
Arlecchino è il nome di una maschera di Carnevale tipica italiana. È un personaggio famoso per il costume di tanti colori che indossa. Nel linguaggio comune “arlecchino” è diventata una parola che si usa per indicare oggetti o animali di molti colori. Chi era veramente Arlecchino? Scopriamo la sua storia.
Qual è l’origine di Arlecchino?
Come altre maschere tradizionali italiane, Arlecchino è legato a una città precisa. Nel suo caso si tratta di Bergamo. Il nome potrebbe essere stato ispirato da Hellequin, un diavolo buffone citato in leggende francesi del Duecento.
Come è nata la maschera di Arlecchino?
La prima volta che si sente parlare di Arlecchino è nella seconda metà del Cinquecento quando un attore italiano di nome Alberto Ganassa sceglie come nome d’arte Harlequin. Nella tradizione teatrale esisteva già un personaggio di nome Hellequin, un diavolo burlone, sempre affamato che si divertiva a spaventare i sempliciotti. Ai tempi se un personaggio aveva successo veniva copiato anche da altri attori e infatti da Seicento si diffusero nelle piazze europee gli spettacoli con un personaggio di nome Arlecchino. Prima di prendere il nome di Arlecchino, questo personaggio dalla storia ben precisa, si chiamava Zanni.
Qual è la storia di Arlecchino?
Il personaggio di Arlecchino ha caratteristiche ben precise. È soprattutto il suo costume ad avere una storia. Arlecchino infatti era il figlio di una famiglia povera. Andava a scuola e quando la maestra organizzò uno spettacolo teatrale lui non aveva i soldi per un costume e ne improvvisò uno fatto alla bene e meglio con toppe di tanti colori.
Caratteristiche di Arlecchino
Quando un attore interpretava Arlecchino non solo indossava il costume variopinto ma si comportava in modo ben preciso. La parte di Arlecchino prevedeva grandi discorsi, monologhi senza né capo né coda in cui sembrava volesse dire tante cose ma alla fine era un discorso senza senso. Arlecchino era sempre in movimento, camminando sul palco, facendo anche salti acrobatici. Nelle scene finali Arlecchino dava o prendeva botte, per questo motivo porta sempre al fianco quel bastone che è in realtà un manganello.
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