
L’inizio di un nuovo anno scolastico o di un nuovo percorso di studi richiede tutta una serie di attività per l’iscrizione e l’acquisto del materiale scolastico. Proviamo ad analizzare queste mansioni come fare Maria Montessori e chiediamoci quanto sono autonomi i nostri ragazzi nelle attività pratiche. Scopriremo che sono i genitori a insegnare quello che molti hanno imparato a scuola: i tempi sono cambiati, ma è un’occasione per riprendersi il proprio ruolo di educatori.
Mansioni pratiche da insegnare ai ragazzi
Quarant’anni fa si insegna a scuola a scrivere le lettere e le intestazioni delle buste. Oggi sono davvero pochi gli insegnanti che riesco a far rientrare anche questo nel programma, ormai subissato di richieste ministeriali. Prendiamo noi l’iniziativa e facciamoci sostituire dai nostri figli nello svolgimento di alcune delle attività più frequenti che sono richieste a inizio anno scolastico. Sarà l’occasione per insegnare molte cose, ma è solo un esempio per iniziare a cercare nella nostra quotidianità tutte le altre mansioni che possiamo spiegare per renderli capaci e autonomi.
Compilare un bollettino postale
I bollettini postali a noi sembrano semplici con tutte le indicazioni sotto le caselle, ma siamo sicuri che un ragazzo arrivi da solo a compilarlo correttamente? Facciamo una prova con il pagamento delle tasse scolastiche. Prendiamo un paio di bollettini in posti e proviamo a spiegare passo per passo cosa scrivere in ogni spazio. Diamogli il tempo di provare e poi confrontiamo il bollettino con quello compilato da noi. È tutto corretto?
Ordinare i libri online
Pensiamo che i ragazzi di oggi siano tutti bravissimi a maneggiare cellulari e computer ma messi di fronte all’ordinazione dei libri potrebbero avere bisogno di qualche chiarimento. Ci sono parole nuove. Ci sono offerte che bisogna saper valutare se sono ‘trappole’ o necessità. Questa attività ci permette di parlare di sicurezza dei dati, di uso corretto dei dati sensibili.
Chi vende cosa
È tutto facile finché si deve comprare il quaderno e la matita, basta andare in cartoleria, ma cosa si fa se l’insegnante di arte richiede la pennellessa? Dove si porta a rilegare una dispensa? Se invece serve un lucchetto per l’armadietto? Questa sorta di ‘Indovina Chi’ dei mestieri si potrebbe fare anche chiedendo le varie specializzazioni mediche. Chi cura la pelle? A chi facciamo vedere una storta alla caviglia?
Richiedere certificati
Ci sono vari tipi di certificati: certificato di buona salute, certificato di residenza, stato di famiglia, certificato di idoneità sportiva, ecc. Non tutti vanno richiesti nello stesso ufficio. Spiegare a cosa servono e dove si richiedono ci permette di affrontare argomenti pratici legati all’amministrazione pubblica che non sempre si riesce a trattare a scuola.
Scrivere una lettera
Dobbiamo presentare una richiesta in segreteria, o lasciare un messaggio privato nella casella dei docenti? È l’occasione per imparare come si imposta una lettera: dove si mettono data e luogo, le formule di apertura e di chiusura. Scrivere correttamente la busta comporta capire la differenza tra mittente e destinatario, oltre a imparare le formule di cortesia “Egregio, Gentile, Spettabile”.
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