E’ un periodo in cui cerco libri sull’essere madre. I miei figli stanno crescendo, io mi trovo davanti nuove sfide e l’amore per i bambini è sempre il punto di riferimento. La luce sugli oceani racconta la storia di un grande amore per una figlia che ha stravolto la vita dei genitori.
Libri sull’essere madre che mi sono piaciuti e che consiglio di leggere:
Quanto ti cambia la maternità? Più passa il tempo e più penso che non ci siamo modo di conciliare la maternità con niente: quando sei madre ragioni in un modo diverso, punto! La mente di una mamma è così: ho uno spazio privilegiato solo per i suoi figli, ogni segnale che arriva da lì ha la precedenza su tutto.
Ci sono ricordi di quando i bambini erano piccoli che hanno il potere di rimettermi in pace con il mondo. Il pensiero di loro neonati mi calma, mi fa vedere meglio le cose, il ricordo di alcune loro frasi mi fa sorridere di più e rimette in ordine i sentimenti, lasciando per ultima la voglia di dare peso ai capricci dei bambini o a una marachella. Il libro La luce sugli oceani ha lo stesso effetto.
Storia di una donna che non poteva avere figli
Siamo in Australia nell’immediato dopo guerra del primo conflitto mondiale. Tom è appena tornato dal fronte. Era un ufficiale. Ha visto morire molti uomini e quella durezza gli è rimasta dentro. Ha 28 anni. Accetta l’offerta del governo di prendere in gestione un faro e si trasferisce in un luogo sperduto in attesa di ricevere l’incarico. Conosce Isabel (Izzy) ma non è subito amore. La vita al faro è dura e solitaria. Alla prima licenza sposa Isabel a cui aveva scritto tutto il tempo e la porta sull’isola del faro. La prima parte del libro scorre con una bellissima storia d’amore non banale.
Sull’isola vivono solo loro due, qualche capra e le galline. Non ci sono alberi, solo oceano, vento e tante stelle. I rifornimenti arrivano con una barca ogni tre mesi. La descrizione della natura al faro è straordinaria. Tom e Izzy cercano di avere un bambino, ma purtroppo finisce in aborto. La tragedia si ripeterà tre volte e l’ultima al settimo mese sarà ancora più triste perché vedranno il feto nato morto.
L’amore per un figlio è più forte di ogni altro valore
Un giorno trovano una barca, portata dalle onde. Dentro c’è un uomo e una neonata avvolta in un maglione. Non c’è nessuno sull’isola che li possa vedere. Izzy ha perso il suo ultimo bambino da due settimane. Basta che il marito non avvisi il porto che è stata trovata quella barca e lei avrà finalmente una bambina di cui prendersi cura. Può fare tanto il desiderio di un figlio? L’amore di un marito per la moglie arriva a rompere il senso di dovere di un uomo onesto?
Tom non denuncia il ritrovamento della barca. Nessuno può salire sull’isola e i prossimi approvvigionamenti arriveranno tra due mesi. Riusciranno a fingere che sia il bambino che aspettava Izzy. La coscienza è meno facile da convincere della gente. La bambina crescerà come loro figlia. Decidono di chiamarla Lucy, veggettativo di Luce in onore della loro vita al faro. L’amore che provano per quella bambina non ha niente di diverso da quello che potrebbero provare per un figlio naturale, con una sola differenza: sono tormentati dal pensiero che possa esistere una mamma che piange credendola morta in mare, o almeno ne è tormentato Tom.
Chi è la vera madre? Quella che cresce o quella che dà la vita?
L’autrice di La luce sugli oceani in un’intervista ha commentato che la storia colpisce in modo diverso in ogni paese in cui è stata pubblicata. Gli Italiani – raccontava – sono legati alla figura della madre e leggendo il libro le chiedono spesso la sua opinione sul concetto di maternità, se sia madre chi cresce o chi mette al mondo. Mi ha colpito la sua contro domanda: mi chiederei quanto potere ha l’amore per portarci oltre i nostri limiti di giustizia.
Tom è un personaggio straordinario. E’ affascinante la sua vita al faro, la descrizione di ciò che deve fare ogni giorno, ma è altrettanto affascinante la vita interiore di questo uomo che ha già affrontato gli orrori della guerra portando a casa solo una umile e onesta voglia di fare bene le cose. Lui che si sente in colpa di essere tornato integro dalla guerra, di non aver potuto salvare tutti i suoi uomini rivive la possibilità di salvare qualcuno ogni volta che accende il faro.
Il film tratto dal libro
Uscirà presto il film tratto dal libro La luce sugli oceani. Leggetelo prima di vederlo. Non rinunciate a immaginare una casa del faro come piace a voi. Date un volto ai vostri personaggi. Io non riconosco Tom nell’attore che è stato scelto: è troppo vecchio, troppo castano e troppo scialbo (niente di personale). Godetevi il tempo lento di leggere la storia sulla pagina, di immaginare la natura selvaggia, sentire le onde contro le rocce e riscoprire insieme a questi genitori la gioia immensa di guardare un bambino piccolo che cresce.
Le immagini che vede in questo post sono state scelte da me. Non hanno nulla a che vedere con il film, ma sono ciò che più si avvicinava a come immaginavo io l’isola del faro. In caso non sia ancora chiaro: non amo molto i film tratti dai libri.
M.L. Stedman
Garzanti
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