
Le storie di donne nello sport sono letture ricche di motivazione, che ispirano a cercare la propria strada andando oltre i limiti del pregiudizio o delle difficoltà. Il libro edito da Rizzoli Non puoi correre con i pantaloncini corti racconta la storia di 50 donne che hanno fatto la storia dello sport.
Storie di donne nello sport
È una moda la passione per le storie di persone famose? No, è una necessità del momento: ai ragazzi serve avere davanti modelli positivi, serve sapere che esiste la possibilità di realizzare anche il sogno che sembra più difficile. Mi è capitato di parlare pochi giorni fa con una insegnante sulla difficoltà che molti ragazzi hanno a prendere seriamente lo studio. Mi sono rimaste in mente le sue parole: “I ragazzi oggi non hanno molti stimoli a voler puntare alto, non sono sempre invogliati a fare fatica: rimane sempre l’illusione che alla fine ci sia una soluzione comoda con cui rimediare al mancato impegno”.
Non puoi correre con i pantaloncini corti
Un aspetto sul quale i libri ci possono essere di grande aiuto è proprio la motivazione, perché ci mettono nei panni di chi l’ha sentita muoversi sotto pelle e ha desiderato ardentemente realizzare il proprio sogno. In libreria possiamo trovare molti libri che raccontano storie di persone che hanno combattuto per raggiungere un obiettivo. Se lo sport può essere un buon canale per attirare l’attenzione dei ragazzi, ben venga che si conoscano anche queste storie, racconti di donne che hanno affrontato ben più di duri allenamenti per arrivare al loro obiettivo, ma che si sono scontrare con i limiti imposti da altri.
Sono 50 le storie raccontate in Non puoi correre con i pantaloncini corti, atlete di discipline differenti e di epoche diverse. C’è Nadia Comanenci, di cui molti ricorderanno la fuga dalla Romania sotto dittatura, un racconto che fa ancora venire i brividi. C’è Bebe Vio con la sua grande forza vitale. Ci sono le storie delle donne che si sono fatte strada in discipline considerate più maschili, come Lella Lombardi nella Formula Uno o Amna Al Haddad nel lancio del peso.
Lo sport ha la capacità di risvegliare in noi una grande forza di immedesimazione. Lo vediamo quando davanti alle Olimpiadi tutti teniamo il fiato sospeso durante le prove dei nostri atleti preferiti. Il tema dello sport unito al coinvolgimento dei racconti sarebbero già un ottimo motivo per leggere questo libro che già solo per le illustrazioni e i racconti è un’ottima lettura.
Consigliato perché…
- Motivare a fare sport è un obiettivo da non dimenticare mai per il valore che ha nella crescita psico-fisica dei ragazzi
- Le storie di motivazione riescono a farci venire voglia di impegnarci anche scuole pur parlando invece di nuoto o sci.
- Gli sport considerati minori dovrebbero essere più conosciuti dai ragazzi
- Prevalere sul pregiudizio è una lezione importante sia per le bambini che diventeranno donne, sia per i bambini che da uomini dovranno imparare a rispettare le donne.
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