
Cambierei casa solo per avere una stanza in più da usare come studio. Ormai in famiglia siamo in quattro a desiderare uno studio personale e la richiesta inizia a essere poco gestibile. Ci siamo inventati delle soluzioni per avere ognuno il proprio angolo studio, che sia per lavoro o per studio.
Ho appena rinnovato i nostri spazi studio con alcuni poster e quadri per bambini. Li ho ordinati su Posterlounge, un’azienda di decorazione nata nel 2003 in Germania. Sul sito – in italiano – c’è una offerta davvero molto ampia di immagini che potete decidere come far realizzare scegliendo dimensioni e materiale: poster, stampa su tela, su legno e diversi altre soluzioni. La parte che più mi piace dell’online shop è la sezione Ispirazione con tanti abbinamenti da cui prende spunto. Una delle composizioni l’ho vista proprio lì! In passato ho ordinato su Posterlounge altri poster per la cameretta dei bambini e vari quadri per la casa. Vi mostro cosa ho scelto questa volta!
Cosa non può mancare in un angolo studio
Gli elementi essenziali di uno spazio di lavoro sono due: sicurezza e comfort. Se definire i requisiti di sicurezza è abbastanza semplice, quando trattiamo il comfort entriamo nel personale. Illuminazione corretta e sedute adatte sono elementi importanti, ma cosa ci farebbe stare davvero bene? C’è chi ama il silenzio, chi vuole una radio sempre accesa, chi si concentra meglio in spazi minimalisti e chi ama ambienti ricchi di dettagli. Mentre ci chiediamo cosa non può mancare nel nostro studio ideale proviamo a concentrarci su questi punti:
- cosa aiuterebbe la concentrazione?
- come vorremmo rilassarci nelle pause?
- quali strumenti devono necessariamente essere sempre a portata di mano?
Integrare uno studio in casa
I primi tempi in cui lavoro da casa spostavo spesso la mia postazione. Nella camera dei ragazzi non so quante sistemazioni abbiamo provato prima di trovare il posto perfetto per le scrivanie. Integrare uno studio nella casa in cui si vive implica delle scelte organizzative. Coniugando gusti e necessità abbiamo trovato diverse soluzioni utili, ad esempio:
- la stampante multifunzione è stata collocata in un mobile, così non ingombra in giro
- cerco di digitalizzare il più possibile per non avere tante carte sul tavolo di lavoro
- alcuni documenti che mi servono spesso sono nella libreria all’interno di cartelline colorate che si confondono bene tra i libri.
Un ambiente che favorisce la concentrazione
L’ambiente che ci circonda ha una forte influenza sulla concentrazione. Maria Montessori è stata la prima scienziata a insistere sull’importanza dell’ambiente nell’apprendimento. Lo spazio in cui lavoriamo e studiamo può essere stimolante senza per questo interferire con la concentrazione.

In foto: ABC dei dinosauri di Victoria Borges e ABC dei miei veicoli di Marta Munte
Per accompagnare i primi compiti a casa di un bambino possiamo appendere sillabari ispirati ai suoi temi preferiti. Su Posterlounge ne ho trovati due molto belli sui dinosauri e sui veicoli.

In foto: Imparare a contare di Sandy Lohβ
Per incuriosire i bambini più piccoli possiamo allestire uno spazio di apprendimento in cui sperimentare i numeri e il pregrafismo. Gli angoli a tema, con materiale didattico, sono una proposta che invita il bambino a scoprire concetti nuovi. In questo caso la concentrazione è stimolata sia dall’attività sia dallo spazio che abbiamo creato, in cui c’è un tema solo per le attività proposte, materiale ben ordinato, facile da prendere anche per i più piccoli e da riconoscere.

In foto: Vita quotidiana di Marion Krätschmer
Nella cameretta di un bambino possono trovare spazio anche disegni con molti dettagli, soprattutto se sono di ispirazione. Le cartoline illustrate sono una caratteristica della pedagogia Steineriana. Più le illustrazioni sono ricche di dettagli più il bambino piccolo si incuriosirà a guardarle. Osservare è un esercizio di concentrazione.
Uno spazio per chi studia

In foto: Anatomia umana – Poster da colorare di Editors Choice
Se temete che l’angolo studio dei ragazzi possa essere troppo ricco di distrazioni, provate invece a pensare al potere di illustrazioni didattiche come stimolo per l’apprendimento. Vicino alla scrivania di uno dei miei figli che sta studiando il corpo umano abbiamo appeso un poster da colorare con lo scheletro: pian piano che impara l’apparato scheletrico a scuola colora le sezioni corrispondenti. Su Posterlounge potete trovare altre proposte simili dedicate alla geografia, all’astronomia, alla botanica, ecc.

In foto: Formule geometriche di Jazzberry Blue
Nello spazio studio dei ragazzi più grandi si possono appendere poster didattici, illustrazioni o fotografie ispirate al loro percorso di studi. Non pensate solo ai poster di grandi dimensioni: ci possono essere anche soluzioni più ridotte, meno invasive e ugualmente utili, magari da posizionare sulla scrivania.

In foto: Anatra pop art di coico e Fumetto di Kidz Collection
I ragazzi hanno bisogno di uno spazio per i loro libri. Nella loro camera l’arrivo di testi scolastici e dizionari può essere vissuta come una invasione. Non dimenticate che anche la libreria si può arredare con oggetti, fotografie o quadri ispirati ai gusti dei ragazzi.
Uno spazio per chi lavora

In foto: Mojo, Mikado, Eclissi e Ferra di Tracie Andrews
C’è chi lavorava da casa già prima del lockdown del 2020 e chi in quell’occasione ha potuto sperimentare lo smart working. Per riuscire a lavorare in casa serve uno spazio confortevole in cui concentrarsi, senza per questo dover stravolgere tutto l’arredamento.

In foto: I dieci più grandi n. 7 Età adulta di Hilma af Klint
Quando si lavora da casa c’è il rischio di non sentire uno spazio proprio. Un consiglio che mi sento di dare sulla mia esperienza è quello di caratterizzare anche con poco l’angolo della casa in cui lavorerete, anche se si tratta del soggiorno o della camera da letto. È un cambiamento per voi e vederlo riconosciuto con uno spazio che diventa vostro aiuta molto.
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In collaborazione con Posterlounge
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