
Yes Day è un film per famiglie su Netflix in cui si racconta una sfida tra genitori e figli. Riusciranno i genitori a resistere una intera giornata senza mai dire “No”? Sembra una mossa falsa dal punto di vista educativo, ma se le regole sono impostate bene potrebbe essere una esperienza interessante.
Yes Day – Il giorno del sì
La famiglia Torres ha tre figli convinti che i genitori, soprattutto la mamma, siano molto severi e poco divertenti. Quando questa impressione traspare anche dai compiti che i figli maggiori consegnano a scuola, la madre ne è particolarmente colpita. Un insegnante suggerisce di provare il “giorno del sì”, una intera giornata in cui i figli possono avanzare richieste e vederle esaudite. Per fare funzionare il progetto servono idee ben chiare.
Regole
- Il giorno del sì viene stabilito con anticipo di almeno un mese.
- Nell’attesa i figli devono meritare questa giornata speciale impegnandosi a scuola e aiutando in casa.
- Durante il giorno del sì i genitori non possono utilizzare alcun dispositivo: né pc, né cellulare o tablet.
- Le proposte che faranno i figli devono rispettare il budget prefissato ed essere praticabili entro 30 km da casa.
- Non è possibile proporre attività illecite, non adatte all’età o che infrangano regole stabilite da altri (negozi, parchi divertimenti, ecc.)
Funziona?
Nel film i genitori accettano la sfida perché vedono in questa occasione una opportunità per sentirsi di nuovo uniti e affiatati come quando i figli erano piccoli. La figlia maggiore è adolescente e la madre sente il bisogno di recuperare il rapporto con la figlia. Un imprevisto stravolgerà la storia e farà di questa giornata un banco di prova del lavoro che i genitori hanno fatto negli anni precedenti.
Essendo un film non possiamo prenderlo come conferma di una teoria pedagogica, ma limitarci allo spunto: ci può servire una giornata in cui mettiamo in gioco? Come reagirebbero i nostri figli se proponessimo di organizzare loro stessi un giorno sopra le righe?
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