Impariamo con le filastrocche sulla punteggiatura quando si usano virgole, punti, due punti e gli altri segni. Un modo simpatico per memorizzare le regole è provare a leggere nelle filastrocche sulla punteggiatura cosa succede quando non la utilizziamo correttamente.
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Tragedia di una virgola di Rodari
C’era una volta una povera Virgola
che per colpa di uno scolaro disattento
capitò al posto di un punto
dopo l’ultima parola del componimento.
La poverina, da sola,
doveva reggere il peso
di cento paroloni,
alcuni perfino con l’accento.
Per la fatica atroce
morì. Fu seppellita
sotto una croce
dalla matita blu del maestro,
e al posto di crisantemi e semprevivi
s’ebbe un mazzetto di punti esclamativi.
La famiglia Punto-e-virgola di Rodari
C’era una volta un punto
e c’era anche una virgola:
erano tanto amici,
si sposarono e furono felici.
Di notte e di giorno
andavano intorno
sempre a braccetto.
«Che coppia modello –
la gente diceva –
che vera meraviglia
la famiglia Punto-e-virgola».
Al loro passaggio
in segno di omaggio
perfino le maiuscole
diventavano minuscole:
e se qualcuna, poi,
a inchinarsi non è lesta
la matita del maestro
le taglia la testa.
Il caso di una parentesi di Rodari
C’era una volta una parentesi aperta
e uno scolaro si scordò di chiuderla.
Per colpa di quel somaro
la poveretta buscò un raffreddore,
e faceva uno sternuto al minuto.
Passato il malore
fece scrivere da un pittore
il seguente cartello:
«Chi mi apre, mi chiuda, per favore»
Il punto interrogativo di Rodari
C’era una volta un punto interrogativo,
un grande curiosone con un solo ricciolone,
che faceva domande a tutte le persone,
e se la risposta non era quella giusta
sventolava il suo ricciolo come una frusta.
Agli esami fu messo in fondo a un problema
così complicato che nessuno trovò il risultato.
Il poveretto, che di cuore non era cattivo,
diventò per il rimorso
un punto esclamativo.
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