici fai da te
Per il test dell’acqua di casa in alcuni laboratori chiedono cifre molto alte, ma vanno a testare tanti parametri. Se volete soltanto togliervi la curiosità di sapere quanto residuo fisso avete, potete acquistare su Amazon una penna test e con 15/20 euro potete controllare tutti i rubinetti che volete.
A cosa serve fare il test dell’acqua di casa?
Nel nostro caso analizzare l’acqua del rubinetto serviva principalmente per essere sicuri che i fondi trovati nella cisterna non fossero passati nell’impianto lasciando escherichia coli o valori dannosi alla salute. Da questo punto di vista l’esito è stato negativo, ma ci è servito anche per conoscere con esattezza la qualità dell’acqua di casa. Fortunatamente è una buona acqua, ma ci è rimasto il dubbio sui valori del residuo fisso: 337 è alto? Ci serve un depuratore dell’acqua?
Da cosa è composto il residuo fisso?
Il nome potrebbe trarre in inganno, facendo pensare a un fondo di scarto. In parte è così, ma solo nel momento in cui l’acqua viene fatta evaporare ne rimangono i sali che la compongono. Il residuo fisso è la concentrazione di sali minerali presente nell’acqua, rilevati dopo l’evaporazione di un litro di acqua a 180. È condizionato prevalentemente dalla presenza di calcio, magnesio e bicarbonati. I sali minerali sappiamo che ci fanno bene e li cerchiamo in frutta e verdura, non sono affatto dannosi alla salute e anzi spesso li troviamo aggiunti ad alcuni prodotti alimentari.
Quali sono i valori di un residuo fisso alto?
La classificazione delle acque viene fatta in fase al valore del residuo fisso che indica la concentrazioni di sali minali (da cui acqua minerale):
- residuo fisso non superiore a 50 mg/l = acqua “minimamente mineralizzata”
- residuo fisso tra 500 mg/l e 1500 mg/l = acqua “media minerale”
- residuo fisso superiore a 1500 mg/l = acqua “ricca di sali minerali”
Un residuo fisso alto fa male?
L’idea che il residuo fisso alto faccia male ci viene in parte dalla pubblicità che spinge acque dal residuo fisso basso e in parte da falsi miti sull’acqua del rubinetto. Un’acqua con residuo fisso alto è un’acqua con sali minerali. Non fa male. Il medico potrà valutare in base alle condizioni di salute del paziente se sia indicato un tipo preciso di acqua (Fonte: Fondazione Veronesi – Speciale acque minerali).
Qual è l’acqua migliore in base all’età?
Salvo diverse indicazioni del medico possiamo prendere in considerazione alcuni parametri generali nella scelta dell’acqua da bere. Nella varie fasi della vita il nostro corpo ha diverse esigenze e la scelta dell’acqua può essere fatta in base a queste necessità:
Acqua per neonati e svezzamento
È consigliata l’acqua “minerale” che per legge garantisce di essere microbiologicamente pura e priva di inquinanti alla fonte, per il latte in formula e le prime pappe è adatta un’acqua con pochi sali minerali e residuo fisso non superiore ai 150 mg per libro.
Acqua da bere durante la crescita
La richiesta di calcio per sostenere lo sviluppo dello scheletro fa preferire durante la crescita acque calciche, con alto contenuto di calcio.
Acqua da bere in gravidanza o menopausa
Gravidanza e menopausa sono due condizioni della vita di una donna in cui è alto il bisogno di calcio. Le acque consigliate in gravidanza e menopausa sono acque con alto contenuto di calcio, superiore a 150 mg/l.
Acque consigliate per gli anziani
Durante la cosiddetta “terza età” si possono presentare particolari condizioni di salute in base alle quali può essere utile preferire un tipo di acqua rispetto a un altro. Le acque con molto calcio sono utili per prevenire osteoporosi e ipertensione. Le acque bicarbonate sono spesso consigliate per alcuni tipi di calcoli e per ipersecrezione gastrica.
La scelta dell’acqua in funzione di problemi di salute deve essere fatta su consulto medico.
Depuratore domestico: serve oppure no?
Da una analisi bibliografica di testi e ricerche sugli effetti dell’acqua, emergono alcuni dubbi sull’effettiva utilità dei depuratori domestici. Il rischio è che si tolgano sali minerali utili alla salute che poi dovremo compensare con integratori. Gli impianti di depurazione o di osmosi dell’acqua hanno bisogno di manutenzione, che equivale a un costo e alla generazione di rifiuti non riciclabili. Se la scelta del depuratore è per motivi ecologici, ricordiamoci che il PET delle bottiglie è riciclabile. Il problema delle bottiglie in plastica è che non sempre arrivano in discarica nella raccolta differenziata. Dal punto di vista dei vantaggi, un impianto permette di risparmiare se si è tanti in casa (e tutti con le stesse condizioni di salute altrimenti servirebbe un’acqua diversa per ognuno), se l’acqua del rubinetto ha un sapore che non piace o se i dati dell’acqua potabile sono ai limiti consentiti.
Un consiglio…
Si stanno diffondendo le case dell’acqua, postazioni in cui è possibile acquistare acqua gassata o naturale alla spina. Si acquista una tessera apposita per il pagamento e si portano le bottiglie da casa. Su questa postazioni è affissa l’analisi dell’acqua erogata, che spesso non si discosta molto da quella del vostro rubinetto. Non viene indicato il residuo fisso ma potete iniziare a farvi un’idea di quale acqua state bevendo.
Fonti:
- Fondazione Veronesi – Speciale acque minerali. Una scelta di gusto e di salute
- Gruppo CAP Consorzio Acqua Potabile – L’acqua del nostro rubinetto
- Vito L. Miniello – Mamma e lattante
- Giorgio Temporelli – Acqua: sai cosa bevi?
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