Molti di noi sono cresciuti con la paghetta settimanale che veniva data dai genitori o dai nonni. Da genitori abbiamo capito che è importante insegnare a gestire i soldi, ma la mancia è la sola strategia utile? È giusto dare la paghetta ai bambini? Quanto dare di mancia a un ragazzo? Quali sono i pro e i contro della paghetta settimanale?
È giusto dare la paghetta ai figli?
La paghetta (o mancia) settimanale è una somma di denaro che i genitori danno ai figli per imparare a gestire i soldi e le proprie spese. Solitamente i soldi della paghetta sono destinati alle spese extra: giochi, uscite con gli amici, figurine, ecc. Per capire se è giusto dare la paghetta ai figli analizziamo i pro e i contro.
Paghetta settimanale: i pro
Non consideriamo tra i pro della paghetta il fatto che si sia fatto sempre così, perché la società nel frattempo è cambiata e anche ciò che i ragazzi oggi possono comprare da soli. Valutiamo invece a livello pratico i vantaggi della paghetta in ottica educativa.
Insegnare il prezzo delle cose
Vi ricordate quando i bambini erano piccoli e scrivevano la lettera a Babbo Natale? Mettevano nella lista richieste molto economiche e altre molto costose senza differenza. Se ci pensate vedono spesso noi pagare con il bancomat o la carta di credito e serve attendere che imparino il concetto di numero prima di capire quanto costano le cose. Con la mancia devono necessariamente farsi i conti in tasca: se ho i soldi posso comprare, se non li ho devo aspettare.
La paghetta è un limite alle richieste dei ragazzi
Un ragazzo che riceve la mancia sa quanto può spendere. Non potrà ad esempio chiedere di andare al cinema con gli amici ogni settimana perché il biglietto del cinema rientra tra le spese extra e deve avere i soldi necessari per comprarlo.
La paghetta insegna a risparmiare
Insegnare a un bambino a risparmiare significare insegnare ad avere degli obiettivi e mettere da parte i soldi delle mance per poterli raggiungere. Se i gli obiettivi sono approvati e condivisi con i genitori (acquisto di un computer per la scuola, di una bicicletta nuova, ecc.) la paghetta è una forma per EDUCARE AL RISPARMIO.
Paghetta settimanale: i contro
Come ogni bambino è diverso dagli altri, lo sono anche le famiglie e ciò che poteva andare bene nella famiglia dei nostri genitori non è detto che sia ancora valido per la nostra. Alla luce di come sono cambiate le cose negli anni, possiamo riflettere sulla mancia in modo critico e trovare anche gli svantaggi della paghetta.
Non sono soldi guadagnati
La paghetta è una tassa per il genitore che paga indipendentemente dal fatto che il figlio possa aver contribuito o meno a guadagnarsi quei soldi. L’idea che i soldi arrivino comunque indipendentemente dal fatto che io abbia passato il tempo a guardare il soffitto o abbia aiutato in casa è un concetto da analizzare bene in famiglia.
Se non viene spesa diventa un budget enorme
Mettiamo il caso di dare 10 euro di paghetta alla settimana. Se nostro figlio non li spende perché non ne ha occasione, a fine mese ha 40 euro in tasca. Cosa ci fa? Il mese successivo sono 80 euro, siamo sicuri di voler lasciare in mano a un ragazzo così tanti soldi senza poterne controllare l’utilizzo?
La paghetta viene spesa per acquisti da limitare
Permettere ai ragazzi di spendere una somma ogni settimana o ogni mese per acquisti sostanzialmente inutili è educativo? Se lasciamo a loro la gestione dei soldi come dovrebbe essere in teoria la mancia, vogliamo veramente che venga speso tutto in acquisti inutili? In un’ottica di educazione finanziaria non è forse meglio insegnare invece che cinema, figurine e giochi dovrebbero essere delle spese extra e non la causa principale delle uscite?
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