
Come cambierà la scuola dopo il Coronavirus è un tema ancora molto dibattuto. L’emergenza sanitaria non è ancora rientrata ma si pensa a come riaprire la scuola a settembre, come effettuare gli esami, come adeguare la didattica alle nuove esigenze. Molte le ipotesi e gli scenari valutati, ma cosa è stato già approvato?
Decreto legge sulla scuola del 28/5/2020
Approvato al Senato il decreto legge sulla scuola che disciplina gli Esami di Stato conclusivi del I e del II ciclo di istruzione, la valutazione finale degli alunni, la conclusione dell’anno scolastico 2019/2020 e l’avvio del 2020/2021, le procedure concorsuali straordinarie per la Scuola secondaria di I e II grado.
Esami di Stato e valutazione finale degli alunni
L’Esame di Stato del I ciclo (esame di terza media) coincide con la valutazione finale da parte del Consiglio di classe, che terrà conto anche di un elaborato consegnato e discusso online dagli studenti. Per l’esame del II ciclo (esame di maturità) è prevista la sola prova orale in presenza. Le scuole stanno già operando sulla base delle Ordinanze emanate dal Ministero.
Cambiano i voti alla scuola primaria
Tornano i giudizi descrittivi, alla scuola primaria, al posto dei voti in decimi. La novità sarà reintrodotta dal prossimo anno scolastico (2020/2021). Una successiva Ordinanza del Ministero dell’Istruzione darà alle scuole tutte le indicazioni operative.
Più tutele per gli alunni con disabilità
I dirigenti scolastici, sulla “base di specifiche e motivate richieste da parte delle famiglie degli alunni con disabilità” potranno consentire “la reiscrizione dell’alunno al medesimo anno di corso frequentato nell’anno scolastico 2019/2020” per recuperare il mancato conseguimento degli obiettivi didattici e inclusivi per l’autonomia, stabiliti nel Piano educativo individualizzato.
Privatisti, novità per chi fa l’Esame a settembre
Inserite in Senato misure per i candidati privatisti che dovranno sostenere l’Esame del II ciclo nella sessione suppletiva di settembre: in attesa di conseguire il diploma, potranno partecipare con riserva alle prove di ammissione ai corsi di laurea a numero programmato e ad altre prove previste dalle Università, istituzioni dell’Alta formazione artistica musicale e coreutica e altre istituzioni di formazione superiore post diploma. Potranno partecipare con riserva anche a procedure concorsuali pubbliche, selezioni e procedure di abilitazione per le quali sia richiesto il diploma di II grado.
Edilizia scolastica, poteri speciali ai Sindaci
Velocizzata l’esecuzione degli interventi di edilizia scolastica: fino al 31 dicembre 2020 i Sindaci e i Presidenti delle Province e delle Città metropolitane potranno operare con poteri commissariali. Gli Enti locali avranno, dunque, uno strumento in più per agire e garantire che gli interventi possano svolgersi rapidamente e in tempi utili per l’avvio del prossimo anno scolastico.
Precari, come cambia il concorso straordinario
Cambia il concorso straordinario per l’ingresso nella Scuola secondaria di I e II grado. I docenti che hanno i requisiti per partecipare non sosterranno più una prova a crocette, ma una prova con quesiti a risposta aperta, sempre al computer. La prova sarà diversa per ciascuna classe di concorso. Il bando di concorso, già pubblicato in Gazzetta Ufficiale a fine aprile, sarà modificato tenendo conto delle novità introdotte in Senato. Le prove si svolgeranno appena le condizioni epidemiologiche lo consentiranno. Ai vincitori di concorso immessi in ruolo nel 2021/2022 che rientrano nella quota di posti destinati all’anno scolastico 2020/2021 sarà riconosciuta la decorrenza giuridica del contratto, anche ai fini dell’anzianità, dal 1° settembre 2020.
Supplenti, le graduatorie diventano provinciali e digitali
Le graduatorie dei supplenti saranno aggiornate, ma anche provincializzate e digitalizzate. Si attuerà, perciò, quanto previsto dal decreto scuola di dicembre, ma con un’importante semplificazione per garantire l’attuazione delle nuove regole in tempo per il nuovo anno scolastico: il Ministero potrà emanare un’apposita Ordinanza, anziché muoversi per via regolamentare. La provincializzazione consentirà di sgravare le segreterie delle istituzioni scolastiche: saranno gli Uffici territoriali del Ministero a seguire il processo e assegnare le supplenze. La presentazione delle domande sarà, poi, informatizzata per tagliare i tempi e rendere il processo più efficiente anche a vantaggio degli insegnanti e degli studenti. Con il nuovo modello le supplenze saranno assegnate più rapidamente.
Al via il Tavolo sui percorsi abilitanti
È prevista l’istituzione di un apposito Tavolo di confronto per avviare “con periodicità percorsi abilitanti” e fare chiarezza sul percorso per diventare insegnanti, consentendo così anche ai giovani neo-laureati un percorso di accesso all’insegnamento “caratterizzato da una formazione adeguata”. Il Tavolo sarà presieduto dal Ministro.
Riapertura a settembre: gli aggiornamenti
Il Comitato tecnico-scientifico istituito per l’emergenza Coronavirus ha presentato il documento con le misure per il rientro a settembre necessarie per riaprire le scuole in sicurezza. A questo documento si unirà quello del Comitato di esperti del Ministero dell’Istruzione che offrirà spunti che guardano alla ripresa di settembre, ma anche oltre.
Distanziamento interpersonale
È previsto il distanziamento interpersonale di almeno un metro, considerando anche lo spazio di movimento. Questa distanza andrà garantita nelle aule, con una conseguente riorganizzazione della disposizione interna, ad esempio, dei banchi, ma anche nei laboratori, in aula magna, nei teatri scolastici. Si passa a due metri per le attività svolte in palestra.
Mensa e pasti
Il consumo del pasto a scuola va assolutamente preservato, spiega il documento, ma sempre garantendo il distanziamento attraverso la gestione degli spazi, dei tempi (turni) di fruizione e, in forma residuale, anche attraverso l’eventuale fornitura del pasto in “lunch box” per il consumo in classe.
Regole per l’ingresso
La presenza dei genitori nei locali della scuola dovrà essere ridotta al minimo. Sempre per evitare il rischio assembramento, saranno privilegiati tutti i possibili accorgimenti organizzativi per differenziare l’ingresso e l’uscita delle studentesse e degli studenti, attraverso lo scaglionamento orario o rendendo disponibili tutte le vie di accesso dell’edificio scolastico.
Rilevazione temperatura
All’ingresso della scuola non sarà necessaria la rilevazione della temperatura corporea. Ma chiunque avrà una sintomatologia respiratoria o temperatura superiore a 37,5° dovrà restare a casa. Sarà importante rispettare, da parte di tutti, questa regola, per ridurre le possibilità di contagio.
Spazi scolastici
Ciascuna realtà scolastica procederà ad una mappatura e riorganizzazione dei propri spazi in rapporto al numero di alunni e alla consistenza del personale con l’obiettivo di garantire quanto più possibile la didattica in presenza, anche avvalendosi di spazi in più grazie a collaborazioni con i territori e gli Enti locali.
Pulizie e igienizzanti
Prima della riapertura della scuola sarà prevista una pulizia approfondita di tutti gli spazi. Le pulizie, poi, dovranno essere effettuate quotidianamente. Saranno resi disponibili dispenser con prodotti igienizzanti in più punti della scuola.
Mascherina obbligatoria
Sarà necessario indossare la mascherina. Gli alunni sopra i 6 anni dovranno portarla per tutto il periodo di permanenza nei locali scolastici, fatte salve le dovute eccezioni, ad esempio quando si fa attività fisica, durante il pasto o le interrogazioni, come già accadrà per gli Esami di Stato del II ciclo. Gli alunni della scuola dell’infanzia non dovranno indossare la mascherina, come previsto per i minori di 6 anni di età. Non sono necessari ulteriori dispositivi di protezione.
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