
Per molti dei nostri ragazzi la Giornata della Memoria è una ricorrenza fissa del calendario scolastico. Qualche professore leggerà poesie sulla Shoah, o estratti dai libri dei sopravvissuti all’Olocausto. Queste attività bastano a spiegare la Shoah ai ragazzi? Il coinvolgimento aumenta quando si possono organizzare dibattiti, invitare ospiti, vedere un film sulla Shoah, ma si può fare anche di più come nel libro Non restare indietro di Carlo Greppi (Feltrinelli). È raccontato in forma di romanzo, ma è un percorso didattico ed educativo veramente intelligente per spiegare la Shoah ai ragazzi.
Non restare indietro: un libro sulla Shaoh
Nel romanzo di Carlo Greppi si racconta una storia sulla Shoah ambientata ai giorni nostri. Non è un diario di un sopravvissuto e nemmeno un romanzo ambientato nella seconda guerra mondiale, ma la vicenda di un ragazzo di sedici anni dei giorni nostri che cambia scuola e si trova coinvolto nella preparazione alla gita ad Auschwitz. Ciò che ne esce è un romanzo coinvolgente che si può consigliare come libro sulla Shoah per ragazzi.
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Prepararsi a visitare Auschwitz
Chiunque può immaginare che una visita ad Auschwitz sia una esperienza molto dura dal lato emotivo. Prepararsi a vedere il dramma dell’Olocausto è un aspetto, ma capire la Shoah vuol dire concentrarsi su ciò che è avvento fuori dai campi di concentramento e come ci si è arrivati. Studiare storia rischia di diventare una lista di date e nomi se non ci si mette impegno per capire. Quando si deve spiegare la Shoah a ragazzi delle superiori sembra ancora più difficile coinvolgerli. Questo è presupposto che porta la professoressa di storia del libro Non restare indietro a coinvolgere due esperti: Gianluca ed Elena.
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Programma sulla Shoah
Ho letto le pagine in cui i due esperti propongono le attività ai ragazzi cercando di volta in volta gli spezzoni dei film citati, le immagini e i libri. Chi crede che si possa dare valore ai contenuti portandoli ai ragazzi in forma di esperienza troverà molti spunti in questo libro. I ragazzi vengono catapultati nei panni di deportati, padri di famiglia che hanno provato a nascondere amici ebrei, generali nazisti che ricevono l’ordine di uccidere e non se la sentono, militari che cercano di annullarsi in attesa che tutto finisca.
Il romanzo intreccia in modo perfetto le vicende personali degli studenti, soprattutto di Francesco, con la preparazione al viaggio verso Auschwitz. La paura è un punto in comune tra Francesco e la Shoah. L’odio di Matteo verso Andrea, figlio di immigrati, riporta il tema del razzismo nell’attualità. Poi c’è Martina che non prova emozioni. Un romanzo di formazione sotto molti punti di vista!
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Associazione culturale per viaggi ad Auschiwtz
Leggendo il libro mi sono chiesta chi avesse ideato un programma sulla Shoah così intenso e la risposta è arrivata nelle ultime pagine: Carlo Greppi, l’autore, è uno storico e scrittore che collabora con l’associazione Deina, che organizza da diversi anni viaggi della memoria e di istruzione per scolaresche di tutta Italia.
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