Devo scegliere come organizzare l’estate dei ragazzi. Il figlio piccolo andrà al centro estivo, mentre il grande ha molta più scelta tra campus, viaggi all’estero e corsi estivi. Il vero problema sarà cosa proporre per le settimane di agosto in cui scarseggiano le offerte. Vi spiego tutte le soluzioni che ho trovato e le mie considerazioni.
Meglio oratorio feriale o centro estivo?
Dal primo anno di primaria, ho sempre scelto il centro estivo comunale. Nel mio caso le motivazioni erano principalmente queste:
- al centro estivo gli educatori sono tutti maggiorenni, mentre al nostro oratorio feriale (verificate da voi) a parte un paio di adulti gli educatori sono ragazzini di 13-14 anni – nulla di male ma non gli si può dare la responsabilità di curare un altro minorenne in tutte le situazioni (uno dei miei figli si è rotto un braccio al centro estivo ed è stato soccorso dagli educatori – era caduto- un 14enne conosce le basi di pronto soccorso?);
- l’oratorio feriale chiede la presenza di un accompagnatore adulto per ogni bambino il giorno di piscina (sempre per la questione di responsabilità), diversamente devono stare a casa (il centro estivo invece porta i bambini in due turni e se un bambino non vuole o non può andare in piscina si ferma al centro con l’altro gruppo);
- il centro estivo ha un menu completo di primo, secondo, verdure e dolce che varia ogni settimana, mentre il nostro centro estivo distribuisce solo un primo di pasta.
Verificate questi punti nelle vostre strutture. Né il centro estivo né l’oratorio feriale coprono il periodo di agosto, anzi l’oratorio chiude dopo la prima settimana di luglio.
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Campus sportivi e linguistici
Sono un’alternativa molto interessante per passare l’estate divertendosi e imparando. In alcuni casi sono le stesse società sportive dove bambini e ragazzi sono iscritti durante l’anno che organizzano settimane di gioco sport, a volte in località turistiche. Se non avete questa possibilità potete valutare l’ipotesi di iscrivere i ragazzi a un campus sportivo organizzato da altre associazioni.
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I campus in lingua inglese sono spesso associati ad altre attività, soprattutto sportive. Alcune scuole sono convenzionate con centri linguistici e organizzano campus di inglese nelle loro sedi. Questa soluzione mi piace molto perché permette di usare la lingua inglese come strumento di comunicazione, riscoprendo il bello di quella che i ragazzi vivono solo come una materia di scuola.
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In vacanza con i nonni
Se i nonni se la sentono, l’idea di pagare una vacanza per nonni e nipoti è sicuramente una bella soluzione. Al mare ci sono tante soluzioni di alberghi o camping con animatori per bambini che potrebbero aiutare i nonni nella gestione dei piccoli. Se preferiscono affittare una casa, mettetevi bene d’accordo sulle regole per i bambini: a che ora devono andare a letto, cosa possono mangiare, se devono fare i compiti, ecc.
Mandare i bambini in vacanza con i nonni è una soluzione che non ho mai provato ma sento mamme lamentarsi che dopo la vacanza con i nonni le regole in famiglia finiscono nel dimenticatoio. Considerando il beneficio della vacanza e l’incarico richiesto ai nonni: cercate di organizzare tutto per bene.
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In vacanza da soli: viaggi studio all’estero
Molte scuole di lingue organizzano viaggi all’estero per minorenni. Per i ragazzi può essere un’occasione per rendersi autonomi, superare l’imbarazzo di usare una lingua straniera e avvicinarsi a un’altra cultura. E’ un modo per imparare l’inglese che conosco personalmente, avendolo sperimentato io stessa. Mi piacerebbe offrire questa esperienza ai miei figli, anche se forse dobbiamo aspettare un paio di anni. A loro piacerebbe andare a fare un corso tutti insieme, con noi genitori. E’ una ipotesi da valutare: una vacanza a Londra sarebbe un inizio per rompere il ghiaccio con l’inglese.
Organizzare l’estate di un adolescente
Il centro estivo comunale accoglie bambini e ragazzi fino ai 14 anni. Nell’oratorio feriale dove abitiamo noi gli adolescenti sono ben accetti, ma hanno un ruolo da educatore. Non so se sia così ovunque, verificatelo. Si presenta il problema di cosa proporre ai ragazzi che hanno più di 14 anni e poco interesse per l’oratorio. Il rischio – a quanto mi dicono mamme con figli adolescenti – è che passino l’estate davanti alla tv, compiti zero, 8 ore attaccati alla Xbox o al cellulare.
Non ho ancora figli di quell’età, ma inizio a raccogliere idee da proporre quando sarà il nostro momento:
- abbonamento in piscina: vedo che le piscine hanno diverse formule per l’estate che vanno dall’abbonamento al carnet di ingressi, ne ho vista una che ha anche il centro fitness e penso che a un adolescente potrebbe piacere;
- organizzare partite sportive: qualche anno fa un’amica mi disse che lei spronava i figli a fare sport per dargli una distrazione durante l’adolescenza, sapendo che organizzare una partita di calcio o basket tra amici era più rassicurante che saperli a spasso in motorino – archivio e segno, a tempo debito valuteremo l’effettivo interesse;
- informarsi sui corsi online: la soluzione potrebbe essere curiosa e non solo per giovani nerd. Ci sono alcuni corsi online gratuiti che i ragazzi possono seguire durante l’estate, ad esempio il corso di fotografia del Moma di New York, i corsi di Google, ma ci sono tante proposte anche sull’inglese o i giochi matematici.
Voi cosa avete organizzato per quest’estate? Conoscete progetti interessanti per adolescenti?
Catia dice
L’oratorio non può essere comunque soltanto una scelta fatta per comodità.
Facendo parte dello staff organizzativo sento discorsi del tipo: ” costa poco ed è comodo” . Discorsi accettati ma ovviamente non condivisi anche perchè poi si creano delle dinamiche strane e abbiamo genitori che alla fine della giornata arrivano, afferrano i figli e li portano via senza considerare che il momento della preghiera finale è anch’esso parte della giornata e ha un senso.
Alla base c’è anche un discorso educativo e cristiano del quale spesso non si tiene conto.
Detto questo tutti gli anni nel nostro oratorio estivo di sono dei feriti ( e mi parrebbe strano il contrario visto tutto il movimento che fanno i bambini ). Tutti gli animatori grandi, sempre presenti, hanno fatto il corso di pronto soccorso e sono stati davvero efficienti in tutte le occasioni.
Confermo che gli adolescenti hanno un ruolo di animatori ed educatori.
Organizzare l’estate di un adolescente non è sicuramente facile.
Quella di Matilde sarà la prima estate da liceale e ha già considerato che a parte il mese di oratorio estivo come animatrice, purtroppo le rimarrà ben poco tempo per organizzare qualcosa visto che il suo liceo riempie letteralmente di compiti. Se poi avrà dei recuperi non ne parliamo.
Forse un piccolo lavoretto sfruttando le attitudini e gli interessi dei ragazzi potrebbe essere una buona cosa.
Ieri una mamma mi diceva che il figlio lavorerà un paio di settimane come raccattapalle e guardarobiere nel club dove solitamente frequenta i corsi di tennis.
E un’idea
Ciao!
Daniela - QUESTO POST POTREBBE CONTENERE LINK AFFILIATI dice
Ciao, Catia. Come avrei letto ho scritto più volte di verificare le proposte del proprio paese. Non si può generalizzare e infatti io parlavo della mia esperienza. Da noi manca anche il prete che si occupa della giovanile, non ci sono molti catechisti (due hanno abbandonato in corso d’anno). Quando ci sono i progetti ben vengano. In fatto di sicurezza ci metto un’attenzione in più: ok i ‘feriti’ come dici tu, ma non tutti gli incidenti prevedono solo di saper disinfettare.