
Ci sono tanti ottimi motivi per leggere le favole ai bambini, ma alcuni personaggi andrebbero discussi. Parliamo di stereotipi di genere: principesse che aspettano di essere salvate e principi azzurri perfetti. Bisogna essere tutti come lui per avere successo? A questa domanda possiamo rispondere con un film d’animazione si intitola C’era una volta il Principe Azzurro.
Le favole sono un patrimonio di grande valore. Sono molti gli studi che riconoscono l’importanza delle favole, ma se le guardiamo con gli occhi di oggi ci sono situazioni e scelte che andrebbero spiegate bene ai bambini. Perché le principesse non sono mai le prime a dichiararsi? Perché è sempre il principe azzurro a risolvere la situazione? Se vogliamo spiegare che queste figure non sono modelli di vita da seguire in toto, c’è un film per bambini contro gli stereotipi di genere che possiamo vedere: è C’era una volta il Principe Azzurro.
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Un principe azzurro lontano dagli stereotipi
Com’è il principe azzurro delle favole? Bravo con la spada, abile condottiero, coraggioso e sempre all’altezza della situazione. Filippo, il principe protagonista di C’era una volta il Principe Azzurro invece non sa guidare nemmeno un calesse, ci prova a essere coraggioso ma non risolve la situazione da solo e con la spada non è proprio il massimo. Nonostante questi difetti tutte le donne che incontra si innamorano di lui, ma attenzione: è solo un incantesimo di Nemesi Mal d’Amore, una strega arrabbiata che lo ha condannato ad amori finti.
Una protagonista forte e coraggiosa
Come il principe Filippo è l’opposto del classico principe delle favole, Lenore è tutt’altro che la timida ragazza salvata dall’uomo forte. Indossa pantaloni, è una ladra molto abile, tira perfettamente con l’arco e non ha paura di niente. Sembra anche immune all’incantesimo della strega, infatti lei di Filippo non vede il sorriso incantatore ma la semplicità.
La trama ribalta le favole
Filippo deve assolutamente scegliere la sua sposa e rompere l’incantesimo della strega, ma pur avendo conquistato le più belle principesse delle favole, si rende conto che non ne ama nemmeno una. Cenerentola, Biancaneve e la Bella Addormenta sono tre sognatrici, buffamente ignare di essere innamorate di un principe idealizzato. Il re, padre di Filippo, impone una scelta e propone al figlio di affrontare la grande prova della montagna con le sue missioni pericolose. Forse così il figlio capirà chi è il suo vero amore. Lenore si offrirà come guida, camuffata da uomo, pur di avere il tesoro che le hanno offerto. Durante il viaggio Filippo capirà davvero cos’è l’amore e non solo lui.
Un film da ridere
Ribaltando le favole è quasi inevitabile strappare un sorriso a chi si aspetta ben altri personaggi sullo schermo, ma qui la comicità è anche più semplice e immediata. Si ride a pochi minuti dall’inizio del film appena compare un ritratto del principe Filippo in versione “La Nascita di Venere”, che fa ridere anche chi non riconosce il riferimento al dipinto di Botticelli. L’ingenuità delle principesse e l’inadeguatezza di Filippo garantiscono risate per tutto il film.
Film contro gli stereotipi femminili
Se vi ricordate come iniziano le favole, c’è sempre una ragazza bella e dolce che doveva essere salvata, ora da incantesimo che la faceva dormire per anni, ora da una morte improvvisa o ancora da una cattiva matrigna. A salvare le varie ragazze è sempre il principe azzurro, come se loro non fossero in grado di occuparsi di se stesse. Lenore è invece una ragazza che si presenta in modo diverso. Indossa i pantaloni e non il classico abito da principessa. È grintosa e non aspetta certo di essere salvata da Filippo, anzi il ruolo si inverte e si invertirà anche nel finale.
Film contro gli stereotipi maschili
Il principe delle favole è un modello stereotipato difficile da raggiungere e forse non serve nemmeno provarci. Filippo è un anti eroe. Sono tante le cose che non sa fare e anche quando ci prova non è quel successo assicurato che ci si aspetta da un principe. È un ragazzo poco autonomo, quasi quel “bamboccione” che ogni genitore vorrebbe vedere crescere. Filippo non verrà amato per il suo aspetto, perché valori che emergono in questo personaggio non sono forza e bellezza, ma onestà nell’essere se stessi e fiducia.
Una commedia romantica al contrario
L’amore è sicuramente protagonista di questa storie, come nelle favole che riprende, ma è un amore che si conquista e non appare come un fulmine. È un amore fatto di fiducia e non di bellezza esteriore. Si invertono i ruoli, ma in fondo non è nemmeno uno scambio perché la ragazza che Filippo sceglierà sa essere femminile è dolce: è solo più veloce di lui nell’ammettere i propri sentimenti.
C’era una volta il Principe Azzurro è un film da vedere con i figli, anche adolescenti!
In collaborazione con M2 Pictures
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