
Molti corsi e prodotti editoriali propongono tecniche per imparare l’inglese velocemente. Come funzionano questi metodi? Cosa possiamo effettivamente fare per migliorare l’inglese in poco tempo?
I corsi per imparare una lingua in pochi mesi si basano sul metodo di assimilazione delle parole frequenti. Se noi cercassimo su un dizionario di frequenza i vocaboli più utilizzati scopriremmo che sono 1.000, circa il 95% della totalità delle parole della lingua parlata. Impostando un programma di memorizzazione vocaboli e apprendimento del frasario comune imparare una lingua velocemente diventa un progetto fattibile per tutti.
Programma per imparare velocemente le lingue
Gli adulti non hanno più difficoltà dei bambini a imparare a lingue, ma meno motivazione, meno occasione e un metodo diverso di imparare. Lavorando su questi punti è possibile preparare da soli e a costi molto bassi un programma di apprendimento per qualsiasi lingua.
Trovare la motivazione giusta
I bambini non possono scegliere se imparare la lingua madre oppure no. È l’ambiente che li circonda a “imporre” l’apprendimento della lingua. L’adulto che invece gestisce in modo diverso il suo tempo si lascia scoraggiare da tante scuse per rimandare lo studio: mancanza di tempo, di soldi, di abitudine, ecc. Ognuno di noi conoscerà una o più persone provenienti dall’estero che hanno imparato l’italiano molto bene. Spesso per queste persone la motivazione è il lavoro, l’integrazione nella comunità, il desiderio di costruire relazioni. Trovare la propria motivazione è il primo passo, molto più importante di quanto sembri. In mancanza di uno scopo preciso può essere una sfida con se stessi che acquisterà potere nel momento in cui stabiliremo una scadenza: imparare i termini più comuni in 3 mesi, 6 mesi, ecc.
Recuperare il materiale minimo
I materiali per apprendere una lingua possono essere di vario tipo: corsi in presenza o corsi online, pacchetti con libri di testo ed eserciziari, ma anche forme più semplici come applicazioni per il cellulare, corsi su Youtube, frasari da conversazione. Stabilire in partenza quali materiali utilizzare è necessario per stilare un piano di lavoro.
Preparare un programma
Se si utilizza un testo di lingue è possibile programmare il numero di unità o pagine da studiare ogni settimana. Una parte importante dell’apprendimento riguarda la memorizzazione del vocabolario di base ed è un esercizio da pianificare in modo sistematico. Ci sarà una parte di ascolto e di esposizione alla lingua che potremo prevedere nella seconda fase del nostro progetto quando saremo in grado di comprendere almeno parte dei termini che incontreremo. Nelle settimane useremo il programma anche come diario, annotando cosa è stato fatto, cosa si è aggiunto, ecc.
Individuare i termini più frequenti
In libreria, o in biblioteca, possiamo trovare i dizionari di frequenza delle lingue straniere. Contengono migliaia di vocaboli ma forniscono anche una tabella utile al nostro corso perché mette in evidenza le parole più usate. Se iniziamo a programmare l’apprendimento dei termini più frequenti avremo costruito un vocabolario di base utile per comprendere che verrà poi integrato man mano con parole nuove.
Trovare il proprio metodo di memorizzazione
Il primo passo importante è costruire il vocabolario memorizzando termini. Saranno tante parole nuove. Esistono diversi metodi di memorizzazione. Si possono dividere i vocaboli per gruppi semantici (i nomi della frutta, i nomi della verdura, ecc) e apprenderli insieme. Si possono usare associazioni mentali (esempio: spoon, cucchiaio, posso immagine di pulire un cucchiaio con una spugna e sfruttare il suono simile spoon-spugna per ricordarne il significato), ripetizioni ad alta voce che uniscano la traduzione (il tavolo-the table, la sedia-the chair).
Frasi di uso comune
Nei classici frasari da conversazione si trovano molte frasi comuni che possono servire non soltanto in viaggio, scopo di questi manuali, ma in un colloquio con una persona al telefono o in ambito di lavoro. Pianifichiamo l’apprendimento anche di queste frasi semplici: come si dice? come ti chiami? dove trovo…?
Ripetizione dilazionata
Possiamo immaginare la nostra memoria come una dispensa: sul ripiano più alla nostra portata troviamo i prodotti che usiamo più spesso e in fondo ci sono quelli che usiamo meno, solo che non prendendoli mai rischiamo di dimenticarli e doverli buttare perché sono scaduti. Ciò che mettiamo nella nostra memoria oggi, ci sembrerà di averlo disponibile per i primi giorni, ma quando arriveranno nuove cose da memorizzare i vocaboli imparati oggi diventeranno “vecchi” e se non verranno ripresi rischiamo di dimenticarli. La ripetizione dilazionata è una tecnica che pianifica il ripasso: oggi imparo 30 vocaboli, domani li ripasso e quelli che non ricordo li ripasserò dopodomani e quelli che invece ricordo li ripasserò tra una settimana (poi due settimane, poi un mese). Possiamo gestire questo ripasso con fogli su cui scriveremo la data di studio, con un file di Excel che prevede le date di ripasso o con uno dei tanti programmi online appositi per la ripetizione dei vocaboli.
Grammatica a schemi
I soli vocaboli non bastano per poter parlare e comprendere: serve un manuale di grammatica. Con una riflessione possiamo dividere la grammatica per priorità di apprendimento: ad esempio i temi semplici serviranno prima dei tempi complessi, gli ausiliari e i modali sono indispensabili, mentre forme grammaticali più complesse possiamo prevedere di impararle gradualmente nelle fasi successive.
Accento e ritmo fanno la differenza
La pronuncia e il ritmo con cui si pronuncia una frase fanno la differenza. In alcuni casi la pronuncia è proprio essenziale per farsi capire: in molte lingue esistono parole con suoni simili. Le attività di ascolto devono essere svolte al potenziamento della pronuncia: comprendere è il primo passo, ripetere e cercare di imitare alla perfezione è il secondo.
Creare una situazione di full immersion
Pur senza partire è possibile creare una esposizione totale (o quasi) alla lingua inglese: ascoltando la televisione in inglese, leggendo libri e giornali in lingua originale, cambiando la lingua dei programmi sul pc e sul cellulare, cercando interlocutori in inglese (oltre ai corsi di lingua online, esistono siti per allenare la conversazione).
L’apprendimento di una seconda lingua può essere pianificato in modo strategico: prevendendo come rendere più fluente il parlato, come rimediare a difficoltà di comprensione, come trovare maggiori motivazioni e stimoli. Per approfondire questi temi, vi consiglio di leggere:
Il parlalingue
di Benny Lewis
Sperling & Kupfer
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