Come possiamo descrivere l’inverno? Fa freddo, c’è la neve, le giornate sono più brevi, e poi? Le filastrocche sull’inverno ci aiutano come sempre a vedere quei dettagli che spesso sfuggono e che con le parole dei poeti diventano invece dettagli preziosi.
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Filastrocche e poesie sull’inverno
L’inverno di Roberto Piumini
Quando la terra
è fredda e dura,
sembra un guerriero
con l’armatura
quando si chiude
nel ghiaccio e nel gelo,
quando son nude
le piante in cielo
e le cornacchie
sopra le neve
sembrano macchie
sul tuo quaderno:
questo è l’inverno.
***
Il gatto inverno di Gianni Rodari
Ai vetri della scuola stamattina
l’inverno strofina
la sua schiena nuvolosa
come un vecchio gatto grigio:
con la nebbia fa i giochi di prestigio,
e le case fa sparire
e ricomparire;
con le zampe di neve imbianca il suolo
e per coda ha un ghiacciuolo…
Sì, signora maestra,
mi sono un po’ distratto:
ma per forza con quel gatto,
con l’inverno alla finestra
che mi ruba i pensieri
e se li porta in slitta
per allegri sentieri.
Invano io li richiamo:
si saranno impigliati
in qualche ramo spoglio;
o per dolce imbroglio, chiotti, chiotti,
fingon d’essere merli e passerotti.
***
Antico inverno di Salvatore Quasimodo
Desiderio delle tue mani chiare
nella penombra della fiamma:
sapevano di rovere e di rose;
di morte. Antico inverno.
Cercavano il miglio gli uccelli
ed erano subito di neve;
così le parole:
un po’ di sole, una raggera d’angelo,
e poi la nebbia; e gli alberi,
e noi fatti d’aria al mattino.
***
Canzone dell’inverno di Jacques Prévert
Nella notte d’inverno
galoppa un grande uomo bianco
galoppa un grande uomo bianco
è un omone di neve
ha una pipa di legno
un omaccione di neve
inseguito dal freddo
arriva in paese
arriva in paese
vedendo la luce
si sente sicuro
in una casetta
entra e non bussa
in una casetta
entra e non bussa
e per riscaldarsi
e per riscaldarsi
si siede sulla stufa arroventata
e d’improvviso ecco che scompare
e rimane solamente la sua pipa
proprio nel mezzo di una pozzanghera
e rimane solamente la sua pipa
e il suo vecchio cappello.
***
Canzone d’ inverno di Katherine Mansfield
Vento e pioggia, pioggia e vento.
Tornerà mai, l’estate?
Pioggia sulle case, sulla strada,
Sulla gente tutta bagnata,
Che cerca di sfuggire, e trova soltanto
Vento e pioggia, e pioggia e vento.
Neve e nevischio, nevischio e neve,
Se ne andrà mai, l’inverno?
Come fanno i vagabondi per strada,
Senza un fuoco che li scaldi,
Senza una casa come si deve?
Neve e nevischio, nevischio e neve.
Ghiaccio e grandine, grandine e ghiaccio,
Acqua gelata nel secchio.
Guarda gli uccelli, rossi e marroni,
Come cercano qualcosa che li sfami.
Con questa burrasca, accidentaccio!
Ghiaccio e grandine, grandine e ghiaccio.
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