Ci sono giorni in cui i bambini si annoiano e chiedono alla mamma cosa possono fare. A volte la noia dei bambini può essere positiva, ma secondo me non sempre e bisogna capire quando è il caso di intervenire suggerendo un’idea. In base all’età e alla situazione bisogna trovare il suggerimento giusto per evitare che la noia scateni disagio o capricci: alternare i giocattoli, farsi aiutare in una attività, suggerire un gioco creativo o di concentrazione. Un trucco che piace sempre ai miei figli sono le scatole anti-noia.
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Quando intervenire se i bambini si annoiano?
Lavoro a casa e ho due figli. Ho imparato a riconoscere le situazioni in cui posso lasciare che i bambini si crogiolino nella loro noia fino a uscire da soli e altre in cui se non intervengo nel modo giusto l’atmosfera in casa degenera: io non lavoro più e l’annoiato passa in diversi stadi del malumore. I fattori determinanti sono:
- l’ora della giornata: se dichiarano di annoiarsi appena rientrati da scuola sono solo stanchi o sopraffatti da una lunga giornata in classe. In quel caso non hanno bisogno di me, ma solo di una pausa in cui riordinare le idee e riprendere il comando delle azioni: hanno passato una giornata a farsi dire cosa dovevano fare e hanno perso autonomia. Basta una bella merenda, in cui chiacchieriamo e il riprendono subito il controllo sulla falsa noia;
- l’alternativa sottintesa: i bambini sono abilissimi nel trovare mille modi per ottenere ciò che vogliono. Qualche volta l’allarme di noia in corso è solo una scusa per chiedermi di poter usare il tablet o accendere la televisione. Non sono contraria, ma c’è un momento anche per quello soprattutto perché sono passatempi che hanno il potere di catalizzare l’attenzione dei bambini. Dopo cena un’oretta di televisione va bene, ma appena rientrati da scuola non mi piace. Se concedo la televisione a metà pomeriggio, non faranno più niente;
- la stanchezza: è frequente che un bambino si annoi quando è davvero stanco, in quel caso lancia un messaggio con i termini sbagliati. A volte i miei figli dicono di non sapere cosa fare, quando sono stanchi. Possono sbagliare le parole, ma capisco che sono stanchi dagli occhi, dall’espressione e ovviamente da cosa hanno fatto durante il giorno. In questo caso suggerisco di sdraiarsi sul divano con un libro: se è sonno, si addormentano subito;
- l’attività svolta dal fratello: i miei figli tendono a copiarsi in tutto e se per qualche motivo non possono utilizzare lo stesso gioco contemporaneamente vengono a dirmi che si annoiano. In quel momento è una richiesta di aiuto che significa: “Non mi viene proprio in mente niente di bello come quel gioco che adesso non posso fare”;
- la ricerca fatta in autonomia: se vengono a dirmi che non sanno con cosa giocare, ma hanno almeno provato ad aprire i cassettoni dei giochi, capisco che è davvero un po’ di noia data dai soliti giochi. In questo caso hanno voglia di compagnia per giocare – io sono sempre disponibile- e di qualcosa di nuovo. Qui servono i trucchi anti-noia, come le scatole
Cosa sono le scatole anti-noia?
Le abbiamo introdotte quando i bambini erano molto piccoli e stavano a tavola con noi ma avevano già finito la loro pappa. Era un modo per intrattenere i bambini a tavola, farli giocare mentre pian piano imparavano a partecipare alle conversazioni a tavola. Cosa a cui io tengo molto!
In pratica sono una variante del cestino dei tesori che funziona anche quando i bambini sono grandi. Sono scatole che contengono piccoli giochi e oggetti di uso diverso. A differenza del cesto dei tesori questi sono materiali strutturati, che stimolano un gioco meno esplorativo ma più di relazione: giochi con me? come si usa questo? guarda cosa fa il cagnolino!
Sono oggetti e personaggi che invitano a inventare storie, costruire dialoghi, ma nelle mani di un bambino diventano occasioni per giocare: giochi di equilibrio, famiglie di pupazzi, trasposizione di storie già lette o viste nei relativi cartoni animati. Un gioco strutturato come un personaggio diventa gioco neutro per il solo piacere di inventare.
Cosa mettere nelle scatole anti-noia?
Inizialmente usavamo vecchi contenitori dei biscotti o del caffè per raccogliere personaggi e oggettini che non sapevamo dove mettere. Abbiamo scoperto che i bambini queste scatole erano una miniera di divertimento, soprattutto se non le aprivano da un po’. Quando sono diventati bambini più grandi, che aprivano le scatole anti-noia nei momenti di gioco e non più a tavola, il contenuto ha iniziato a fare la differenza. Quando trovavo nei negozi oggetti curiosi, li compravo e li mettevo in queste scatole. Era importante mantenere un certo equilibrio di varietà che rendesse la scoperta divertente e curiosa.
All’interno delle scatole anti-noia potete mettere:
- personaggi in miniatura
- portachiavi
- trottole
- mollette
- braccialetti: promozionali, fatti a mano, con gli elastici
- giochi per le dita come i miniskate, le marionette da dita
- accessori dei playset: segnali stradali, mini spazzole, scarpe dei personaggi
- monete di altri paesi
- oggetti curiosi come (in foto): mini caleidoscopio, mini torcia, bussola.
Quali contenitori usare per le scatole anti-noia?
Potete riciclare contenitori degli alimenti (barattolo del caffè, dei salatini, del cacao solubile). Ogni scatola va bene purché sia di dimensioni piccole. Ho visto che non fa differenza se il contenitore è trasparente o meno, ma incide invece se è troppo grande. In quel caso si perde il controllo sul piccolo tesoro da scoprire e il gioco diventa confuso. Contenitori perfetti sono ad esempio le scatole delle prime scarpine che spesso sono colorate e non hanno bisogno di rivestimento.
Quando usare le scatole anti-noia?
Oltre all’utilizzo in casa, le scatole anti-noia in dimensioni ridotte possono essere utili in situazioni in cui la sorpresa di cosa si pesca serve a distrarre il bambino. Situazioni simili possono presentarsi al ristorante, a lunghi ricevimenti, agli allenamenti del fratello in palestra, ma anche in auto se avrete l’accortezza di passare voi gli oggetti al bambino. Una variante? Proporre al bambino di mettere la mano nella scatola senza guardare e indovinare dal tatto quale sia l’oggetto che ha trovato.
Attenzione a non lasciare queste scatole in giro. Se contengono oggetti piccoli che i bambini potrebbero ingoiare diventano sicuramente pericolose. Per i bambini grandi il trucco funziona se non le vedono spesso. Noi le mettiamo sopra il frigorifero, pronte per l’emergenza!
Alcuni trucchi anti-noia possono essere:
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