Le filastrocche sui mesi sono un modo utile per imparare i mesi dell’anno e la loro sequenza. Sono strofe piacevoli da ripetere, alcune sono entrate nei giochi dei bambini come testi per il girotondo. Ce ne sono di o meno note. Riscoprirle è sempre un piacere!
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I dodici mesi di Gianni Rodari
Gennaio, gennaio,
il primo giorno è il più gaio,
è fatto solo di speranza:
chi ne ha tanta, vive abbastanza.
Febbraio viene a potare la vite
con le dita intirizzite:
è senza guanti ed ha i geloni
e un buco negli zoccoloni.
Marzo pazzo e cuorcontento
si sveglia un mattino pieno di vento:
la prima rondine arriva stasera
con l’espresso della primavera.
Aprile tosatore
porta la lana al vecchio pastore,
spoglia la pecora e l’agnello
per farti un berretto ed un mantello.
Maggio viene ardito e bello
con un garofano all’occhiello,
con tante bandiere nel cielo d’oro
per la festa del lavoro.
Giugno, invece, è falciatore;
il fieno manda un dolce odore,
in alto in alto l’allodola vola,
il bidello chiude la scuola.
Luglio miete il grano biondo,
la mano è stanca, il cuore è giocondo.
Canta il cuculo tra le foglie:
c’è chi lavora e mai non raccoglie.
Agosto batte il grano nell’aia,
gonfia i sacchi, empie le staia:
c’è tanta farina al mondo… perché
un po’ di pane per tutti non c’è?
Settembre settembrino,
matura l’uva e si fa il vino,
matura l’uva moscatella:
scolaro, prepara la cartella!
Ottobre seminatore:
in terra il seme sogna il fiore,
sotterra il buio germoglio sa
che il sole domani lo scalderà.
Novembre legnaiolo
va nei boschi solo solo,
c’è l’ultima foglia a un albero in vetta
e cade al primo colpo d’accetta.
Vien dicembre lieve lieve,
si fa la battaglia a palle di neve:
il fantoccio crolla a terra
e cosi cade chi vuole la guerra!
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I mesi
Trenta giorni ha novembre
con april, giugno e settembre,
di ventotto ce n’è uno,
tutti gli altri ne han trentuno.
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Filastrocca dei mesi
Gennaio con febbraio fa il paio,
febbraietto freddo e maledetto,
marzo è pazzo,
aprile dolce dormire,
maggio è paggio,
giugno la falce in pugno,
luglio canta il cuculo,
agosto moglie mia non ti conosco,
settembre la notte al dì contende,
ottobre chi vuole si copre,
novembre all’inverno si arrende,
dicembre, davanti ti ghiaccia
e dietro t’offende.
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Girotondo dei 12 mesi
Girotondo sul nevaio,
con gennaio e con febbraio,
e per marzo pazzerello
girotondo con l’ombrello.
Girotondo al campanile
con la Pasqua dell’aprile,
e per maggio cigliegino
girotondo col cestino.
Giugno ai campi, luglio al mare:
girotondo da sudare;
fugge ai monti agosto in fretta,
girotondo sulla vetta.
Con settembre, ottobre vola,
girotondo per la scuola,
e novembre, ecco, è già qui,
girotondo con gli sci.
Poi, vestito da Natale,
fa dicembre il gran finale
e saluta Capodanno:
girotondo di tutto l’anno!
(Mino Milani)
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I mesi
Con Gennaio e Febbraio
ne conto solo un paio.
Con Marzo e con Aprile
ne ho quattro nel barile.
Con Maggio insieme a Giugno
ne tengo sei in pugno.
Con Luglio e con Agosto
sono otto, e siamo a posto.
Con Settembre ed Ottobre,
che son dieci si scopre.
Con Novembre e Dicembre
son dodici per sempre.
(Roberto Piumini)
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I dodici fratelli
Gennaio vien tremando
col cappotto e lo scaldino;
vien Febbraio schiamazzando
in costume d’Arlecchino.
Marzo porta vento a iosa,
una rondine e due viole;
porta Aprile un pesco rosa
che ti desta al nuovo sole.
Maggio canta e da lontano,
tre usignoli fanno coro;
Giugno tiene nella mano
una spiga tutta d’oro.
Luglio porta ceste piene
di susine e pesche bionde;
porta Agosto due sirene
che si specchiano nell’onde.
Se Settembre si fa bello
con tre pampini di vite,
reca Ottobre un gran fardello
di castagne abbrustolite.
Poi Novembre viene stanco
per la nebbia che l’assale;
vien Dicembre tutto bianco
con l’abete di Natale.
(Giannina Noseda)
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I giorni dei mesi
Trenta dì conta novembre,
Con april, giugno e settembre.
Tutti gli altri ne han trentuno,
così di ventotto ne resta uno,
Ma proprio quell’uno, io ne ho le prove,
Ogni quattro anni ce ne ha ventinove!
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I mesi
Gennaio desolato;
Febbraio di gocce bagnato;
Marzo con il suo vento;
Aprile, e il cambiamento;
Gli uccelli cantano
Con maggio ai fiori,
E il sole di giugno
Allunga giorni e ardori;
Luglio, arroventato,
Col cielo dai lampi solcato
Porta temporali e caldane;
Agosto porta il grano,
Settembre la frutta;
A ottobre di foglie
La terra si spoglia;
Cadono le stelle, nella notte
Frizzante di novembre;
E il buio si allunga,
E il freddo punge
Nel brullo dicembre.
Christina Rossetti
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