
Le filastrocche sugli alberi ci ricordano che gli alberi sono un bene prezioso per il ruolo che svolgono in natura. Osservare le loro forme è una fonte di meraviglia e di ispirazione per gli artisti che li hanno dipinti, inseriti nelle loro canzoni e nelle loro poesie.
Sono tanti i poeti che hanno descritto la natura scegliendo parole meravigliose. Nelle filastrocche sugli alberi troviamo il desiderio di conoscere questi giganti naturali e di valorizzarli. Scopriamo cosa ci raccontano le filastrocche sugli alberi!
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L’albero di Daniela Poggi
Chi quest’albero ha piantato
proprio a me avrà pensato
che un giorno sarei venuto
dove lui ha già vissuto.
Mi ha lasciato ombra e fresco,
aria pura con cui cresco.
Grazie a te che lo hai piantato!
Da oggi da me verrà curato.
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L’albero di Harry Behn
Albero albero, che cosa dici
quando sussurri, quando stormisci?
Ai tuoi amici, pieno di premura
offri ombra, riparo, frescura.
Ci dai la frutta buona da mangiare
e il tronco per la casa da abitare.
Le foglie rosse che in autunno perdi
in primavera son germogli verdi.
Ogni mattina tu saluti il giorno,
il sole, il cielo e le nuvole intorno.
Ogni notte corteggi fra i tuoi rami
la bianca luna fino all’indomani.
E se nel buio scherzi con la brezza
il tuo stormire è come una carezza
che ninna lieve il bimbo addormentato…
Albero, che cosa hai raccontato?
***
Alberi di Sara Coleridge
La quercia degli alberi è la regina,
Il pioppo trema nel vento del mattino,
Il platano cresce, alto e slanciato,
Il pesco è stupendo quand’è fiorito,
L’acero ci offre ombra e conforto,
Il salice piange, sullo stagno deserto,
L’abete dà il suo legname prezioso,
Il faggio tra tutti si allarga, borioso.
***
Filastrocca dell’albero di Sabrina Giarratana
Albero abbraccio e respiro del mondo
Strade radici che arrivano in fondo
Chissà da dove arriva il tuo suono
Suono che parla di un cuore buono
Chissà da dove arriva il tuo canto
Canto di foglie, che vibra d’incanto
Mentre ti ascolto, ti parlo e ti penso
E il mio discorso diventa denso:
Tieniti stretto a questa terra
Cresci più libero che in una serra
Afferra il cielo, portalo a noi
Tendi i tuoi sogni più in alto che puoi
E se qualcuno ti vuole strappare
Tu vienimi a chiamare.
***
Alberi di Joyce Kilmer
Bella com’è un albero, sai,
Una poesia non la leggerò mai.
Un albero, che preme la bocca affamata
Sul dolce seno della terra fiorita;
Un albero, che guarda Dio a tutte le ore,
E alza le braccia frondose a pregare;
Un albero, che d’estate indossa
Nidi di uccelli nella chioma mossa;
Sul cui petto si posa la neve;
Per cui perfino la pioggia è lieve.
Queste sciocche poesie posso scriverle io,
Ma un albero, lui, può crearlo solo Dio.
***
Gli alberi di Massimo Grillandi
Non hanno voce, ma li senti a volte
cantare: son gli uccelli che hanno il nido
fra ramo e ramo, in un angolo fido
ove è dolce sostare. Nella folta
chioma s’impiglia il vento e anch’esso suona
a lungo e geme e ride e narra fole
meravigliose. Se li indora il sole
gli alberi sono una presenza buona.
A notte offrono asilo agli sperduti
abitanti del bosco, hanno le braccia
aperte a tutti. Un giorno, se a Dio piaccia,
saranno legna e fuoco: i benvenuti.
***
Gli alberi di Lina Schwarz
Bianco-rosati petali
dovunque piovono giù.
A terra giace, alberi,
la vostra gioventù.
Ma dagli occulti calici
dei fiori ormai distrutti
ora, con sforzo assiduo,
matureranno i frutti.
***
Amico albero di D. Olioso
Le mie radici scendono giù
sotto la terra sempre di più.
Mi prendo l’acqua, mi nutro da qui
e resto fermo, fermo così!
Guarda il mio fusto che mi sostiene,
quant’è robusto, sto proprio bene!
È tutto legno, tocca anche tu,
sopra è la chioma, guarda lassù.
Nato da un fiore, che poi è un frutto
dal frutto al seme e questo è tutto.
Il seme piantato mi ha dato la vita
e sono un albero, è una storia infinita!
***
Il pino di Augusta Davies Webster
L’olmo lascia cadere le foglie prima che geli,
La quercia trema e avvizzisce;
Gli alberi, passata l’estate, sono aridi steli:
Ce n’è uno, però, che mai deperisce.
Pino, tu resti verde coi giorni che passano,
Sei sempre lo stesso, con la pioggia o il sereno:
Rifugio per me da ogni tempo, eppure modesto,
È ancora primavera, ed estate, finché con me resti.
***
Un abete di Heinrich Heine
C’è un abete isolato,
a Nord, sulle alture nude,
e sonnecchia; sotto una coltre bianca,
circondato da ghiaccio e da neve.
Sogna una palma
che, lontano nel paese del mattino,
si cruccia, sola e muta,
su una parete rocciosa, in fiamme.
***
Betulle di John Richard Moreland
Le stelle splendono,
Bianchi germogli
Le betulle piegano
I rami spogli.
Il vento crudele
Ha portato lontano
Le piccole foglie
Di argento indiano.
Quanti alberi soli,
Grigie colombe…
Con la luna che guarda,
E il freddo che incombe.
***
Vecchi ontani di Arturo Graf
Ai vecchi ontani il vento,
Ghignando, urlando, narra
Non so che storia lugubre e bizzarra,
Non so che storia d’ira e di spavento.
Tremanti di paura,
Sotto il gel che li allaccia,
I vecchi ontani al cielo ergon le braccia
Gemendo a gara nella notte oscura.
***
Castagni di G. Marradi
Nulla è più bello dei frondosi e ampi
castagni a selve sterminate in mezzo
a questi monti…
Nulla è più dolce. Cascano con tonfi
leggieri le castagne, e a quando a
quando ne sguscia fresca sotto il piede alcuna.
Casca in gran copia e tutte l’erbe
impruna di bei cardi spinosi il frutto buono,
che sfamerà i figlioli del colono
se, pel suo desco, non dan pane i campi.
***
Gli alberi di Corinne Albaut
Gli alberi, lo sai tu?
han le braccia che van giù.
E con dolce movimento
si dondolano nel vento.
I pioppi han braccia in su,
rivolte al cielo blu.
E con dolce movimento
si dondolano nel vento.
I cedri son speciali
han braccia orizzontali.
E con dolce movimento
si dondolano nel vento.
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