
Alla fine dell’anno scolastico, prima della pausa estiva, ci lasciamo con le filastrocche dei saluti, piene di auguri, ricordi e buoni propositi.
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Il Paese delle Vacanze di Gianni Rodari
Il Paese delle Vacanze
non sta lontano per niente:
se guardate sul calendario
lo trovate facilmente.
Occupa, tra Giugno e Settembre,
la stagione più bella.
Ci si arriva dopo gli esami.
Passaporto, la pagella.
Ogni giorno, qui, è domenica,
però si lavora assai:
tra giochi, tuffi e passeggiate
non si riposa mai.
***
Vacanze sì di Roberto Piumini
Vacanze, sì, però non per la mente,
perché il pensiero non finisce mai,
e l’occhio vede e l’orecchio sente,
c’è mondo, vita, gente ovunque vai.
Non c’è la classe ma amici nuovi:
una piccola classe all’aria aperta.
Non c’è palestra eppur ti muovi.
Niente lezione, ma c’è la scoperta.
Vacanze sì, ma che giorno noioso
Quello passato senza imparare!
Il mondo è un libro vivo e avventuroso
con pagine di cielo terra e mare.
***
Filastrocca per la fine della scuola di Giuseppe Bordi
In mezzo ai banchi il tempo vola:
è già finito un anno di scuola,
se n’è andato il freddo inverno
e i compiti chiusi nel quaderno.
Dei giorni tristi non c’è più traccia
nessuna lacrima sulla tua faccia,
resta il ricordo dei giorni felici
e la scoperta di nuovi amici.
Arriva il riposo dei piccoli eroi
e ora puoi fare quello che vuoi;
tuffati fiero incontro all’estate
e fatti travolgere dalle risate.
***
Ciao maestre! di Jolanda Restano
Ciao, ciao maestre, noi dobbiamo andare,
ma prima volevamo passarvi a salutare.
Per anni ci avete tenuti per mano,
e il vostro lavoro non è stato vano.
Ora siam grandi, sappiam camminare:
andiamo dritti alla scuola elementare!
Ci spiace lasciarvi, ma andiamo contenti
sapendo che voi sarete presenti
per sempre racchiuse dentro al cuore
che vi ricorderà con affetto e amore!
Ciao maestre! Ricordatevi di noi:
torneremo a trovarvi, prima o poi.
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