I social media hanno vantaggi che non possiamo negare. Sappiamo però che i social media sono anche un ambiente a volte complesso per le dinamiche che si creano i rischi che comportano. È importante ricordare ai teenagers le regole di uso corretto dei social media. Saper difendere la privacy propria e altrui non solo ci aiuta a evitare molti problemi, ma ad approcciare i social media con un atteggiamento rispettoso. Vediamo quali sono le regole sulla privacy che i teenagers devono conoscere.
Nelle scuole da alcuni anni si portano avanti programmi di sensibilizzazione al cyberbullismo per insegnare ad avere un atteggiamento corretto e consapevole sui social media. Diverse aziende attive nel settore della sicurezza online hanno approfondito la problematica raccogliendo quelli che potremmo definire gli errori più frequenti. Prendiamo spunto dall’infografica di ExpressVPN sulla privacy sui social per insegnare alle ragazze e ai ragazzi come tutelare la propria privacy sui social media.
Perché parlare ancora di privacy?
Tutti usano i social media, le persone con maggiore successo condividono immagini della loro vita privata, ha ancora senso parlare di privacy? La risposta è sì! Non importa da quanto tempo sono attivi i social, ogni ragazza o ragazzo che si registrano per la prima volta deve conoscere le regole senza sottovalutarle. Daremmo mai una automobile a qualcuno senza patente solo perché gira sulle strade da quanto è nato? Sicuramente no! L’esempio non è molto distante dal mondo dei social media: è un mondo che ha i suoi pericoli e conoscere le regole ci aiuta a evitarli.
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Di cosa parliamo quando parliamo di privacy sui social media?
Cerchiamo di definire cosa intendiamo per privacy. Nel linguaggio comune sentiamo usare questo termine quando vogliamo stare da soli (“In camera mia ho la mia privacy”) e quando non vogliamo farci vedere dagli altri (“I finestrini oscurati delle auto blu garantiscono la privacy dei passeggeri”). Firmiamo fogli sulla privacy in molte occasioni per vietare di condividere i nostri dati personali (data di nascita, indirizzo, informazioni di salute, ecc.). La privacy sui social media assume anche un altro valore quando consente a chiunque di raccogliere informazioni su di noi e usarle male. La cronaca purtroppo è piena di esempi: furti di identità, cyberbullismo, furti in casa, offese…
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Regole per la sicurezza sui social media
I teenagers possono incorrere in problemi di sicurezza sui social media, esattamente con gli adulti. Fenomeni come gli haters, le molestie online, il furto di fotografie personali sono alcuni esempi molto frequenti problemi che anche le ragazze e i ragazzi possono trovarsi ad affrontare online.
1.
Registra la posizione solo dopo la partenza
Sui social media possiamo condividere la nostra vita senza necessariamente comunicare la nostra posizione. Per evitare di essere raggiunto da persone non gradite, dovremmo inserire la posizione geografica delle nostre fotografie solo dopo aver lasciato quei luoghi. Evitiamo di taggare luoghi che frequentiamo spesso.
2.
Controlla la sfondo
Molto spesso nelle nostre immagini ci possono essere indicazioni che aiutano a capire dove ci troviamo. Se è un luogo che frequentiamo spesso o che farebbe riconoscere l’indirizzo di casa è meglio tagliare la fotografia o rifarla in una collazione meno esplicita.
3.
Imposta blocchi sui commenti
I social media hanno la possibilità di definire alcune impostazioni personali. Tra queste troviamo ad esempio i filtri sui commenti. Significa che se un utente volesse scrivere un commento sotto una nostra fotografia con parole offensive, grazie ai filtri non ci riuscirebbe.
4.
Condividi solo con amici
Ogni volta che pubblichiamo un contenuto sui social media possiamo scegliere con chi condividerlo. Alcuni social permettono di definire liste di contatti per differenziare gli amici con cui possiamo condividere le nostro fotografie e gli altri utenti con cui invece condividiamo contenuti meno personali come articoli, meme, ecc.
5.
Usa account multipli
Avere due account può essere utile per evitare di condividere contenuti privati con persone che potrebbero farne un cattivo uso. Ad esempio sull’account condiviso con gli amici stretti e i parenti possiamo pubblicare le fotografie in cui ci si vede in viso o si riconosce il posto in cui siamo stati in vacanza. Su un secondo account possiamo pubblicare immagini ritagliate e trattare di argomenti più generici.
6.
Non collegare account di social media diversi
Questo consiglio riguarda soprattutto le azioni commerciali delle aziende sui social media. Mantenere private le informazioni limita le informazioni che le aziende possono sapere su di noi e di conseguenza contattarci per promuovere prodotti.
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