L’Epifania chiude le feste di Natale e lo fa con un personaggio unico che pur essendo povero dona tutto ai bambini. Scopriamo la Befana nelle filastrocche per bambini. Attenzione, però, la Befana giudica i bravi e i cattivi regalando carbone a chi durante l’anno non si è comportato proprio bene.
Voglio fare un regalo alla Befana di Gianni Rodari
La Befana, cara vecchietta,
va all’antica, senza fretta.
Non prende mica l’aeroplano
per volare dal monte al piano,
si fida soltanto, la cara vecchina,
della sua scopa di saggina:
è così che poi succede
che la Befana… non si vede!
Ha fatto tardi fra i nuvoloni,
e molti restano senza doni!
Io quasi, nel mio buon cuore,
vorrei regalarle un micromotore,
perché arrivi dappertutto
col tempo bello o col tempo brutto…
Un po’ di progresso e di velocità
per dare a tutti la felicità!
***
I Re Magi di L. Nason
Tre Re Magi da lontano
son venuti piano piano
per veder Gesù Bambino.
Una stella tra il turchino
li ha guidati nel viaggio
dolcemente col suo raggio,
li ha guidati col suo lume.
Gesù dorme e non ha piume,
non ha fuoco, non ha fiamma,
ha soltanto la sua mamma.
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Alla Befana di Gianni Rodari
Mi hanno detto, cara Befana,
che tu riempi la calza di lana,
che tutti i bimbi, se stanno buoni,
da te ricevono ricchi doni.
Io buono sono sempre stato
ma un dono mai me l’hai portato.
Anche quest’anno nel calendario
tu passi proprio in perfetto orario,
ma ho paura, poveretto,
che tu viaggi in treno diretto:
un treno che salta tante stazioni
dove ci sono bimbi buoni.
Io questa lettera ti ho mandato
per farti prendere l’accelerato!
O cara Befana, prendi un trenino
che fermi a casa d’ogni bambino,
che fermi alle case dei poveretti
con tanti doni e tanti confetti.
***
La Befana di Giovanni Pascoli
Viene viene la befana,
vien dai monti a notte fonda.
Come è stanca! La circonda
neve, gelo e tramontana.
Viene viene la Befana!
E s’accosta piano piano
alla villa, al casolare,
a guardare, ad ascoltare
or più presso, or più lontano,
piano, piano, piano, piano.
(Giovanni Pascoli)
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E arrivata la Befana
È arrivata la Befana
è venuta da Milano:
le si vede il deretano
perché ha rotta la sottana.
È una vecchia rimbambita
che si vuole maritare:
non sapendo come fare
sta grattandosi le dita.
È venuta qua in Toscana
per veder se ce lo trova:
se la pelle non rinnova,
come far può la Befana?
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La Befana
La Befana vien di notte
con le scarpe tutte rotte,
col vestito alla romana,
viva viva la Befana!
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La Befana
O magica notte piena di stelle
dell’anno sei una delle più belle:
tutto risplende di luce un po’ strana,
stasera è la sera della Befana!
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La Befana di Giudo Gozzano
Discesi dal lettino
son là presso il camino,
grandi occhi estasiati,
i bimbi affaccendati
a metter la calzetta
che invita la vecchietta
a portar chicche e doni
per tutti i bimbi buoni.
Ognun chiudendo gli ochi,
sogna dolci e balocchi;
e Dori, il più piccino,
accosta il suo visino
alla grande vetrata
per veder la sfilata
dei Magi, su nel cielo,
nella notte di gelo.
Quelli passano intanto
nel lor gemmato manto,
e li guida una stella
nel cielo, la più bella.
Che visione incantata,
nella notte stellata!
E la vedono i bimbi,
come vedono i nimbi
agli Angeli festanti
ne’ lor candidi ammanti.
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La Befana di Luciana Martini
La carovana
della Befana
stanotte passa
a schiena bassa,
zitta zitta
fra neve fitta.
Cento cavalli
la Befana in testa
e il suo gatto porta-cesta,
un buffo cane dietro
con il metro
per misurare la fila lunga che fanno
i capricci di tutto un anno.
Va lontana lontana
la carovana,
lenta lenta
mentre il bimbo si addormenta,
veloce come un fiato
quando si è addormentato.
Non la puoi vedere,
fra le raffiche di bufere
non la raggiungi mai;
nei sogni che farai
la incontrerai un momento
e sparirà nel vento.
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