
È facile consigliare ai ragazzi di inseguire i loro sogni professionali, ma il mondo del lavoro non è sempre una strada facile da percorrere. Il film Scusate se esisto racconta in modo ironico le difficoltà dei giovani laureati tra esperienze all’estero, impieghi sottopagati o non inerenti gli studi fatti.
Difficoltà dei giovani laureati
Serena Bruno (Paola Cortellesi) è una donna laureata in architettura. Originaria di un piccolo paese dell’Abruzzo ha potuto studiare grazie alla determinazione personale, che le ha fatto superare le difficoltà economiche della famiglia. Subito dopo la laura frequenta molti master all’estero, si trasferisce a Londra dove ha un buon lavoro ma patisce la nostalgia del suo paese. Decide di tornare in Italia ma le offerte per una donna architetto sono davvero poche e si divide tra un negozio di camerette, la progettazione di tombe cimiteriali e l’attività di cameriera.
Ostacoli per le donne nel lavoro
Si accorge subito che nel mondo professionale le donne sono vittima di molti pregiudizi. Ai colloqui vengono favoriti gli uomini, quando le offrono un buon incarico le chiedono di firmare le dimissioni anticipate in caso di gravidanza e arriva la consapevolezza di dover trovare una soluzione, seppur non lecita. L’occasione arriverà partecipando a un bando di riqualificazione di un complesso residenziale romano degradato e inadeguato per le famiglie che ci vivono.
Una storia vera?
Il film fa riferimento un reale progetto di riqualificazione che è stato presentato dall’Architetto Guendalina Salimei con il nome Chilometro Verde a Corviale, ma la storia personale delle due figure è molto diversa. Il progetto ha messo in risalto la necessità di una architettura sostenibile capace di creare spazi che favoriscano il benessere di chi ci vive.
Perché vederlo…
Il film racconta la realtà che un neolaureato trova nel primo accesso al mondo del lavoro. Sono molti gli spunti suggeriti dalla storia: le donne nel mondo del lavoro, l’architettura di oggi, le condizioni di alcuni quartieri periferici. Raul Bova interpreta un amico di Serena che deve spiegare al figlio di sette che è omosessuale, ma il tema è marginale rispetto al resto della trama. Scusate se esisto è un film per ragazzi delle scuole superiori.
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