
Le conoscenze su nutrizione e longevità sono costante allo studio della ricerca. Negli anni è cambiata la piramide alimentare, sono stati testati diversi nutrienti e lo studio delle malattie è stato ulteriormente approfondito. Sulla base di ciò che sappiamo oggi, cosa dobbiamo mangiare per stare e vivere a lungo? Ecco cosa dicono alcuni dei libri più attuali su nutrizione e longevità.
Tutti sappiamo, o dovremmo sapere, che c’è una stretta correlazione tra salute e alimentazione. Ciò che mangiamo può influire sul nostro benessere. Ognuno di noi può avere una risposta diversa ad alcuni alimenti, ma la scienza ha individuato alcuni nutrienti che è importante sapere se possono esserci di aiuto.
In biblioteca ho trovato tantissimi testi sull’alimentazione corretta e il rapporto tra cibo e salute. Personalmente non amo l’approccio drastico e pur avendoli letti non riporto tra i libri consigliati i testi che presentano i cibi tramite i loro effetti collaterali. “Questo fa venire il cancro, quello pure e anche quell’altro” è un approccio all’informazione che mi ricorda le punizioni e non riesco a seguire. Preferisco i testi in cui mi si spiegano i benefici degli alimenti. Il contenuto alla fine è lo stesso, ma nel secondo caso trovo un atteggiamento più costruttivo.
Nella ventina di libri che ho letto, ho cercato i titoli che oltre a essere più chiari nelle spiegazioni ponessero l’attenzione sulla longevità. Potete trovare saggi sulla nutrizione della prima infanzia, dell’adolescenza, su cosa mangiare in gravidanza o in presenza di particolari patologie. Io invece ho cercato chi sapesse spiegare bene cosa mangiare per vivere a lungo e bene, partendo dai 40/50 anni e anche in età più anziana.
Attenzione: Si ricorda che è sempre importante consultare il proprio medico in merito a questioni di salute. I libri consigliati possono servire a informarsi e comprendere alcuni argomenti ma non possono sostituirsi alla valutazione dello specialista.
La dieta del microbioma
Scritto nel 2018 da Michael Mosley (edito da Vallardi), La dieta del microbioma è un libro che analizza moltissimi alimenti che portiamo ogni giorno sulla nostra tavola e ci aiuta a scegliere cosa consumare, in quali quantità e come scegliere i prodotti migliori. Trovate anche falsi miti sulla nutrizione, utili per farsi un’opinione corretta e iniziare a prendere le fake news con le pinze. Scelgo alcuni consigli dei tanti proposti dall’autore.
1.
Inizia a tenere un diario di ciò che mangi, non solo per controllare la varietà dei cibi e le calorie che assumi, ma per registrare gli effetti di alcuni alimenti critici sul tuo fisico. L’autore propone una lista di alimenti che possono causare fastidi ad alcune persone. Parliamo di mal di pancia, irregolarità intestinale, mal di testa, ecc. L’obiettivo è capire come reagiamo noi a questi alimenti, per eventualmente sostituirli per un periodo e reintegrarli pian piano.
2.
Alterna frutta e verdura per le loro proprietà. Spesso siamo guidati più dal gusto personale o dagli abbinamenti nel piatto per scegliere il contorno, invece imparando a distinguere i benefici delle diverse varietà di verdure e frutti possiamo fornire al nostro fisico una vera alternanza di nutrienti.
3.
Consuma alimenti con amido resistente. L’amido resistente arriva intatto nel colon e alimenta i batteri buoni. Lo troviamo nelle banane verdi (finalmente ho capito perché tanta gente le compra), nei cereali, nei semi, nei legumi, nella pasta e nel riso soprattutto se cotti e riscaldati.
Antiaging con gusto
Scritto nel 2014 da Chiara Manzi (edito da Sperling & Kupfer), Antiaging con gusto spiega dal punto di vista chimico come agiscono singolarmente e tra loro le sostanze nutrienti più importanti per la nostra salute. I concetti sono spiegati in modo chiaro e molto curioso, riuscendo a non perdere mai l’attenzione del lettore. Pur con poche conoscenze di chimica potrete comprendere i consigli del libro e vi stupirete di come diventano semplici argomenti che prima sembrano difficili da comprendere. Scelgo anche da questo libro tre consigli.
1.
Non fatevi mancare i tre antiossidanti più importanti: per combattere i radicali liberi abbiamo bisogno di vitamina C, vitamina E e licopene (che troviamo in forma maggiormente disponibile nella passata di pomodoro cotta a lungo).
2.
La citronette è antiaging: la vitamina E ha bisogno della vitamina C per riattivarsi ogni volta che “combatte” i radicali liberi. Troviamo la vitamina E nell’olio di oliva extravergine, per aggiungere vitamina C possiamo condire le nostre verdure con la citronette che si prepara mescolando olio, limone e un pizzico di sale.
3.
Attenzione a non disperdere la vitamina C: la vitamina C si disperde se lasciamo ad esempio l’insalata a mollo per lungo tempo, se prepariamo la spremuta con tanto anticipo rispetto a quanto la berremo, si disperde anche in cottura.
Star Bene Davvero
Scritto nel 2014 da Filippo Ongaro (edito da Piemme), Star bene davvero è un programma di nutrizione e benessere per il corpo e per la mente. Ongaro è stato uno dei medici che ha seguito Samantha Cristoforetti nella preparazione alla prima missione spaziale. Dalla medicina degli astronauti ha imparato gli effetti del cibo e dell’attività sportiva sul corpo, dedicandosi negli anni successivi ai programmi antiaging. Ongaro ha scritto molti libri interessanti. In questo tratta in modo completo l’argomento dei nutrienti di cui abbiamo bisogno per stare bene a lungo. Vi riporto tre consigli da questo libro.
1.
Prima di assumere calcio controlla se gli permetti di depositarsi sulle ossa: “È inutile assumere calcio se non si hanno livelli adeguati di vitamina D, perché ne verrà assorbito poco; così come è controproducente assumere calcio e vitamina D senza un adeguato introito di vitamina K (in particolare K2), che permette il deposito del calcio nelle ossa.”
2.
Attenzione alle microcarenze di vitamine: sono molti i motivi per cui non riusciamo ad assumere sufficienti vitamine dall’alimentazione (alimenti poveri, difficoltà a mangiare i 400/500 grammi di frutta e verdura consigliati al giorno, stress, ecc.), in questi casi vale la pena consultarsi con il medico per valutare l’assunzione di un integratore.
3.
Non sottovalutate la qualità del sonno: il riposo notturno ha una funzione riparatrice ma deve essere buon sonno e della giusta durata. Se ciò non avviene, parliamone con il medico.
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