
Imparare a nuotare non è una attività piacevole per tutti i bambini. Alcuni hanno paura dell’acqua, si sentono a disagio e preferiscono l’aiuto dei genitori a un corso in piscina. Chi non è insegnante di nuoto qui può trovare qualche consiglio utile.
Perché insegnare a nuotare?
Si arriva al punto che l’odio per l’acqua pone dei veri limiti e uno si chiede perché dovrebbe insegnare a nuotare a un bambino che non ne vuole sapere. Oltre ai benefici del nuoto, imparare a nuotare è una questione di sicurezza personale. Non tutti i bambini hanno voglia di imparare a nuotare anche se vedono gli altri farlo. Per aiutarli a superare la paura dell’acqua possiamo fare dei semplici passaggi.
Mettere la testa sott’acqua
Il primo passo è il più difficile: imparare a mettere la testa sott’acqua. Si può fare giocando, scivolando da un materassino, restando tra le braccia di un genitore, cercando di raccogliere una conchiglia. Se il bambino è grande, potete tenergli la mano per dargli sicurezza.
Respirare sott’acqua
Si tratta di imparare a buttare fuori l’aria lentamente. Se i bambini sanno già contare, potete aiutarli suggerendo che contino ogni volta un numero in più restando con la testa sott’acqua.
Galleggiare
Tradotto per chi ha paura dell’acqua vuol dire: lasciarsi andare e non è facile. Potete iniziare a sostenere il bambino mettendogli le mani sotto le spalle. Dovrete allontanarvi ogni tanto. E’ più facile galleggiare a pancia in alto, perché la bocca resta fuori dall’acqua. I bambini possono iniziare a muovere le gambe per andare all’indietro, occasione in cui il genitore si stacca ma resta vicino.
Muoversi a pancia sotto
In questa fase può essere d’aiuto usare un oggetto come sostegno: una tavoletta, o il tubo galleggiante. Muovono solo le gambe e iniziano a mettere la testa sott’acqua. Il sostegno deve essere allontanato sempre di più, fino ad arrivare solo a toccarlo con le mani e a sostituirlo con un oggetto di conforto come una pallina. Da questa fase inizia il movimento delle braccia, ma uno per volta mentre l’altro resta attaccato all’oggetto.
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Prenderò spunto… il mio grande ha quasi 9 anni e finora non ha mai voluto imparare a nuotare. L’altro giorno mi ha chiesto di insegnargli e siamo stati in piscina a fare qualche tentativo: ancora non galleggia disinvolto, ma qualche progresso l’ha fatto. Chissà se sarà l’annata buona 🙂
Comunque hai ragione, lo stimolo deve partire da loro, se non se la sentono è inutile forzarli.
Mi sono resa conto che hanno bisogno di fidarsi di qualcuno. Chi ha paura di nuotare non si fida facilmente di un istruttore, per il livello di rifiuto a cui era arrivato mio figlio serviva assolutamente un genitore: tanta calma, tantissima pazienza e comprensione.