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16 Dicembre 2020 by Daniela - QUESTO POST POTREBBE CONTENERE LINK AFFILIATI

Istat: 7 curiosità sulle famiglie italiane dai primi dati del Censimento Permanente

Istat famiglie italiane
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Il 15 dicembre 2020 Istat ha resi noti i primi risultati del nuovo Censimento Permanente sulla popolazione italiana. Dalle rilevazioni emergono alcuni dati che meritano attenzione su come sta cambiando il nostro Paese, oltre a fornirci qualche informazione più curiosa.

Negli ultimi anni è cambiata la modalità di indagine adottata dall’Istat per raccogliere dati statisti sul nostro Paese. Da ottobre 2018, infatti, l’Istat ha avviato il Censimento Permanente della popolazione e delle abitazioni: una rilevazione con cadenza annuale e non più decennale, che permette di ottenere informazioni continue e tempestive sulle principali caratteristiche socio-economiche della popolazione in Italia.

Censimento permanente: cosa cambia

Fino a qualche anno fa, il censimento dell’Istat coinvolgeva tutta la popolazione nello stesso momento. Dal 2018 il Censimento Permanente coinvolge solo campioni di famiglie e integra le informazioni con i dati provenienti dalle fonti amministrative. La modalità di rilevazione in questo modo è più veloce e tempestiva, riuscendo a restituire informazioni rappresentative dell’intera popolazione utili per studi e analisi in tempi relativamente brevi. I dati e le mappe presenti sulle piattaforme sono aggiornati in modo dinamico e continuo (ecco perché la nuova formula del censimento viene detta “permanente”).

Primi dati del Censimento Permanente

I primi risultati rilasciati dall’Istat dopo l’adozione della nuova metodologia riguardano la composizione della popolazione italiana, il livello di istruzione e i borghi più belli d’Italia. Tutte le informazioni sono disponibili consultando il sito: https://censimentigiornodopogiorno.it/

1. Siamo scesi sotto la soglia dei 60 milioni di abitanti

Quanti abitanti ci sono in Italia? È una delle domande più frequenti che ci fanno i bambini. A inizio 2018 la popolazione in Italia era di 60.483.973. Se le aspettative potevano far pensare che la popolazione sarebbe cresciuta, i dati dicono invece che è in calo. A fine 2019 gli Italiani erano 59.641.488, confermando il trend in diminuzione che si era già visto a fine 2018 con i 59.816.673 abitanti.

2. Ci sono 6 nonni per ogni bambino

L’età media è in aumento e conferma una maggiore longevità della popolazione italiana. Se confrontiamo i numeri dei bambini sotto i 4 anni (2.264.538 nel 2019) con le persone che hanno più di 65 anni (13.859.090 nel 2019) possiamo calcolare che ci sono 6 persone anziane ogni bambino.

3. Negli ultimi anni sono nate meno bambine

Analizzando la popolazione sotto i 9 anni sulla base dei dati del 2019 risultano infatti 2.515.438 maschi e 2.377.056 femmine, con una differenza 138.382 bambini.

4. Diminuiscono le casalinghe

Tra la popolazione residente di 15 anni e più, al 31 dicembre 2019 le forze di lavoro risultavano il 52,5% (contro il 50,8% del Censimento 2011). I dati relativi alle casalinghe segnalano un calo: si è passati dall’11,4% al 10,8%.

5. Il livello di istruzione è in aumento

Il 35,6% della popolazione con più di 9 anni al 31 dicembre 2019 aveva un diploma di scuola secondaria di secondo grado o di qualifica professionale, il 29,5% la licenza di scuola media, il 16,0% la licenza di scuola elementare. Rispetto ai dati della precedente rilevazione del 2011 il livello di istruzione medio in Italia si rivela in aumento.

6. Le donne sono più istruite degli uomini

Nel 2019 ogni 100 laureati 56 erano donne. Al raggiungimento del diploma di scuola secondaria di secondo grado o di qualifica professionale la presenza di uomini e donne è stata più equilibrata (50,3% uomini e 49,7% donne).

7. Lazio, Abruzzo e Umbria sono le regioni con più laureati

Analizzando i dati di laureati a livello regionale, è il Lazio ad avere la più alta percentuale di laureati (17,9%), seguiti da Abruzzo (15,3%) e Umbria (15,2%). Superano il 14% Emilia-Romagna e Molise (14,9%), Marche (14,8%), mentre la Lombardia nonostante sia sede di molte università si attesta sul 14,7%.

Ricerche personalizzate con i dati Istat

Oltre alle informazioni riepilogative fornite dall’Istat potete elaborare voi stessi delle ricerche su temi che sono di vostro interesse. I dati e i materiali raccolti dal Censimento permanente sono consultabili (e scaricabili) sulle piattaforme istituzionali dell’ente:

http://dati-censimentipermanenti.istat.it/
http://esploradati.censimentopopolazione.istat.it/
http://gis.censimentopopolazione.istat.it/

In collaborazione con Istat

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