
Il metodo Montessori in questi anni gode di rinnovata stima. È difficile dire se sia una scelta dettata dalla moda o da una valutazione consapevole, ma ci basta pensare che i benefici riconosciuti alla pedagogia Montessori sono validi per scansare ogni dubbio. Il continuo parlare dei benefici di questo metodo educativo ha spinto molti genitori a cercare giochi e attività da proporre ai propri figli nella totale fiducia di un risultato certo. Arriva poi il momento in cui il genitore non vede questi decantati benefici e non trova l’errore. Prendiamo i libri sul metodo Montessori e cerchiamo di capire cosa fare quando il metodo non funziona.
Perché il metodo Montessori non funziona?
Precisiamo subito che il metodo Montessori ha riconoscimenti e rinomanza mondiale, quindi possiamo stare sicuri che è un metodo valido. Se non sembra funzionare con nostro figlio, dobbiamo analizzare il caso specifico o meglio come è stato proposto al bambino. I giochi Montessori non sono farmaci miracolosi, non agiscono come la tachipirina che abbatte la febbre a colpo sicuro. Per avere dei risultati servono degli accorgimenti che possiamo verificare ponendoci queste domande:
- abbiamo preparato un ambiente montessoriano prima di iniziare con le attività?
- stiamo proponendo le attività adeguate alle fasi sensibili ? La Montessori ha distinto i percorsi in fasi per ogni età, mischiarle o confonderle senza un programma sarebbe inutile
- abbiamo adeguato il nostro stile educativo al metodo o consegniamo il materiale delle attività al bambino tornando senza curarci di lui?
Guardandovi indietro e ripensando a quanto fatto, potreste scoprire di aver confuso il motto montessoriano “Aiutami a fare da solo” lasciando troppa indipendenza senza guida. La presenza di una figura di supporto vicino al bambino, genitore o educatore, è molto importante e se vi spaventa questo incarico il mio consiglio è di iniziare da attività pratiche semplici dimenticando per un po’ di tempo il materiale Montessori fatto di tavole, spolette ecc. che riprenderete più avanti.
Come ripartire con il metodo Montessori in modo corretto?
Avrete già capito che non esistono teorie perfette con i bambini: una soluzione va bene per uno e ma non funziona per l’altro. Lo sa bene chi ha più di un figlio e ha provato a usare lo stesso metodo di spannolinamento con uno raggiungendo ottimi risultati velocemente, mentre con l’altro figlio ha dovuto cambiare metodo e metterci più tempo. Cosa avete fatto in quel caso? Avete osservato vostro figlio, avete adeguato il vostro metodo alle esigenze, cercando di sostenere il bambino e aiutarlo. L’osservazione è il primo passo per introdurre il metodo Montessori. Iniziate a osservare vostro figlio e scegliete un aspetto della vita quotidiana da cui iniziare.
- Isolate le vostre aspettative a un solo ambito, ad esempio l’autonomia dei bambini in una attività pratica: vestirsi, lavarsi, prepararsi per uscire, ecc.
- Osservate come si comporta oggi e quali sono le sue difficoltà: non arriva al lavandino? non riesce a infilare i bottoni? non trova le calze?
- Adeguate l’ambiente di casa a misura di bambino, almeno per quanto gli serve: organizzate il suo armadio, rendetegli accessibili le cose che gli servono per essere autonomo.
- Procuratevi un libro sul metodo Montessori per avere un programma da seguire in base all’età del bambino
- Interrogatevi sulle vostre aspettative: il metodo Montessori insegna l’autonomia, la concentrazione e molte ottime qualità, non fa diventare super intelligenti, ma rende più serena la vita in casa.
Vi può essere utile leggere anche: Come passare al metodo Montessori con bambini grandi
Lascia un commento