
Qualche mese fa siamo andati a visitare le Palafitte di Ledro. Eravamo in Trentino per altri motivi e cercavo di distrarre i bambini fingendo di portarli indietro nel tempo. Le palafitte sono tutelate come Patrimonio dell’Umanità per il valore e l’autenticità dei reperti. Tutto ciò che si trova nel museo è autentico, mentre all’esterno lo sono soltanto i pali che sostenevano le palafitte.
La storia della scoperta è piuttosto singolare. Gli abitanti del paese hanno sempre saputo che sul fondale del lago c’erano dei pali. Non ne conoscevano l’origine, stavano semplicemente attenti a non scontrarli con le barche. Quando sono stati fatti dei lavori idrici sul lago, in tempi relativamente recenti, sono emersi non solo i pali anche basi di legno che li collegavano: i “pavimenti” delle palafitte. Purtroppo per studiarli è stato necessario scoprirli dall’acqua e l’aria li sta consumando. In molte case del paese sono stati trovati dei reperti, avvolti nel giornale e messi in soffitta.
Altri reperti sono stati trovati sul fondale del lago. C’è anche un bellissimo servizio da caffè! Io che vivrei di caffè, ai tempi lo avrei bevuto qui dentro.
Il museo è piuttosto piccolo ma molto curioso.
Nella parte esterna ci sono delle ricostruzioni di capanne e una guida vi spiega come poteva essere la vita ai tempi. Noi siamo andati di domenica ed eravamo di passaggio, ma abbiamo intravisto qualche idea curiosa che pensiamo facciano realizzare ai bambini.
Il paesaggio in cui è inserito il museo è bellissimo!
Avevo un fidanzato con una casa nella Val di Ledro e ho passeggiato molte volte sulle sponde di questo delizioso laghetto e visitato il museo: carinissimo davvero!
Ciao!!!!
Catia, anche a me piace molto come paesaggio.
Ciao Daniela, mi piace davvero tanto il tuo blog. Anche io ho di recente ne ho aperto uno e anche io tratto tematiche quasi affini alle tue. Diciamo che mia figlia è ancora piccola (2 anni) quindi non sono ancora ai tuoi livelli, ma a me piace molto la Montessori e sto studiando (da sola) per poterlo impartire da casa, come integrazione a ciò che farà nella scuola pubblica. Ti verrò a visitare spesso…perchè ci sono spunti molto interessanti.
Se ti và qualsiasi tipo di collaborazione tra blog, mi farebbe davvero piacere…ciao 😉
Grazie MAMMAmiAMI, verrò a trovarti sul blog.
davvero un bellissimo spunto!
Libera mente, grazie.
ah ah ah bellissimo! ma non avresti potuto bere il caffè a quei tempi, non esisteva ancora!! ma è vero che le tazzette sono bellissime! a me piace un sacco la ceramica antica. anzi più è antica più mi piace! bella gita. anche io ci sono andata, ma senza bimbi, ci devo proprio tornare! ma il lago è balneabile? ciao clara
@acasadiclara, ahimè so bene che non mi avrebbero offerto il caffè, ma la mia è una dipendenza da caffeina ormai incurabile (la foto era in chiave ironica per chi mi conosce). Non mi sono posta molto il problema della possibilità di fare il bagno nel lago perché quando ci siamo andati c’era neve, però ho visto molti pattini ormeggiati.
eh, mi serviva proprio questa presentazione del museo “dall’interno”, con i tuoi occhi.. è stata una meta da tempo ipotizzata per una gita, ma non eravamo sicuri che ci potesse interessare..
GRAZIE!
Ma che meraviglia! Questo posto me lo segno subito!! Assolutamente da vedere con i bimbi. Ela storia del ritrovamento… incredibile! Grazie Daniela!
PS questa meta sarebbe perfetta da inserire nell’iniziativa Impariamo Viaggiando 2013… Ti va?