Secondo la pedagogia steineriana il disegno è una attività di sperimentazione e divertimento in cui primario è l’espressione libera e creativa. Vediamo più in dettaglio di cosa si tratta e perché viene utilizzata la pratica dell’acquerello steineriano in un percorso sulle emozioni.
Pedagogia Steineriana
Quando parliamo di disegno e acquarello nella pedagogia Waldorf Steiner si notano subito alcune differenze rispetto all’approccio più tradizionale nelle scuole dell’infanzia o nelle primarie. Ad esempio non importa che siano delineati i contorni, infatti i pastelli a disposizione non hanno punta. Il bambino è incoraggiato a vedere cosa accade con un colore, quanto sia bello, prima della necessità di dare una forma al disegno. La preoccupazione di cosa disegnare o del colorare le fotocopie restando nei margini è totalmente superata.
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Attività steineriana
La attività richiesta ai bambini non è colorare correttamente o rappresentare in modo fotografico la realtà, bensì attivare la forza creatrice dei colori in libertà. Il bambino deve sentirsi sempre capace di disegnare. La sperimentazione porta a individuare i colori primari e i secondari, ad attribuire loro un calore visivo (colori caldi e colori freddi).
L’avversione per la punta delle matite, i contorni delle figure, non è un capriccio ma si basa su spunti che fanno riferimento a Kandinsky (si può leggere a riguardo “Punto linea superficie” di Kandinsky edito da Adelphi), alla volontà di non imporre ai bambini piccoli una forma di pensiero che viene dal mondo adulto (la necessità di raziocinio) ma lasciando libero spazio alla forza creativa interiore che, se ben allenata nei primi anni, rimarrà durante la crescita come curiosità verso il mondo.
Colore ed emozioni
Molte lezioni già pronte sul disegno e sull’acquerello steineriano si possono trovare in internet per proporre i colori nello stile di Kandinsky. Si tratta di attività in cui si presenta un colore e si invita il bambino a riflettere sulle emozioni che stimola, per arrivare a comporre una piccola opera che accosta i colori in base a significati indiretti.
Come proporre l’acquerello steineriano
Provate a presentare ai colori singolarmente, come macchie che si allargano all’esplorazione dello spazio, che lasciano spazi perché aspettano altri colori e si uniscono a loro per creare nuove tonalità. Il racconto, che come sempre segue e sostiene le attività steineriane riportandole a misura di bambino, offre l’occasione di parlare di ospitalità (del nuovo colore), accettazione (del colore diverso), unione (non sovrapposizione) facendo dell’esperienza artistica una occasione di crescita, come deve essere.
Alla luce di questa visione del contorno e del colore, si può immaginare perché l’acquerello sia così importante e presente nelle attività delle scuole steineriane e nei percorsi di elaborazione delle emozioni rivolti agli adulti.
Per iniziare si possono prendere come riferimento i libri Piccolo Blu e Piccolo Giallo di Leo Lionni o Come disegnare il sole e Come disegnare un albero di Bruno Munari.
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