Il metodo Montessori utilizza delle lettere ritagliate in carta smeriglio, per abituare i bambini a seguire il movimento della linea. Avvalendosi del solo tatto, non mi sembrava la soluzione adatta per un bambino che è già abituato a tenere in mano la matita. Così ho pensato di realizzare per “percorsi per matita”.
Prendete una base di qualsiasi materiale (il nostro era un lato della scatola della pasta) e fate scendere una buona quantità di colla vinilica, che stenderete a macchia, mantenendo uno spessore di qualche millimetro.
Attendente qualche minuto che la colla si rapprenda, poi con una matita (magari una corta che non si tempera, più perch[ difficilmente riuscirete a riutilizzarla) iniziate a scavare nella colla la vostra lettera. Ci vuole un po’ di pazienza, ma non è difficile. La colla tende a muoversi, quindi dopo qualche minuto tornate a ripassarla. Ecco il risultato finale:
Il bambino impara a tracciare la lettera ripercorrendo il binario. Vi assicuro che con noi ha funzionato benissimo!
Tiziana dice
ciao,
trovo le tue idee molto interessanti.
Però mi sembra che questo materiale montessoriano sia sempre poco utile nella mia situazione pratica. E mi immagino nella pratica di chiunque.
Ho tre figli (11-9- 6.5 anni) e quello che ho notato è che non hanno mai avuto alcuna difficoltà a riconoscere e tracciare le lettere in stampato o corsivo. Se mai nell’ultimo figlio (che ha già frequentato la prima elementare, ma che per questione di mese di nascita è andato a scuola un po’ più “piccolo” delle sorelle) è la difficoltà ad unire le lettere in corsivo, perchè un conto è tracciare le lettere separate, un conto è unirle nella parola.
Idem per la matematica, il problema non è la comprensione del significato del numero o del senso dell’addizione, sottrazione, moltiplicazione, divisione. Tutto questo avviene naturalmente, sia con le dita, che con disegni, o utilizzando gli oggetti più vari. Il problema è il calcolo veloce a mente.
Nel mese di agosto cercheremo di seguire il metodo della linea del 20, sperando che questo metodo aiuti la visualizzazione “mentale” del numero e quindi aiuti i processi da attivarsi per il calcolo mentale veloce.
Tutto questo materiale montessoriano mi sembra sempre molto bello da vedere, ma di dubbia utilità.
Ho cercato anche di applicare la tua idea della “caccia al tesoro” per la lettura, visto che, sempre per il figlio più piccolo, non è ancora scattato il “piacere” della lettura. Non ha avuto successo, ho cercato di invogliare la lettura autonoma per un mese, ma i risultati sono stati scarsissimi, ora siamo passati a 20 minuti di lettura a voce alta (insieme a me) “obbligatori” al giorno. Ho rogne infinite ogni volta che arriva il momento, pero’ alla fine vedo la soddisfazione di aver scoperto una storia nuova e sto vedendo passi da gigante nella capacità tecnica di lettura (comprensione e correttezza già c’erano, stiamo raggiungendo una velocità e una capacità di interpretazione che rendono quasi piacevole l’ascolto). Quello che manca è sicuramente il piacere che spinge a prendere in mano un libro da soli.
Ecco, un commento un po’ lungo … ti leggo sempre volentieri, oggi ho messo per iscritto pensieri che ho da anni (perche’ sono almeno 8 anni che vedo il materiale montessoriano apparire in diversi blog!)
buona domenica!
Tiziana
Caffenero dice
Ciao, Tiziana.
Mi confermi che ogni bambino ha abilità diverse.
Mio figlio ha una maestra che ha scelto di introdurre il corsivo a giugno, quindi dopo avere preso come abitudine lo stampatello. Scriveva bene tutte le lettere, l’unica che diventava una “patata” era la “a”, dopo poco esercizio adesso viene più bella delle altre. Ho appena finito di leggere 3 libroni della Montessori e ti posso confermare che il metodo delle lettere tattili è studiato per bambini dell’asilo perchè corrisponde a tutto il lavoro di prescrittura. Tuo figlio scrive bene, ma non legge volentieri. Il mio legge tutto e se io non ho tempo, legge da solo. A volte infatti mi trovo a chiedermi come mai la lettura funziona e la matematica meno, la risposta che è sempre la stessa: vede leggere me e suo padre, siamo pieni di libri e glieli abbiamo sempre proposti, i numeri invece devo dire che sono stati un po’ messi in secondo piano.
La costruzione del numero è un’abilità che richiede tempo, infatti il calcolo a mente non rientra (almeno da noi) tra gli obiettivi del primo anno di scuola. Sicuramente non ci possono essere strategie utili a tutti, perchè ogni bambini anche a sei anni ha già avuto esperienze diverse. Il lavoro che si può fare a casa è proprio di riempimento di quelle piccole lacune di cui come mamma ti accorgi.
Passiamo alla pratica:
Calcolo a mente – siccome anche mio figlio secondo me ha poca abilità con il meccanismo, l’ho osservato a lungo e sono giunta alla conclusione che non ha un’immagine mentale della posizione dei numeri. Non parto certo con la linea di composizione dei numeri, sarebbe noioso per lui e inadeguato allo scopo. Ho preparato un tabellone, che oggi o domani cerco di mettere sul blog: dimmi se funziona e come reagisce tuo figlio.
Lettura: non obbligarlo, la lettura ad alta voce è difficile più di quella a mente. Se mi chiedessero di leggere in chiesa, riuscirei a fingermi atea seduta stante pur di non farlo. Trova delle letture brevi che possano interessarlo. Conquistalo poco per volta. Ho fatto un esperimento con mio figlio e prometto di metterti on line anche questo.
In generale condivido con te i dubbi su alcune parti del Metodo Montessori, anche nei suoi libri ho trovato spesso dei suggerimenti che dovevano funzionare perchè lo diceva lei. Infatti lei stessa scrive che il metodo funziona, sono le maestre che non lo applicano bene. Non dimenticare che lo ha usato su bambini di quasi 100 anni fa, salvati dalla strada e cresciuti in famiglie dove si lavorava anche 14 ore al giorno, quindi saranno stati ben strigliati se non obbedivano alla maestra e c’era un rispetto diverso nei confronti della scuola. Vorrei vederla io adesso la Montessori a gestire la questione internet-televisione-giochi. Personalmente ho anche tanti altri dubbi, ma non è questa la sede.
Se hai voglia di seguirmi, proviamo insieme a cercare una soluzione per il poco amore per i numeri dalla mia parte e per la lettura dalla tua.
Aspettami, cerco di mettere on line i due post. ciao