
La serie tv Netflix Self Made racconta la storia vera di Madame C.J. Walker, la prima imprenditrice afroamericana diventata milionaria. Una storia interessante da diversi punti di vista: l’invito all’empowerment femminile, la denuncia del razzismo, il riscatto di donne forti che hanno trovato nell’imprenditoria una loro rivalsa.
Chi era Madame C.J. Walker?
Madame C.J. Walker, nata Sarah Breedlove, ma diventata famosa con il nome del secondo marito, è stata una donna afroamericana che tra la fine dell’800 e l’inizio del ‘900 ha avviato una attività di vendita prodotti per la cura dei capelli. La serie tv racconta la storia vera della prima donna afroamericana che ha costruito un impero milionario nel settore dell’estetica. La produzione si è ispirata alla biografia On Her Own Ground, di A’Leila Bundles, nipote di Madam C.J. Walker.
Donna imprenditrice
Sarah è nata in una piantagione e quando ha potuto riscattare la sua libertà faceva la lavandaia. Dopo la nascita della figlia ha vissuto un periodo molto difficile, con un marito alcolizzato che la maltrattava. Lei, come molte altre donne nella sua situazione, perdeva tanti capelli e si vergognava della sua condizione. Riesce a far ricrescere i capelli grazie a un unguento prodotto da una concittadina. È talmente soddisfatta del prodotto e desiderosa di riscatto che si offre di diventare una venditrice dell’unguento ma viene rifiutata e umiliata per il suo aspetto. La voglia di rivalsa spinge Sarah a produrre in proprio l’unguento per capelli e dare avvio a una impresa che diventerà sempre più grande.
La mia recensione
Mi piacciono le storie di donne imprenditrici e questa è davvero particolare, perché la vita di Madame C.J. Walker è la storia di un riscatto personale. Quando vedere i suoi capelli ricrescere dice di aver riconquistato l’autostima di se stessa perché anche i capelli sono importanti per una donna. Non scade mai nell’eccessiva valorizzazione dell’aspetto estetico, anzi quando il marito propone una modella canonicamente magra e bella per la loro pubblicità lei rifiuta dicendo che non rappresenta la donna comune.
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