
I progetti di educazione all’aperto (outdoor education) propongo attività educative per bambini da svolgere all’aperto. Negli ultimi anni è aumentato il desiderio di proporre progetti di educazione all’aperto, cercando di rispondere a nuove esigenze educative. I benefici di questo approccio spingono a cercare nuove soluzioni per affrontare sempre maggiori tematiche e con programmi strutturati. Partiamo proprio dai benefici dell’educazione all’aperto che ne motivano la scelta anche in ambito scolastico e analizziamo i progetti più interessanti.
Educazione all’aperto: cos’è
Con la definizione “educazione all’aperto” si intendono le attività per bambini con scopo educativo che vengono svolte all’aperto. Fare educazione all’aperto non significa semplicemente uscire in giardino, ma sviluppare dei processi di formazione veri e propri. Non si tratta propriamente di un metodo perché non esiste una procedura fissa. È un approccio in cui si possono implementare metodi innovativi (circle time, role playing, storytelling…), che promuove l’apprendimento esperienziale tramite il gioco e la scoperta. Le proposte variano in base all’età dei bambini tenendo sempre come obiettivo l’apprendimento. Nei primi progetti di outdoor education troviamo attività semplici: letture in giardino, la cura di orto o giochi all’aperto. Le esperienze di alcuni istituti scolastici dimostrano che l’educazione all’aperto può essere anche molto più di queste prime attività, sviluppando programmi apprendimento all’aperto nei vari ambiti disciplinari.
Benefici dell’educazione all’aperto
Svolgere attività educative all’aperto porta ai bambini grandi benefici sia didatticamente strutturati sia come life skills. Dal punto di vista fisico stare all’aria ha diversi vantaggi: si respira aria migliore di quella in ambienti chiusi, si sviluppa la diversamente la vista e si ricevono i benefici dell’esposizione alla luce naturale. La possibilità di fare anche movimento porta vantaggi allo sviluppo muscolare e alle capacità motorie. A livello socio emotivo le attività all’aperto offrono molte opportunità di confronto, di collaborazione e di relazione.
È l’aspetto educativo quello maggiormente interessante perché il cambio di contesto dalla classe all’aperto genera condizioni che racchiudono molti stimoli per una forma di apprendimento più coinvolgente. L’educazione all’aperto porta a un approccio di Total Physical Response, che promuove l’uso di metodi attivi (students centered e group based). L’outdoor education comporta un approccio al curriculum didattico basato su diversi modi di apprendere, su una didattica attiva e dinamica. Ne consegue un apprendimento significativo perché esperienziale, che coinvolge ambiti di crescita: cognitivo, corporeo, emotivo, relazionale. Cercare e riconoscere le occasioni per fare educazione all’aperto è una sfida che alcuni istituti hanno raccolto già da anni, diventando modelli da studiare.
Educazione all’aperto: origini
Dove nasce l’educazione all’aperto? Sappiamo che fino ad alcuni decenni fa il rapporto tra i bambini e la natura era più forte. Si giocava molto all’aperto, c’erano tante possibilità di vedere da vicino fenomeni naturali che i bambini di oggi leggono invece nei libri. Se cerchiamo dei punti riferimento per il momento in cui l’educazione all’aperto non è stata più affidata solo al caso ma impostata come progetto educativo possiamo cercare le origini dell’outdoor education nello scoutismo e negli studi di John Dewey.
Scoutismo
Lo Scoutismo è stato fondato nel 1907 da Lord Robert Baden Powell con quattro obiettivi pedagogici: formazione del carattere, abilità manuale, salute e forza fisica, servizio del prossimo. Il movimento si è diffuso a livello mondiale in tempi molto rapidi, con una lunga pausa negli anni del nazismo e fascismo.
John Dewery
Il filosofo e pedagogista americano John Dewery ha fondato la sua teoria pedagogica sul forte rapporto tra individui e ambiente. Nelle scuole impostate sul modello Dewery propongono molte attività all’aperto per fornire esperienze utili per lo sviluppo interiore degli studenti. Gli scritti in cui Dewery descrive il suo approccio sono stati pubblicati tra il 1897 e il 1925.
Prime scuole all’aperto in Italia
L’idea di fare scuola all’aperto è stata molto condivisa nell’arco del Novecento. Ne ritroviamo i principi negli scritti di Maria Montessori, delle sorelle Agazzi, nelle scuole froebeliane. L’apprendimento all’aperto è stato promosso da Mario Lodi, Don Lorenzo Milani, Loris Malaguzzi. Tra le esperienze di scuole all’aperto in Italia possiamo citare la rete delle scuole all’aperto, le scuole Montessori, le scuole Reggio Children, le scuole Waldorf.
Attività di educazione all’aperto
La scelta di fare educazione all’aperto può rappresentare un nuovo approccio a tematiche curriculari o un’opportunità per nuove proposte. Esplorando tra le esperienze delle scuole che fanno da anni educazione all’aperto troviamo programmi di yoga, riciclo, giardinaggio, ma anche matematica all’aperto, italiano all’aperto e scienze all’aperto. Elaborare programmi che permettano di sviluppare le tematiche scolastiche con l’outdoor education è una sfida che sta conquistando molti docenti. I contributi di ognuno possono essere di grande ispirazione per altri.
Scuole all’aperto
Scuoleallaperto.com è il sito di riferimento per le scuole che si stanno muovendo verso la sperimentazione dell’educazione all’aperto. Ci sono indicazioni per chi vuole iniziare, per chi vuole documentarsi e per chi è interessato a particolari aspetti come la documentazione dell’attività, la relazione con i genitori, l’allestimento, ecc.
Eu Academy
In una sezione del sito Eu Academy troviamo materiali, attività e progetti realizzati dai docenti che hanno frequentato i corsi Teaching outside the Classroom. Ci sono esempi molto interessanti di come l’educazione all’aperto può concentrarsi anche sulla storia, non solo sulle scienze.
Piccole Scuole Indire
Indire sostiene da alcuni anni le piccole scuole situate in territori geograficamente isolati con la ricerca e lo sviluppo di risorse per promuovere la cultura digitale e l’educazione all’aperto. Sul sito sono disponibili studi, materiali e i quaderni delle piccole scuole.
Arcipelago educativo
Nell’ambito del progetto Arcipelago educativo (nato da una collaborazione tra Fondazione Agnelli, Fondazione Bolton Hope e di EXOR) è stata creata una piattaforma di libero accesso per insegnanti, educatori e studenti in cui si possono trovare tante attività pensate per uno svolgimento all’aperto.
Programmi di educazione all’aperto
Nel catalogo Erickson troviamo alcuni testi molto utili per sviluppare un programma di educazione all’aperto, sia per la scuola dell’infanzia sia per la scuola primaria.
Per la scuola dell’infanzia:
- Didattica all’aperto di Michela Schenetti, Erickson
- Facciamo scuola all’aperto di Antonio Di Pietro, Erickson
- Sporchiamoci le mani di
- I bambini e l’ambiente secondo il metodo Montessori di Grazia Honegger Fresco, Solferino
- Pedagogia del bosco. Educare nella natura per crescere bambini liberi e sani di
- La scuola nel bosco. Pedagogia, didattica e natura di
- Outdoor education. L’educazione si-cura all’aperto di
- Apprendere con gioia di Ilaria D’Aprile, edizioni la meridiana
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