È importante parlare di rispetto delle donne ai bambini perché un domani saranno adulti che si troveranno a dover rispettare le donne e a farsi rispettare come donne. Per affrontare un tema così complesso ci vengono in aiuto le fiabe, scritte appositamente come progetto di prevenzione della violenza contro le donne e per contrastare gli stereotipi di genere. Il progetto è scaturito nel libro Fiabe in rosso, edito da VerbaVolant edizioni.
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Fiabe in rosso
Il libro Fiabe in rosso è nato nel 2015 su iniziativa di Lorenzo Naia e Roberta Rossetti. Fin dalla prima edizione il libro ha avuto un ottimo riscontro. A distanza di cinque anni dalla prima uscita torna in una nuova veste, con l’aggiunta di due fiabe inedite e molte illustrazioni.
La raccolta ci presente le fiabe della tradizione con protagoniste femminili con una evoluzione diversa da quella che abbiamo ascoltato tante volte. Incontreremo Mignolina, Cappuccetto Rosso, Biancaneve, Rosaspina e Raperonzolo. Nella nuova edizione si uniscono Malvina e Cenerentola. La rielaborazione delle fiabe offre lo spunto per cambiare prospettiva anche sul finale del racconto. E se fosse Biancaneve a salvare il principe? Dove approderà Malvina dato che è straniera in ogni porto? Come farà Cenerentola, con la sua pelle come il carbone tra la cenere, ad andare al ballo?
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La scelta delle immagini è lontana dall’iconografia classica del fiabesco: gli inserti di carta di giornale si agganciano idealmente alla realtà e alla cronaca, e la tecnica del collage, come unione di più pezzi, di più contributi che formano un’immagine unitaria, rimanda anche graficamente al processo di costruzione di una fiaba. Infine il rosso: un colore primario, che non lascia indifferenti e a cui da sempre sono stati attribuiti molteplici significati e simbologie. Il rosso, che è anche il colore del sangue raccontato dall’installazione di denuncia pubblica Scarpe Rosse dell’artista messicana Elina Chauvet, ancora di sconvolgente attualità.
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La rielaborazione delle fiabe nasce da una scelta ben precisa, che vede come obiettivo quello di ricordare a ogni bambina e a ogni bambino che il finale della propria storia, il finale della propria vita, non deve essere scontato, non deve essere uno solo, non deve essere – soprattutto – già deciso da qualcun altro.
di Lorenzo Naia e Roberta Rossetti
VerbaVolant Edizioni
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